Privatizzazioni, perché dovremmo vendere tutto e subito

L’opinione di Alberto Bisin (su Twitter)

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, non ha escluso la cessione da parte dello Stato di parte delle quote che detiene nelle società partecipate, incluse Eni, Enel e Finmeccanica, ai fini di una riduzione del debito pubblico. La dichiarazione arriva da Mosca ed è stata resa a Bloomberg. «Lo stiamo considerando: queste compagnie sono profittevoli e danno dividenti al Tesoro, così dobbiamo considerare anche la possibilità di usarle come collaterali per la riduzione del debito». Saccomanni ha proseguito sottolineando come ci siano «un po’ di idee che dobbiamo prendere in considerazione». E ancora: «Spero che prima della fine dell’anno possiamo avere chiara quale sia la nostra visione per una strategia compressiva per uno schema che consenta l’accelerazione della riduzione del debito».

sono di fretta: perche’ saccomanni avrebbe ragione a vendere (non lo fara’ mai se non ad amici come preced. privat.) in tre twits

— alberto bisin (@bisina) July 19, 2013

1. perche’ vendere non e’ svendere. se lo e’ e’ perche’ non lo abbiamo fatto prima. ritardare ci portera’ a svendere ancora di piu’.

— alberto bisin (@bisina) July 19, 2013

2. perche’ abbiamo grande debito che ci costringe ad alta spesa interessi e quindi, in crisi finanziaria, ad avanzo primario (austerita’)

— alberto bisin (@bisina) July 19, 2013

3. perche’ imprese pubbliche in Ita al centro di sistema di corruttela/clientelismo che implica inefficienti servizi pubblici e privati

— alberto bisin (@bisina) July 19, 2013

4. perche’ segnale ai mercati di qualche tipo e’ fondamentale oggi (lo so tre non sufficienti). Mi spiace.

— alberto bisin (@bisina) July 19, 2013

Caveat: in Ita privatizzazioni fatte spesso male ad amici etc. in questo caso, forse: peggio tacon del buso

— alberto bisin (@bisina) July 19, 2013

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