MORDANO (BOLOGNA) – «Prendono i polli, li ammassano nelle gabbie, poi li afferrano per le zampe e li lanciano in grandi cassoni, dove vengono gasati. Cinquantamila polli al giorno, per dieci giorni». Inizia così il reportage di Repubblica Bologna tra gli allevamenti di polli dell’Emilia Romagna. Sembrano passati secoli dall’ultima ondata di allarme aviaria in Italia. E se allora il Bel paese reagiva sovraeccitato dal pericolo, lontanissimo, di epidemia, in piena crisi quel che preoccupa è solo la perdita di capi bestiame, di guadagni, di posti di lavoro.
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«Basta non perdere il lavoro», dice per l’appunto un senegalese tra i dipendenti dell’Eurovo. «Tra una infornata di galline e l’altra – racconta Repubblica Bologna – «lui e i suoi compagni si tolgono l’imbragatura e si riposano all’ombra, fumando una sigaretta. Al bar del paese, Gigi, il padrone, scrolla le spalle: “Siamo gente di campagna, supereremo anche questa».
Un’immagine dello stabilimento Eurovo di Mordano, Bologna. I dipendenti stanno gasando i polli infetti
E se in paese la gente per lo più mostra disinteresse sul caso, nelle campagne i contadini osservano attenti i propri polli. «Speriamo che non vengano a sopprimere anche le nostre di galline – è il commenta di una signora – ora ci saranno restrizioni per la caccia. Lo vede quel campo lì davanti? Proprio ai confini dell’azienda? È sorgo, i fagiani ne sono ghiottissimi». Qualcuno fa già le prime ipotesi. «Erano parecchie settimane che in azienda non disinfettavano i camion all’ingresso. Adesso hanno ricominciato. Passando dalla strada si vede tutto». Una signora si ferma in bicicletta davanti alla fabbrica. […] Con la “fabbrica delle galline” sua dirimpettaia ha il dente avvelenato: «Mio figlio ha fatto domanda per essere assunto quattro o cinque volte, gli hanno sempre sbattuto la porta in faccia», racconta alla giornalista.
«È il lavoro quaggiù la preoccupazione principale – chiude la reporter – molto più che la salute, parrebbe. Lo conferma anche il fatto che persino ieri, in piena emergenza sanitaria, c’era chi bussava alla porta di Eurovo per lasciare un curriculum. In busta trasparente, ben tenuto, così non si piega e non si infetta».
Il Comunicato del ministro della Salute Beatrice Lorenzin del 19 agosto 2013
Il ministro ha convocato l’Unità di crisi a Bologna mettendo in quarantena gli allevamenti della regione. Le galline non potranno uscire dall’Emilia, la macellazione dovrà avvenire nel territorio. Fanno eccezione le carni macellate e le uova già imballate.