Due ragazze e un business: ritrarre signore in lingerie

Book come per le modelle

Una è un’ex modella di Playboy. L’altra è una fotografa professionista. Insieme dirigono Three boudoir, fortunato studio fotografico di Washington Dc, dove le donne si scoprono belle, sexy anche a quarant’anni, e trovano il coraggio di realizzare i sogni di una vita. 

Joanna Tiger, 35 anni, l’ex modella, insegna come posare, aiuta le più timide a essere meno nervose davanti alla macchina fotografica. Finché le signore si sciolgono e il loro sguardo finisce dritto in camera. Dietro la macchina fotografica Amber McCue, 33 anni, coglie curve, sguardi, imperfezioni anche. E trasforma tutto in album fotografici che, una volta arrivati nelle mani delle clienti, si trasformano in potenti fonti di autostima. «Molte donne sono professioniste tra i trenta e i quarant’anni. Hanno un solo problema: non sanno quanto belle sono. Vengono da noi per fare un regalo a se stesse. O ai propri mariti», racconta Joanna.

E proprio da un regalo al marito è nata l’idea dello studio. È il 2009 e Amber, già sposata, si confida con Joanna. Vuole fare qualche scatto sexy da mandare al marito al fronte, in Afghanistan. Joanna l’aiuta, mettendola in posa davanti alla macchina fotografica come ha imparato lei stessa a fare nei sette anni di lavoro per le pagine di Playboy. Fatte le foto le mostrano a qualche amico. Di fronte ai loro sguardi stupiti, racconta Joanna, si accorgono che «questo è un business».

Aprono lo studio, interamente dedicato a scatti in pose sexy («ma mai trashy») e le signore iniziano ad arrivare. Ragazze ventenni che stanno per sposarsi e regalano un album al maritino, ma anche quarantenni reduci da un divorzio, oppure in un momento di crisi. Alcune clienti sono appena uscite da una cura contro il cancro, e capita anche che abbiano il seno asportato. La maggior parte delle volte sono semplicemente desiderose di scoprirsi sexy. Tutte escono cambiate. Come una signora dipendente statale. «Dopo che ha avuto quell’album tra le mani», racconta Joanna, «ha trovato il coraggio di fare il lavoro che aveva sempre desiderato fare: la scrittrice di libri per bambini». Oppure un’altra donna, che ha mandato le sue foto al compagno che frequentava da tempo ma che viveva lontano da lei. «Ha lasciato tutto e lo ha raggiunto, trasferendosi nella sua stessa città».

Il marito di una cliente, una segretaria di mezza età, ha inviato una mail a Joanna e Amber. «Ci ha scritto che subito dopo gli scatti la moglie era cambiata. Era più sciolta, più sicura di sé in tutto, e faceva l’amore anche con la luce accesa. Quando è arrivato l’album a casa ha capito perché». E poi ci sono le settantenni. «Le più forti di tutte. Perché hanno finalmente accettato il loro corpo, definitivamente. Vengono da noi per togliersi una soddisfazione. E sono aperte a ogni tipo di suggerimento». 

Gli shooting possono durare trenta minuti o tre ore, dipende da cosa acquistano le clienti. Molte di loro portano con sé oggetti personali significativi. A volte posano con la maglietta della squadra di calcio del marito. Altre giocano con le professioni del compagno e si fanno ritrarre in lingerie e cintura da muratore. 

L’ultimo mese, racconta Joanna, hanno avuto 49 clienti. «Siamo davvero piene di lavoro», dice, mentre si gode le vacanze in Europa. Il sogno di Joanna e Amber? Aprire uno studio identico anche nel vecchio continente. «Credi che ci sia troppo conservatorismo da voi, in Italia?», chiede Joanna. 

@SilviaFavasuli

Alcuni scatti del Three boudoir

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