Javier Adelmar Zanetti nato a Buenos Aires il 10 agosto 1973 compie quarant’anni. È dal 1999 il capitano dell’Inter, squadra per cui gioca dalla stagione 1995-1996. È il calciatore argentino con il maggior numero di presenze nella nazionale maggiore, la Selección Albiceleste.
«L’Inter è sempre sola nel senso di solitaria, staccata da tutto il resto, al confine; è sola nel senso di unica, nel modo di pensare, di agire e di rapportarsi con il mondo. Non mi stancherò mai di ripeterlo, a costo di sembrare banale: l’Inter è una creatura diversa rispetto a tutte le altre squadre».
Nel suo palmares numerosi trofei, sopratutto i tre dell’annata 2009-2010, l’anno del “triplete” nerazzurro:
L’esultanza di Zanetti dopo aver segnato il secondo gol nella finale di Coppa Uefa nel 1998
Il sito dell’Inter, scrive, in un post intitolato “Sotto il segno del leone”:
Oggi compie quarant’anni Javier Zanetti, uno che ha sbaragliato ogni record, che è stato grandioso perfino nell’unico stop di rilievo della sua carriera, l’infortunio da cui si sta riprendendo.
Umile ed esagerato nella sua costanza, in quel senso religioso della vita che lo ha portato a essere generoso e leale, ormai abbiamo quasi dimenticato quel giorno d’estate in cui è arrivato a Milano da ragazzo, con la valigia in mano, diciotto anni fa, finendo convinti che lui sia per antonomasia il Capitano.
Che sia già nato così, con la fascia al braccio, e destinato (per il momento), a collezionare 845 presenze in nerazzurro, realizzando 21 gol.Nato il 10 agosto 1973 a Buenos Aires, sotto il segno del Leone. Per chi ci crede, è il segno zodiacale connotato della forza, della generosità e della fierezza.
Tutto torna, amiamo Javier perchè ormai è merce rara. E’ un punto di riferimento preciso e ci siamo sentiti tutti un po’ orfani quando ne abbiamo dovuto fare a meno nelle ultime partite della scorsa stagione.
È tornato ad allenarsi due settimane fa, sui campi americani, ma in realtà non si è mai fermato, con una tabella puntigliosa da seguire nel suo programma di recupero.
Sua moglie Paula, un’estate di tanti anni fa, in cui i loro tre figli non erano neanche in arrivo, ci raccontò di averlo coinvolto in un viaggio ’zaino in spalla’ nel deserto, e come risultato, lui correva sulle dune torride proprio con lo zaino sulle spalle per mantenersi in forma.
Buon compleanno Capitano. Ti aspettiamo in campo. Come regalo, hai un angolo del nostro cuore tutto per te.