Saranno le Regioni a salvare la repubblica degli stagisti? Secondo la riforma del lavoro Fornero, sì. Entro il 24 luglio Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano erano chiamate a recepire le nuove “Linee guida per la regolamentazione dei tirocini” (qui il pdf), approvate dalla conferenza Stato Regioni. Alcuni enti si sono mossi in anticipo (vedi la Toscana), altri lo hanno fatto sul filo del rasoio (vedi la Sicilia), altri ancora non si sono per nulla adeguati. Tra i grandi assenti c’è anche la Lombardia, che da sola attira circa la metà dei 500mila stagisti annui. Anche il compenso obbligatorio (“indennità di partecipazione”), grande conquista degli stagisti italiani, varia da una parte all’altra dell’Italia: le linee guida parlano di un minimo di 300 euro ma ci sono regioni come l’Abruzzo che si sono spinte fino a 600 euro.
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Le linee guida Stato-Regioni approvate il 24 gennaio del 2013 stabiliscono anche i requisiti di durata dei tirocini (6 mesi per quelli formativi, 12 per quelli di inserimento) e un tetto al numero di stage attivabili (uno per le imprese da 6 a 20 dipendenti, due per quelle da 5 a 10 dipendenti, il 10% nelle grandi aziende). Per le aziende che non rispettano queste regole sono previste sanzioni da mille a 6mila euro. Le norme, è bene precisarlo, si rivolgono però solo ai tirocini extracurriculari, cioè quelli che non rientrano in un percorso di studio o formazione. Restano fuori anche i tirocini per la pratica professionale, quelli svolti all’estero e i tirocini estivi. Insomma, nessuna novità per gli studenti, che resteranno stagisti di serie B.
Ecco la situazione regione per regione:
Sicilia – La giunta guidata da Rosario Crocetta il 23 luglio, alla vigilia della scadenza, ha recepito le linee guida nazionali sui tirocini. L’indennità minima per i tirocinanti stabilita è di 300 euro, come previsto nel documento nazionale.
Sardegna – Nell’isola non è ancora stata approvata alcuna legge regionale, né sono state recepite le linee guida. Dall’agenzia del lavoro sarda informano che non hanno «ancora ricevuto nessuna comunicazione». Al momento esistono solo delle linee guida datate al dicembre 2012 (qui).
Calabria – La giunta calabrese il 30 luglio, sei giorni dopo la scadenza, ha annunciato il recepimento delle linee guida della Conferenza Stato Regioni. L’indennità di partecipazione per i tirocinanti resterebbe quindi ferma a 300 euro. Ma dalla segreteria dell’assessore al Lavoro dicono che «è prevista una legge regionale per l’innalzamento della indennità». Ancora non si conoscono date e contenuti.
Basilicata – Il 16 luglio la Regione lucana ha recepito le linee guida in materia di tirocini. L’“indennità di partecipazione” è quindi di 300 euro.
Puglia – La legge regionale pugliese, approvata il 30 luglio, prevede una indennità minima di 400 euro, incentivi alle aziende che assumono gli stagisti, una durata massima di 6 mesi anche per i tirocini di inserimento, sanzioni contro gli abusi.
Campania – La delibera è stata approvata dalla giunta il 19 Luglio. L’indennità minima stabilita è di 400 euro. Il rapporto fra tirocinanti e lavoratori assunti è pari al 20% (il doppio di quanto previsto dalle linee guida per aziende sopra i 20 dipendenti).
Molise – Il Consiglio regionale molisano il 22 luglio ha applicato una legge sui tirocini che recepisce punto per punto le linee guida. L’indennità minima è di 300 euro per i tirocini formativi e di orientamento e 400 per quelli di inserimento.
Lazio – La delibera di giunta ha recepito le linee guida, prevedendo una indennità minima di 400 euro e una serie di norme per sanzionare l’abuso dei tirocini. Stage vietati per 24 mesi alle imprese che non rispettano i compensi minimi.
Abruzzo – La Regione si è avvantaggiata con un anno di anticipo rispetto alla scadenza, varando nel marzo 2012 una legge regionale che stabilisce una indennità minima di 600 euro (300 euro per i part time).
Umbria – La Regione non ha ancora recepito le linee guida, ma ha annunciato che lo farà entro settembre.
Toscana – Approvata una legge regionale già a gennaio 2012 (la prima in Italia), la Regione Toscana ha stabilito un compenso minimo di 500 euro al mese e un libretto formativo su cui registrare le competenze acquisite durante lo stage.
Marche – La delibera è stata approvata dalla giunta il 29 luglio. L’indennità è di 350 euro, se il tirocinante supera la soglia del 75% delle presenze previste dal piano formativo.
Emilia Romagna – La Regione ha stabilito compensi minimi di 450 euro. In caso di violazioni, è prevista l’interruzione del tirocinio e il divieto di attivare ulteriori tirocini nei dodici mesi successivi.
Liguria – Il 5 agosto la giunta regionale ligure ha approvato le nuove regole sui tirocini formativi, che diventeranno efficaci entro 60 giorni dall’approvazione. I datori di lavoro che faranno ricorso allo strumento del tirocinio, utilizzando in azienda giovani appena usciti dalla scuola o persone in cerca di lavoro, dovranno obbligatoriamente riconoscere al tirocinante un’indennità mensile di almeno 400 euro.
Piemonte – Dopo la sigla di un accordo con le organizzazioni sindacali, a inizio giugno la giunta ha deliberato prevedendo una indennità di 600 euro per tirocini a tempo pieno e 300 per tirocini part time (sotto le 20 ore settimanali).
Valle D’Aosta – La Regione non ha ancora recepito le linee guida sui tirocini.
Lombardia – In Lombardia il testo per il recepimento delle linee guida sarà in giunta il 6 settembre e prevede 400 euro di indennità o 300 euro se ci sono buoni pasto o servizio mensa.
Veneto – La delibera della giunta ha stabilito una indennità minima di 300 euro più buoni pasto o servizio mensa o in alternativa 400 euro.
Friuli Venezia Giulia – La Regione non ha ancora recepito le linee guida. Il 9 agosto la giunta del Friuli Venezia Giulia ha avviato una prima analisi della bozza di Regolamento regionale in materia di tirocini nel mondo del lavoro. Nel comunicato si legge che «l’indennità di partecipazione non potrà essere inferiore ai 500 euro mensili». Ma ancora non ci sono date certe sull’entrata in vigore.
Province autonome Trento e Bolzano –La provincia autonoma di Bolzano il 24 giugno ha approvato la delibera “Criteri per la promozione di tirocini di formazione ed orientamento da parte della Ripartizione Lavoro e delle Aree alla Formazione professionale”. Stessa cosa ha fatto la provincia autonoma di Trento, il 1 febbraio 2013. Ma nessun riferimento alle linee guida nazionali.