Il piano Siria dell’amministrazione Obama ruota attorno alla questione delle armi chimiche. Il Governo siriano avrebbe utilizzato gas nervino contro i civili, cosa che viola leggi di lunga data. Per questo, sostiene la Casa Bianca, il regime deve essere punito.
Questa la versione concisa dei fatti. Ma facciamo un passo indietro, e analizziamo la questione. Perché, esattamente, le armi chimiche sono considerate così orribili? E dove ha preso queste armi la Siria? Cosa è sospettato di fare il regime di Bashar al-Assad? Ecco un manuale introduttivo alla questione.
1. Cosa sono le armi chimiche?
Questa la versione ufficiale: «La definizione di armi chimiche è applicata a ogni prodotto chimico tossico o suo prototipo che può causare morte, lesione, temporanea debilitazione, o irritazione sensoriale attraverso la sua azione chimica».
Le armi chimiche sono classificate in base al modo in cui colpiscono l’essere umano: agenti soffocanti come il cloro creano difficoltà respiratorie. Agenti irritanti come l’iprite causano irritazioni a pelle e occhi. L’arsenico, o agenti a base di acido cianidrico, sono spesso ad effetto immediato e letali. Gas come il sarin o il gas VX distruggono il sistema nervoso.
Ma ci sono anche molte zone grigie: nella Convenzione sulle armi chimiche del 1993, gli agenti usati durante le sommosse come i gas lacrimogeni sono considerati armi chimiche solo se lanciati in guerra, ma non usati dalle forze dell’ordine per far rispettare la legge.
E ci sono un sacco di tecnicità nell’uso del fosforo bianco e armi incendiarie che sono stati usati negli ultimi anni sia da Israele che dagli Stati Uniti.
2. Perché le armi chimiche sono considerate peggiori di altri tipi di armi?
Il taboo sulle armi chimiche è vecchio più di un secolo. «L’idea di base è che agiscono indiscriminatamente e sono una minaccia per la popolazione civile», spiega lo storico Richard Price, «Il nocciolo della questione nacque subito dopo la Prima guerra mondiale. Le armi chimiche furono usate su ampia scala in quel conflitto. Ci fu la paura vera, soprattutto quando la tecnologia aerea migliorò, che ci sarebbe stato un attacco chimico di massa sulle città»
Ora, anche le bombe possono essere altrettanto letali e indiscriminate. Ma per una varietà di ragioni storiche, è fiorita una serie di leggi internazionali sulle armi chimiche che non si è mai vista invece su quelle convenzionali.
Entro la Seconda guerra mondiale la maggior parte dei Paesi aveva volontariamente eliminato l’uso di armi chimiche sul campo di battaglia.
3. Le armi chimiche sono messe al bando dalla legge internazionale?
Sì, Il Protocollo di Ginevra del 1925 ha proibito per primo l’uso di gas tossici come arma di guerra. La Convenzione delle armi chimiche del 1993 è andata oltre e ha messo al bando produzione, stoccaggio, trasporto e uso delle armi chimiche. I Paesi che hanno ratificato il trattato si sono impegnati a distruggere le loro riserve.
Non tutti hanno ratificato quel trattato, tuttavia. Siria, Corea del Nord, Egitto e Angola sono tasselli mancanti degni di rilievo. Israele e Birmania, nel frattempo, hanno firmato il trattato ma non lo hanno ratificato. O meglio, la Siria ha firmato il protocollo di Ginevra del 1925 che proibisce l’uso di armi chimiche in guerra. «Quindi, da un punto di vista giuridico, potrebbe nascere un caso sul fatto che la Siria ha violato quel precedente impegno legale (se davvero sono state usate armi chimiche durante questa guerra)», sostiene Ian Hurd, politologo della Northwestern University. «Dipende da cosa si intende per guerra in quel trattato»
4. Quali Paesi attualmente possiedono armi chimiche?
Almeno cinque Paesi hanno ancora riserve ufficialmente dichiarate: gli Stati Uniti, la Russia, la Libia, l’Iraq e il Giappone (le ultime armi sono state lasciate in Cina dopo la Seconda guerra mondiale). Tutte queste nazioni si sono impegnate a distruggere le riserve di magazzino, ma i progressi in questa direzione sono stati lenti: nel luglio 2013 erano rimasti più di 13 tonnellate di agenti chimici.
E non è tutto. L’intelligence Usa è convinta che Siria, Iran e Corea del Nord possiedono un arsenale chimico segreto
La Siria in particolare «conserva una scorta di diversi agenti chimici, compresi iprite, sarin e gas VX». Ci sono altri Paesi che potrebbero avere armi chimiche o le attrezzature per produrle, ma l’informazione pubblica è oscura. La lista dei sospetti include Birmania, Egitto, Pakistan, Serbia, Sudan, Taiwan e Vietnam.
5. Quali Paesi hanno usato le armi chimiche?
La storia è piena di testimonianze sull’uso di armi chimiche – pare che l’esercito cinese abbia usato il fumo di arsenico nel 1000 a.C. – ma ci concentriamo su casi recenti.
L’Economist ha pubblicato un grafico che mostra i principali casi di attacco chimico dal 1915. Un elenco che esclude solo pochi scontri: durante la guerra civile dello Yemen, tra 1963-1967, l’Egitto usò iprite, fosgene e gas lacrimogeni contro le forze monarchiche. E nel 1987, quando la Libia ha esplicitamente usato armi chimiche contro l’esercito del Ciad.
La lista completa:
L’incidente recente più noto è stato in Iraq. Saddam Hussein ha usato vari gas su ampia scala nella sua guerra contro l’Iran e anche più tardi nella sua campagna contro i curdi iracheni alla fine degli anni Ottanta. Il Generale iracheno a Ali Hassan al-Majid prese il soprannome di «Ali chimico».
6. L’Iraq è stato punito per aver usato le armi chimiche?
Non proprio. «Non c’è altro che una storia fatta di istanze giuridiche», spiega Richard Price. «Dopo la guerra Iran-Iraq, non ci fu risposta. Tutto ciò che le Nazioni Unite raccolsero fu una debole condanna verbale delle armi chimiche che non fece nessun nome esplicito. Gli Stati Uniti non ebbero alcuna fretta di vedere punito l’Iraq, e non vollero veder vincere l’Iran»
In seguito, tuttavia, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu approvò una serie di risoluzioni per disarmare Saddam Hussein. E nel 1998 Gli Usa lanciarono l’Operazione volpe del deserto, quattro giorni di bombardamento con l’obiettivo di depotenziare le capacità militari dell’Iraq – chimiche, batteriologiche e nucleari – dopo che Hussein scacciò dal Paese gli ispettori Onu.
7. Cosa si pensa abbia fatto il governo Assad in Siria?
L’amministrazione Obama sostiene che il governo siriano ha lanciato missili carichi di gas nervino sulla periferia di Damasco controllata dall’opposizione il 21 agosto 2013. Quell’attacco avrebbe fatto 1429 morti, compresi 426 bambini (ma c’è dibattito attorno a queste cifre)
Questa è una mappa diffusa dalla Casa Bianca delle aree che sarebbero state colpite:
Le altre domande cui il Washington Post dà risposta:
- Cosa fa il gas nervino alle persone?
- Da dove ha preso la Siria le armi chimiche?
- Quanto è affidabile l’Intellicence Usa quando dice che Assad ha usato le armi chimiche?
- Ci sono motivi per dubitare che Assad abbia usato le armi chimiche?
- Perché investigatori privati non provano a dimostrare cosa è successo davvero?
- Qual è la proposta attuale dell’Amministrazione Obama?
- Perché l’Amministrazione ritiene responsabile Assad?
- L’intervento militare è l’unica soluzione per rinforzare la legge contro le armi chimiche?
- Cosa accadrebbe all’arsenale chimico siriano se il governo Assad implodesse?