La prossima settimana arriveranno in America i due nuove modelli di iPhone presentati dalla Apple all’inizio della settimana: il 5c e il 5s. In Italia dovremo aspettare dicembre, ma già ora è possibile avere risposte a due domande: perché due modelli sono stati presentati insieme? E su quale dei due varrebbe eventualmente la pena mettere le mani?
Il lancio multiplo si spiega da un lato con il voler rispettare le attese di un modello “low cost” (con il 5c), dall’altro con la volontà di fare un passo avanti sui due fronti della tecnologia e del design (con il 5s). Negli Usa saranno vendibili dal 20 settembre, a un prezzo di lancio rispettivamente di 99 e 199 dollari che in Italia ci sogneremo. Da noi arriverà entro dicembre.
iPhone 5c come dal sito di Apple
Vediamo come sono fatti. Entrambi i modelli hanno la diagonale dello schermo di 10,16 centimetri, una risoluzione di 1,136 x 640 pixel, uno schermo Lcd da 326 ppi (punti per pollice), una memoria da 16 e 32 Gigabite (ma il 5s anche da 64), lavorano su sistema operativo iOS 7, hanno quel simpatico di Siri (il “maggiordomo” digitale dentro al telefono), la batteria che dura 10 ore e si connettono con Wi-Fi 802.11n, 2G, 3G, 4G LTE.
Le differenze tra i due “gemellini” riguardano in primis il look: più chic il 5s, similissimo all’iPhone 5 ma con tonalità “oro, argento e grigio siderale” e l’aggiunta di qualche dettaglio; più radical-chic il 5c, che è di gomma colorata – ma l’attenzione ai dettagli rimane quella Apple, così come il prezzo che da noi europei sfora il mezzo migliaio di euro.
La vera novità di iPhone 5 s è il sistema Touch ID, la password “digitale” nel vero senso della parola: toccando lo schermo sopra il tasto Home, lo smartphone riconosce l’impronta del padrone. Usabile, per ora, al posto della vecchia Apple Id per comprare app e musica e sbloccare lo schermo; in futuro, chissà: magari per pagare il conto al ristorante, dicono i tecnici. Comunque, la tecnologia Nfc che lo consente sarà per il prossimo modello.
Il sistema Touch ID dell’iPhone 5s
Tra le altre qualità che rendono superiore il 5s c’è il processore A7da 64 bit, che doppia la performance del fratello povero 5c (con A6 32-bit) nella capacità di reggere giochi e applicazioni. Chi l’ha già sottoposto a GFXBench, un tester per schede grafiche, dice che 5s ha passato l’esame. Conta anche l’aggiornamento della fotocamera: 8 mega pixel (e fin qui anche il c ci arriva), con apertura più ampia da f/2,2, autofocus fino a due volte più veloce, miglior tempo di acquisizione delle immagini e loro stabilizzazione automatica; si aggiunga un flash True Tone che dovrebbe finalmente garantire – tra le altre cose – foto notturne più naturali. Si parla poi di scatto multiplo e video a rallenty. Il 5s, poi, pesa 110,56 grammi contro i 130,41 dell’altro (il 5 e basta ne pesa 112).
E l’iPhone 5c? È praticamente un iPhone 5 con una miglior videocamera FaceTime HD e un miglior supporto per reti Lte. Però costa meno ed è colorato (anche se, dopo l’invenzione delle cover, il colore non sembra vantaggio fondamentale).
A proposito di prezzi: in Francia e Germania il nuovo smartphone Apple da 16 GB, modello c, costerà 599 euro (cifra che illustra la distranza del “low cost” da Cupertino); il fratello “caro”, invece, verrà 699 euro. Per risparmiare resterà il 4s.
Probabilmente è per questo che gli azionisti non hanno premiato gli eredi di Steve Jobs e, dopo la presentazione, le quotazioni del titolo Apple hanno perso oltre 2 punti.
La questione “costo” non è sfuggita al world wide web, sul quale già si polemizza anche contro la differenza tra una sponda e l’altra dell’Atlantico. Cambio alla mano, si aggira sui 10/20 euro a ogni aggiornamento di linea: per l’iPhone 5 bastavano 676 euro. In più, in Italia i prezzi lievitano di 50 euro rispetto a quelli transalpini.
La concorrenza, anche stavolta, potrà competere coi melafonini (si veda la tabella di Business Insider qui sotto).