Gli aggiornamenti rilasciati dalla Apple tendono a mettere fuori uso tutte le app gratuite scaricate dagli utenti sui loro dispositivi. Ma Internet è la sede di una “economia ibrida”, e sarebbe tempo che gli eredi di Steve Jobs se ne facessero una ragione. Lawrence Lessig spiega il suo malcontento senza pretendere che Apple abbracci la causa del Software Libero. Ammette anche che a Cupertino si stabilisca una distinzione (arbitraria) tra bug e feature; ma una comunicazione non patologica con i clienti esigerebbe che almeno gli utenti fossero in grado di sapere quali app e quali funzioni ricadono nelle due categorie previste. Invece nulla. E’ richiesta la divinazione – con il risultato di produrre uno spreco di tempo senza redenzione da parte di Apple a realizzare correzioni non annunciate, e da parte dei clienti a cercare rimedi nella comunità dei pari.
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