Scordatevi le classifiche per cui Milano è più inquinata di Roma, o quelle che dicono che Torino sia la peggiore. Quando si parla di inquinamento e di tossicità sono altre le città da considerare: l’inquinamento industriale può raggiungere livelli incredibili, come spiega una relazione del Blacksmith Institute, e sono soprattutto i paesi in via di sviluppo a essere colpiti di più. Ecco allora la lista delle città e delle zone più tossiche del pianeta. Non ne indovinerete nessuna.
1. Agbogbloshie, Ghana
Nella periferia di Accra, capitale del Ghana, si accumulano resti di materiali tecnologici (cavi, portatili, computer) che vengono bruciati dagli abitanti in cerca di metalli preziosi come oro e rame. Il problema è che altri elementi, come il piombo, possono bruciare e disperdersi nell’aria e nel terreno. Alcuni campioni di terreno tratti dalla zona indicano livelli di piombo 45 volte più alti rispetto agli standard occidentali. E che mettono in pericolo 250 mila ghanesi.
2. Il fiume Citarum, Indonesia
È uno dei principali corsi d’acqua della capitale, Giacarta (che comprende circa 10 milioni di abitanti). Un fiume inquinatissimo da elementi sia industriali che domesici. Un saggio delle acque del fiume, esaminato dal Blacksmith Institute ha evidenziato livelli di piombo mille volte superiori agli standard di agibilità, oltre ad alte concentrazioni di metalli tossici come alluminio, manganese e ferro.
3. Chernobyl, Ucraina
Il disastro di Chernobyl, il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare (era il 1986) lascia ancora le sue tracce. L’area di 19 chilometri che circonda l’area è ancora disabitata; il disastro ha provocato 4mila casi di cancro alla tiroide e ancora oggi nella superficie di terreno intorno alla zona possono essere individuati numerosi radionuclidi.
4. Dzerzhinsk, Russia
Qui c’era il sito principale della chimica sovietica (incluse le armi chimiche) e ne porta ancora i segni. Circa 300mila tonnellate di rifiuti tossici sono stati abbandonati nei dintorni della città tra il 1930 e il 1998. Anche qui, dei campioni dell’acqua della città hanno mostrato livelli di diossina migliaia di volte superiori ai livelli raccomandati. Per questo motivo nel 2007 Dzerzhinsk è entrata nel Guinness dei Primati come città più inquinata del mondo. L’aspettativa di vita nella città è di 47 anni per le donne e di 42 per gli uomini.
5 Hazaribagh, Bangladesh
Circa il 95% delle concerie del paese sono concentrate nei dintorni di Hazaribagh, nei dintorni di Dhaka. Molti utilizzano procedure antiche e inquinanti, con il risultato di contaminare, ogni giorno, con almeno 22 mila litri cubi di acqua, il fiume della città. I pezzi di cuoio restanti vengono bruciati, inquinando anche l’aria. I residenti sono sottoposti a tassi elevanti di malattie respiratorie e della pelle.
6 Kabwe, Zambia
La concentrazione di piombo nel sangue a Kabwe sono a livelli che si aggirano intorno al 60%, più alti cioè della soglia considerata fatale. Il risultato di decenni di contaminazione dovuta alle miniere e alla lavorazione del piombo, processo svolto senza alcun rispetto delle regole per tutto un secolo. La miniera oggi è chiusa, ma procede l’estrazione artiginale, che rende il problema ancora più difficile da risolvere.
7 Kalimantan, Indonesia
Il Kalimantan centrale e del sud è stato avvelenato per anni dall‘estrazione d’oro in piccola scala. I minatori utilizzavano, nel loro lavoro rudimentale, diverse quantità di mercurio, rilasciando nel terreno almeno 1000 tonnellate di agenti chimici tossici ogni anno. Pggio ancora, molti di loro continuavano la lavorazione del metallo all’interno delle loro case, dove il vapore del mercurio restava intrappolato. Una volta in circolazione, il mercurio si è diffuso anche nelle acque, contaminando anche piante e pesci. La concentrazione di mercurio nella zona è il doppio degli standard indonesiani.
8. Matanza Riachuelo, Argentina
Nel bacino fluviale del Matanza-Riachuelo vengono versati i rifiuti tossici di circa 15mila industre, concentrate nella regione. Nelle acque del fiume, che scorre vicino a Buenos Aires, sono stati trovati alti livelli di zinco, piombo, rame, nickel e cromo. Circa il 60% delle 20mila persone che vivono nei dintorni del fiume si è ammalato di cancro e ha avuto disturbi respiratori.
9. Il Delta del Niger, Nigeria
Il Delta ospita gran parte dell’industria del petrolio nigeriano. Circa due milioni di barili sono estratti ogni giorno. È diventata, di conseguenza, area di enorme inquinamento da idrocarburi. Tra il 1976 e il 2001 ci sono stati 7000 incidenti legati a perdite di petrolio, con esiti molto gravi. Ogni anno si perdono, nel Delta, almeno 240mila barili di petrolio, spesso a causa di atti di pirateria o di errori tecnici. Le perdite contaminano l’aria, l’acqua e la terra con materiali cancerogeni che può colpire le coltivazioni vicine, causando un aumento del 24% della malnutrizione dei bambini.
10. Norilsk, Russia
Città industriale del nord della Russia, fondata nel 1935. Fino all’inizio del 2000 è stata sede del più grande complesso del mondo per la fusione di metalli pesanti. Circa 500 tonnellate di carbone sono rilasciati ogni anno nell’aria. Per questo motivo l’aspettativa di vita per gli operai di Norilsk è di dieci anni inferiore alla media russa, che è di 69 anni. Circa 130mila residenti del luogo sono esposti a particolati e inquinamento da metallo ogni giorno, con conseguenze molto gravi.