La caduta dei colossi del data mining

La caduta dei colossi del data mining

Il problema che affligge le grandi aziende Europee, soprattutto legate a settori come la manifattura e l’industria pesante, è da sempre la capacità di rinnovarsi velocemente e di modellarsi su un mercato in continua evoluzione. Da qualche anno questo problema sembra essere condiviso anche dalle più grandi software house del mondo. Pur vivendo da sempre sulla frontiera dell’innovazione e non avendo apparenti problemi di “riconversioni industriali”, aziende come Oracle, Microsoft o SAP potrebbero essere diventate troppo pesanti e strutturate per gestire la competizione con i nuovi giganti del web.

Lo stesso CEO di Oracle Larry Ellison durante il suo durante il suo discorso all’ Oracle Open Word di quest’anno si lascia sfuggire che il core business nel mondo dei data center non è più nelle loro mani.

Aziende molto più “leggere” e ricche, figlie della rete e non delle intra-net aziendali come Twitter, Facebook o Google si possono permettere investimenti molto più ingenti e il lusso di rilasciare codice open. La strategia di nutrire l’universo dell’open source di continue innovazioni permette loro di partecipare del lavoro delle comunità. 

Il principio win win della collaborazione tra grandi compagnie e comunità di sviluppatori ha contribuito alla nascita di progetti come Hadoop e allo sviluppo di tecnologie innovative come i database NoSQL che stanno rendendo la vita difficile ai vecchi proprietari della gestione dei dati.

Nel mondo di Twitter che spazio c’è per Oracle?

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