Le autorità saudite stanno espatriando in questi giorni migliaia di africani, in maggioranza etiopici, e giunti illegalmente nel Paese per lavorare. Gli espatri di massa arrivano dopo che tre immigrati provenienti da Addis Abeba hanno trovato la morte nei violenti scontri avvenuti a Riad tra polizia e i clandestini nel fine settimana. I tafferugli sono esplosi come reazione alla campagna di repressione lanciata dall’Arabia Saudita che ha deciso di espellere tutti gli immigrati (provenienti anche da Bangladesh, Filippine, India, Nepal, Pakistan e Yemen) che non sono riusciti a regolarizzare la propria posizione. Abbandonando il quartiere povero di Manfuha a sud di Riad, abitato in maggioranza da clandestini, migliaia di persone hanno atteso nei giorni scorsi di essere trasportati dalle autorità a bordo di un bus in uno dei tanti centri di deportazione. Secondo la stampa locale, queste strutture negli ultimi giorni hanno accolto circa 17mila immigrati.
In Arabia Saudita vivono circa nove milioni di stranieri su una popolazione di 27 milioni di abitanti. Il tasso di disoccupazione dei sauditi supera però il 12,5% in questo paese che è l’economia più forte del mondo arabo.