Credevano di chattare con una bambina di dieci anni. In realtà stavano parlando con una ricostruzione molto realistica computer-generated di una decenne filippina. Sweetie è la creazione di Terres des Homes, un gruppo di ricercatori olandesi che agiscono per la tutela dei bambini. I ricercatori hanno modellato l’avatar con lo stile e il tono di una pre-adolescente filippina. 20.000 uomini l’hanno contattata, di questi in molti le hanno offerto denaro in cambio di performance sessuali.
L’obiettivo del progetto è combattere il turismo sessuale via webcam (WCST, webcam child sex tourism). Su YouTube è possibile vedere il video in cui è la stessa Sweetie a spiegare ciò che avviene ogni volta che si collega a una chat. Centinaia di uomini la contattano, molti dei quali le chiedono di vederla in cam, spesso offrono dei soldi tramite carta di credito (il che rende vacui i loro sforzi di rendersi anonimi). È un fenomeno che riguarda soprattutto i bambini dei paesi poveri che vengono contattati da quelli dei paesi ricchi.
Nel video una voce maschile informa che nel mondo pur essendoci 750 mila pedofili online solo sei sono stati arrestati per aver adescato minorenni. Spesso i bambini che vengono abusati non denunciano i loro aggressori. Inoltre, nel video si dice che:«L’unico modo di fermare i predatori sessuali è tracciarli online, ed è quello che facciamo».
Più di 20.000 persone provenienti da 71 paesi hanno contattato Sweetie attraverso 19 stanze chat, in un atto “quasi universalmente fuori legge nei codici penali e penali nazionali”, secondo il rapporto che i ricercatori hanno fornito all’Interpol. Del 1000 uomini identificati dai ricercatori, 254 provenivano da Stati Uniti, seguiti da 110 dalla Gran Bretagna. Per identificarli sono stati incrociati i dati forniti fino a raggiungerne l’identità. I ricercatori sperano che la polizia possa utilizzare il loro sistema.
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