Twitter lascia più di un miliardo sul tavolo. Lo scrive Cnn Money, spiegando che l’IPO di Twitter può essere letta in due modi. Il primo modo è considerare il prezzo strabiliante di 45.10 dollari ad azione, ben oltre le aspettative che erano di 26 dollari ad azione. Il secondo modo di considerare la faccenda è aver lasciato 1.3 miliardi sul tavolo. Cioè più del doppio dei profitti generati dall’azieda quest’anno.
Twitter non ha cercato di guadagnare fino all’ultimo dollaro, probabilmente perché spaventati dall’effetto Facebook (l’avarizia è un vizio mal tollerato che genera sentimenti negativi verso la società). Diversamente da Facebook in cui i dipendenti detenevano più della metà delle azioni, quelli in twitter non hanno iniziato a vendere, quindi non c’era nessuna pressione sui prezzi interni.
Quando il prezzo delle azioni è andato a 45.10 dollari a guadagnarci sono state soprattutto le banche.
Sia Dan Primack che Farhad Manjoo, columnist del Wall Street Journal, sostengono che Facebook aveva valutato correttamente le sue azioni. Manjoo in un tweet aveva scritto: “Weird how this narrative is the opposite of reality: Twitter losing out on bunch of money, seen as a success. FB gets price right, failure”