Non sempre le notizie su alimentazione e salute in rete sono affidabili. Anzi, a giudicare da quanto sostiene questo articolo di Conversation, accade molto di raro. Ci sono cliché, errori, approssimazioni che annullano il valore informativo dei pezzi quando non rischiano, invece, di diffondere convinzioni sbagliate e pericolose.
Ci sono alcune eccezioni di notevole spessore, ma di solito bisogna tenere conto di alcune spie, nel testo, che si rivelano illuminanti. Eccole qua: sette cliché che fan capire se l’articolo che state leggendo ha valore oppure se è solo spazzatura.
1 “Gli scienziati hanno dimostrato che”, oppure “È stato provato in modo scientifico” che
Perché è sbagliato? Nella scienza non si può dimostrare proprio niente, possiamo soltanto aumentare la nostra fiducia in una ipotesi, oppure trovare altri difetti.
Dettagli: Certe volte è possibile dimostrare che una cosa è falsa in modo abbastanza sicuro, ma questo capita in certi ambiti, non in tutti. Nella fisica, ad esempio, è possibile. Altra cosa invece è la medicina, che è (com’è noto) molto più complicata: ha a che fare con i corpi umani, che sono cose che cambiano nel tempo, si modificano, non danno risposte sicure. Esistono sempre eccezioni e spesso il collegamento tra un fenomeno e l’altro è solo statistico.
Consiglio: Lascia perdere ogni scoperta su salute e alimentazione che comprende le parole “Gli scienziati dimostrano che…”, sono solo una perdita di tempo.
2 Se x causa il cancro, allora è una cosa cattiva
Perché è sbagliato: Non esiste una sostanza buona o cattiva. Anche l’acqua, se assunta in quantità eccessive, può uccidere.
Dettagli: Esiste un numero incredibile di cose che si possono associare, in modo più o meno stretto, ai rischi di aumentare o diminuire le possibilità di avere il cancro. Di solito si tende a pensare alle cose come sane/malsane, o buone/dannose, ma in realtà questa distinzione non esiste. Molti farmaci sono dannosi, ma sono utili perché sono più dannosi per alcuni tipi di infezioni, o contro il cancro. A volte, poi, è la dose che conta. Insomma, non esiste una ricetta sicura per ogni cosa, anche perché tra rischi e benefici c’è anche una differenza: l’alcool può fare bene al cuore (per gli adulti, almeno) ma può colpire il pancreas e provocare incidenti.
Consiglio: Come diceva Oscar Wilde, “tutto va preso con moderazione, anche la moderazione”.
3 [Inserisci a caso un prodotto naturale, un’erba, una bevanda] cura il cancro/il diabete/ le malattie cardiache
Perché è sbagliato: Non esistono cure più o meno magiche per il cancro/il diabete/ o ogni genere di malattia da invecchiamento.
Dettagli: Se questi prodotti naturali funzionassero davvero, nessuno di ammalerebbe. E invece succede il contrario. La verità è che una vita lunga e salutare (che si trova, in media, più diffusa nei paesi occidentali) dipende da cose come gli antibiotici, le vaccinazioni, la riduzione (o meglio ancora l’assenza) del fumo, dalla pulizia generale degli ambienti e dall’infrastruttura della sanità pubblica.
Consiglio: esistono già farmaci che derivano e sono estratti da prodotti naturali. Meglio usare quelli.
4 Il gene x fa sì che tu sorrida/sia triste/ti ammali
Perché è sbagliato: Semplice: nessun singolo gene determina un tratto del comportamento o, a parte pochi e chiari casi, una malattia complessa.
Dettagli: Quando la mutazione di un gene provoca qualcosa, si parla di una “malattia monogenica”. Ad esempio la fibrosi cistica o la corea di Huntington. Tratti del comportamento, che sono anche più complessi, e malattie dell’età sono poligeniche e derivanti da più fattori, ed entrambe dipendono dai geni e dall’ambiente circostante. Nessun gene, allora, ti renderà felice o triste o diabetico. La stessa cosa vale per le aree cerebrali e per i neurotrasmettitori. La serotonina c’entra con il controllo dell’umore, ma anche per il movimento delle viscere. Se si aggiunge serotonina non cambierà le cose.
Consiglio: Se davvero vuoi trovare delle spiegazioni ai tuoi tratti comportamentali o, meglio ancora, alla tua propensione verso alcune malattie, la cosa migliore è studiare la storia della famiglia.
5 Vino rosso, lo yoga, le spezie, ti fanno vivere più a lungo e più sano
Perché è sbagliato: Non esistono, purtroppo, né fontana per l’eterna giovinezza né elisir di lunga vita.
Dettagli: Gli articoli del genere, che affermano che mangiare qualcosa o fare qualcosa può aiutarti a vivere più a lungo usano come casi di studio popolazioni longeve e abbastanza in salute come quella del Giappone. Ma come in ogni cultura, gli effetti di quello che mangiano o di quello che fanno possono essere spiegati dalla loro composizione genetica generale, e dall’ambiente.
Consigli: se vuoi vivere a lungo, è bene non fumare; fare esercizi e in generale, prova a goderti la vita.
6 Un nuovo studio del/della [inserire a caso il nome di una prestigiosa università]
Perché è sbagliato: Non è sbagliato, ovvio, ma occorre ricordarsi che non esistono lavori basate sull’autorità. Non bisogna mai credere che un esperimento sia ben seguito o fatto a opera d’arte solo perché proviene da un’università d’élite.
Dettagli: Università non di élite possono senza dubbio fare cattiva ricerca ma l’influenza dei grossi nomi funziona anche nell’accademia. Anche perché alcuni grandi centri di ricerca possono permettersi squadre di addetti stampa molto corpose, e influenzare l’opinione pubblica.
Consiglio: Leggeresti lo stesso un articolo se la ricerca fosse stata condotta dall’Università di Vattelapesca?
7 Infine, in generale, le ricerche che raccontano storie semplici e ultrasemplificate
Perché è sbagliato: I risultati di laboratorio quasi mai sono storie semplici che possono essere raccontate per filo e per segno. Soprattutto quando si tratta di biologia.
Dettagli: è facile credere a una storia ben raccontata, come ad esempio pensare che le abitudini alimentari degli uomini primitivi siano più salutari, o che le donne pensano in modo diverso perché erano raccoglitrici e non cacciatrici. È plausibile, lo sembra. Ma purtroppo la plausibilità non ha niente a che vedere con l’essere vero.
Consiglio: Se incontri una storia del genere, o è falsa o è adattata per essere più apprezzata dal pubblico.