Per chi viaggia, è importante imparare qualche parola delle lingue che si incontreranno. Anche se l’inglese è ormai universale (ma non è detto, non dappertutto), ci sono espressioni da imparare, a volte per salvarsi la vita, a volte anche solo per fare bella impressione.
Ma come fare a imparare in poco tempo? Ci sono dei trucchi e consigli che girano nel web pronti per l’uso, ottimi per chi vuole destreggiarsi, ma sconsigliati per chi volesse davvero intraprendere uno studio serio delle lingue. Per quelli abbiamo già scritto questo.
1. Ogni giorno fare pratica (anche poco tempo)
Niente da fare, per imparare ci vuole tempo e pratica. Le full immersion da studio non servono a niente, lo abbiamo imparato tutti (alcuni a proprie spese). Il trucco è di suddividerle in piccoli capitoli di studio, in modo da non impiegare più di 30 minuti al giorno, ma tutti i giorni. Meglio così che fare tre ore di fila alla settimana.
2. Ripeti. Ripeti. Ripeti.
Non solo costanza: ci vuole ripetizione. Muoversi in fretta, spinti dalla curiosità è bello, ma può rivlearsi un errore. Anche perché prima di memorizzare una parola, dicono alcuni studi, serve ripeterla un minimo di 160 volte. Per cui, portate pazienza, mettetevi comodi e ripetete. Ripetete.
Ancora.
3. Registra tutti i tuoi progressi
Tieni un diario, un’agenda e un piano di studi. Potrebbero essere due/tre unità di un manuale, o 20/30 parole ogni giorno. Va tenuto sempre con cura, ed è ottimo per i ripassi e le ripetizioni.
4. Abbandona i cd, le tracce audio: cerca un madrelingua
Conversare con chi conosce quella lingua davvero è la via per impararla bene. Il problema è che spesso non si ha a portata di mano un iraniano o un giapponese che hanno tanta voglia di parlare con uno straniero che conosce a malapena qualche frase. Ma cercando bene, qualcosa si trova. Ci sono corsi, o gruppi su Internet. Una buona cosa è usare i social network per mettersi in contatto con persone straniere. Oppure ancora fare incontri in tandem con uno straniero, o mandarsi lettere. I modi ci sono, ci vuole tempo e pazienza.
5. Blocca la paura prima che prenda il sopravvento
Il problema numero uno, il vero responsabile dei fallimenti di chi non riesce a parlare una lingua straniera, è la paura. La paura di non essere capiti, di sembrare ridicoli, di sbagliare. Non è una paura irrazionale: è ovvio che quello che dirai non sarà capito sempre, che sembrerai ridicolo (almeno alle tue stesse orecchie; agli stranieri sembrerai straniero), ed è ovvio che farai un sacco di errori. Che dire? Capita. Ma ogni volta bisogna riprovare. Il gioco di una lingua è che si sbaglia sempre, anche quando si è madrelingua possono capitare delle sviste. E se gli altri rideranno, lasciali ridere. L’importante è imparare, e per farlo bisogna fallire. E poi rialzarsi ogni volta.