Ecco il motivo per cui Barack Obama non ha il cellulare

Ecco il motivo per cui Barack Obama non ha il cellulare

La notizia ha il tono sensazionalistico, ma in tempi paranoici pare essere tristemente plausibile. Jeffrey Kantor è un normale cittadino la cui vita è stata rovinata dalla funzione di auto-completamento di Google.

Nelle intenzioni di ricerca, Kantor voleva digitare “How do I build a radio-controlled airplane”; ma mentre digitava how do I, come spesso accade, “build”, nella fretta di un automatismo ripetuto centinaia di volte, Google, ha anticipato la sua richiesta, “a radio”, sostituendo l’innocuo “aereo” con una bomba, “controlled bomb?”.

Prima di rendersi conto dell’errore ha già premuto invio. In una situazione normale non ci sarebbe nulla di straordinario, ma quel messaggio e quel computer finiscono in una lista di sospetti governativi. Da quel 2009 Kantor sostiene di essere sotto costante sorveglianza, ogni suo movimento è monitorato dal governo. Kantor è stato licenziato alla Appian Corporation dov’è stato molesato da colleghi con velate minacce di morte. 

In un film degli anni ’90 Kantor sarebbe un paranoico, oggi è vittima di un sistema di controllo paranoico di massa.

Non sorprende che Google possa rappresentare un problema di siurezzaHallie Bateman su Pando scrive: “Ricordate quando dicevamo che il modo in cui NSA e le aziende di internet collezionano dati non sono la stessa cosa? Sì, beh dimenticatevelo”. Infatti la NSA ha utilizzato i dati raccolti dagli inserzionisti per individuare gli obiettivi di hacking: “Gli stessi strumenti utilizzati per la personalizzazione degli annunci o per fornire offerte basate sulla geolocalizzazione sono apparentemente anche gli stessi usati per identificare, monitorare e indirizzare utenti specifici di Internet”. Per questo a Barack Obama non è consentito usare un cellulare: non è sicuro.

Kantor ha fatto causa ad alcuni uomini governativi per 60 milioni di dollari. Non a Google, ma agli uomini che lo hanno sorvegliato e procurato danni. Come dice Edward Snowden, l’uomo che ci ha rivelato il più grande dispositivo di sorveglianza: “Credo che a questo punto della storia, il più grande pericolo per la nostra libertà e stile di vita viene dai poteri onniscenti dello Stato”.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter