Il giorno del grande blocco annunciato è arrivato. Al grido “l’Italia si ferma”, i cosiddetti forconi stanno creando disagi da Nord a Sud.
Piemonte
Binari occupati e traffico ferroviario bloccato nelle stazioni di Torino Porta Nuova e Porta Susa. I manifestanti, partiti da piazza Castello, hanno raggiunto le due stazioni in corteo, bloccando i treni. Dopo circa mezz’ora di blocco, sono stati liberati i binari della stazione di Porta Nuova. La protesta continua a Porta Susa. Disagi anche alla viabilità delle auto in entrambe le zone. La maggior parte dei negozi e dei bar del centro e delle periferie, inoltre, è chiusa per la protesta indetta dal Coordinamento 9 dicembre. Vuoti i mercati e deserte le fermate dei taxi. Porta Palazzo è bloccata. Scontri in piazza Castello, volati anche lacrimogeni. Il Palazzo della Regione Piemonte è stato assaltato. Contro la struttura è stato lanciato di tutto: bottiglie vuote, sassi, mattoni, petardi e bombe-carta. La polizia ha reagito lanciando decine di gas lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla. Danneggiate le vetrine di molti negozi, auto di polizia e carabinieri.
Lombardia
La partecipazione allo “sciopero dei forconi” nella regione al momento appare scarsa. A Milano e in provincia non si segnalano blocchi ma solo alcuni presidi. Tra quelli segnalati, ad Arese, nei pressi dei cancelli dell’ex Alfa Romeo, Rho e Pero, nei pressi elle Fiera, e agli svincoli autostradali di Assago, Molino Dorino, Monza (sede di Equitalia e Palaiper). In zona Bicocca, a Milano, davanti alla sede di Equitalia si è radunato un presidio di protesta. Ai raduni per ora si registrano numeri molto contenuti di partecipanti (previsti in aumento con il passare delle ore) che volantinano pacificamente, con qualche mezzo pesante sul ciglio della strada.
Veneto
Già nella notte in Veneto è scattata la protesta di alcune sigle sindacali degli autotrasportatori nel segno di «l’Italia si ferma». I promotori dell’iniziativa, i “forconi”, tra cui i “liberi imprenditori federalisti” della Life, avevano annunciato 19 presidi: sino a questo momento, secondo la mappa disegnata dalla Polstrada del Veneto, i disagi sono concentrati ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona). I manifestanti hanno posto di traverso i loro mezzi pesanti nei pressi degli accessi autostradali bloccando di fatto la circolazione con grossi disagi sul traffico anche sulla rete stradale ordinaria. Bloccata anche la tangenziale di Vicenza che corre parallela alla A4. Difficoltà nella mobilità stradale anche a Resana (Treviso), dove gli autotrasportatori hanno bloccato la rotatoria sulle statali 307 e 308. Sul luogo carabinieri e polizia locale. Militari stanno intervenendo anche a Cittadella (Padova) dove la protesta si è concentrata sulla circonvallazione. Meno preoccupante la situazione a Conegliano (Treviso) dove non c’è blocco del traffico e dove i manifestanti si stanno limitando a un volantinaggio sotto gli occhi di pattuglie dei carabinieri.
Liguria
Alta tensione anche nel capoluogo ligure. Circa un centinaio di manifestanti, poco dopo le 14, ha occupato i binari della stazione di Genova Brignole. Disagi al casello autostradale di Bolzaneto, al varco portuale di San Benigno e nel centro città, dove è in corso una manifestazione, per lo sciopero degli autotrasportatori aderenti a TrasportoUnito, nell’ambito della protesta dei forconi che ha proclamato un blocco fino 13 dicembre. I mezzi pesanti diretti al mercato ortofrutticolo hanno bloccato l’uscita del casello autostradale di Bolzaneto provocando disagi nei pressi dello svincolo con rallentamenti anche in autostrada. Disagi al traffico anche nei pressi delle rampe di accesso al varco portuale di San Benigno. Nel centro di Genova, intanto, un centinaio di manifestanti, molti con il Tricolore in mano, sta manifestando insieme a molti cittadini, giovani, pensionati, esodati e disoccupati. La circolazione nella zona è bloccata. Il rischio paralisi riguarda principalmente il punto nevralgico del porto.
Sardegna
A Cagliari bloccata la strada che porta all’Agenzia delle entrate; disagi al traffico di via Vesalio e al transito della metropolitana leggera. I manifestanti sono circa un centinaio. Durante presidio, con le bandiere tricolori e quelle dei Quattro Mori, c’è stato qualche momento di tensione con gli automobilisti che non riuscivano a passare. Il movimento chiede la «cacciata» di Equitalia dalla Sardegna e l’alleggerimento di una pressione fiscale considerata non più sostenibile.
Puglia
Esponenti del “Movimento dei forconi” hanno bloccato il traffico sulla tangenziale di Bari tra le uscite di Poggiofranco e Carrassi. In entrambe le direzioni il transito dei mezzi pesanti è bloccato ed è consentito solo quello delle auto con notevoli rallentamenti. Stesso scenario sulla statale 231 in agro di Corato (Bari): in direzione nord e sud il transito è permesso solo alle auto. Alle 10 a Bari è partito un corteo. In provincia di Foggia, sulla Ss16, blocco totale dei mezzi pesanti al Km 670, con rallentamenti alla circolazione delle auto. Un centinaio di autotrasportatori ha manifestato questa mattina verso le 5 anche sulla statale 613 Lecce-Brindisi in direzione nord, rallentando e a tratti bloccando il traffico veicolare in prossimità dello svincolo per Surbo. Una protesta che si inserisce in quella nazionale ma che non era stata autorizzata, facendo subito scattare l’intervento delle forze dell’ordine. La protesta ha creato lunghe code e rallentamenti per poi terminare dopo l’intervento dei poliziotti intorno alle 8.30.
Campania
Sulla strada statale 7, nei pressi di Nola – si apprende dalla Questura di Napoli – vi è stato un volantinaggio, mentre nei pressi del casello di Palma Campania dell’autostrada A30 una sessantina di manifestanti – sempre secondo fonti della Polizia – ha tentato un’iniziativa di «sensibilizzazione». I manifestanti sono stati invitati dalla Polizia a spostarsi su una strada vicina. Il presidio del movimento dei forconi in piazza Carlo III a Napoli a metà mattina si è infoltito di presenze, circa 50 persone, e l’azione di volantinaggio ha fortemente rallentato il traffico. In piazza del Plebiscito, poi, di fronte la Prefettura, a manifestare ci sono esponenti di Forza nuova e dell’associazione “9 Dicembre”. Nel quartiere di Pianura i manifestanti sono diventati un centinaio. Nuovo presidio a Cercola, nel Napoletano.
Lazio
Cinque militanti del movimento politico di estrema destra Forza Nuova sono stati fermati la scorsa notte dagli agenti della questura di Roma e della polizia stradale mentre sul grande raccordo anulare cercavano il presidio dei “forconi”. I cinque militanti di Forza Nuova sono stati fermati mentre camminavano tra il raccordo anulare e la bretella che collega all’uscita autostradale Roma-Sud. I servizi preventivi predisposti dalla questura di Roma hanno però scongiurato la protesta dei forconi che infatti non ha avuto seguito a Roma. I militanti di estrema destra avevano appreso alcune notizie su possibili presidi dei “forconi” attraverso Internet. I cinque sono stati tutti identificati e sanzionati per violazione dell’articolo 175 del codice della strada per attraversamento pedonale di area autostradale.
Sicilia
È al momento confermata la linea annunciata dai Forconi a Catania: sciopero articolato con presidi, ma nessun blocco del traffico. E così in quello che negli anni scorsi è stata la sede del “simbolo” della protesta del movimento degli autotrasportatori, il casello di San Gregorio dell’autostrada A18 Messina-Catania, non c’è stata la paralisi. Un picchetto di una decina di manifestanti ha trascorso la notte sul posto e ha effettuato soltanto un volantinaggio. La zona è presidiata da ieri sera dalle forze dell’ordine. La Questura di Catania ha accolto la richiesta del movimento dei Forconi e ha autorizzato manifestazioni e incontri in piazza Università. Anche nel resto della Sicilia al momento non si segnalano blocchi.