Il sito web dell’Inps elenca le diverse “Prestazioni a sostegno del reddito”, dalla cassa integrazione (nelle sue diverse specificazioni) agli assegni familiari. Ci sono 25 diversi tipi. Alla faccia della semplificazione. Ecco quali sono:
1. Disoccupazione non agricola: prestazione economica erogata, a domanda, in favore dei lavoratori dipendenti che abbiano cessato il rapporto di lavoro.
2. Disoccupazione agricola: indennità che viene riconosciuta agli operai che lavorano in agricoltura iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli.
3. Mobilità: intervento a sostegno di alcune categorie di lavoratori licenziati da aziende in difficoltà, per garantire un’indennità sostitutiva della retribuzione e favorire il reinserimento nel mondo del lavoro.
4. Mobilità in deroga: garantisce ai lavoratori licenziati un reddito sostitutivo della retribuzione, sulla base di accordi regionali finanziati dallo Stato e dalle Regioni con l’utilizzo di risorse del Fondo sociale europeo per percorsi di formazione e riqualificazione professionale.
5. Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) industria ed edilizia: prestazione economica per integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori che vengono a trovarsi in precarie condizioni economiche a causa di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
6. Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs): prestazione economica per integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori per fronteggiare gravi situazioni di eccedenza occupazionale che potrebbero portare a licenziamenti di massa.
7. Cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga: intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese o lavoratori non destinatari della normativa sulla cassa integrazione guadagni.
8. Trattamento di fine rapporto (Tfr) – Crediti diversi – Previdenza complementare: Fondo gestito dall’Inps che eroga il trattamento di fine rapporto (Tfr) e le ultime tre mensilità in sostituzione del datore di lavoro insolvente.
9. Assegni familiari: prestazione a sostegno delle famiglie che hanno un reddito complessivo al di sotto delle fasce di reddito stabilite annualmente dalla legge (vale per alcune categorie di lavoratori).
10. Assegni al nucleo familiare: prestazione a sostegno delle famiglie dei lavoratori dipendenti e titolari di prestazione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria, che hanno un reddito complessivo al di sotto delle fasce di reddito stabilite ogni anno per legge.
11. Malattia: indennità riconosciuta ai lavoratori quando si verifica un evento morboso (malattia) che ne determina l’incapacità lavorativa.
12. Assegni familiari dei Comuni: assegno concesso dai Comuni ed erogato dall’Inps. Questa prestazione è cumulabile con qualsiasi altro trattamento di famiglia e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali.
13. Maternità e paternità: indennità corrisposta alle lavoratrici madri e in casi particolari ai lavoratori padri a seguito della nascita, dell’affidamento o dell’adozione di un minore.
14. Assistenza ai disabili: Ai cittadini lavoratori, portatori di handicap grave, riconosciuto ai sensi della legge 104/92, e ai loro familiari entro il terzo grado di parentela e affinità, vengono concessi, in presenza di determinate condizioni, dei permessi retribuiti aventi come scopo la cura e l’assistenza del portatore di handicap.
15. Assegno cure tubercolari: indennità erogata ai malati di tubercolosi, anche se non iscritti all’Inps, e si estende anche ai familiari (coniuge, figli, fratelli, sorelle, genitori). Il diritto decade nel caso di abbandono volontario delle cure senza giustificato motivo.
16. Cure balneo-termali: vengono concesse per evitare, ritardare o rimuovere uno stato di invalidità. La fruizione delle prestazioni balneo-termali da parte degli assicurati dell’Istituto può avvenire soltanto in periodo feriale.
17. Sussidi Lsu-Lpd: rivolti a persone disoccupate e prive di trattamento previdenziale. Si dividono in: lavori di pubblica utilità (mirati alla creazione di occupazione in nuovi bacini d’impiego); lavori socialmente utili (mirati alla qualificazione professionale in settori innovativi e alla realizzazione di progetti con carattere straordinario).
18. Carta acquisti: la Carta acquisti è una carta di pagamento elettronico. Dal 1 gennaio 2013, al fine di garantire la prosecuzione del programma “carta acquisti”, viene utilizzato lo stanziamento deliberato da Eni S.p.A. ed Eni Foundation.
19. Donatori di sangue: al lavoratore dipendente che cede il proprio sangue gratuitamente viene concessa una giornata di riposo che viene indennizzata.
20. Richiamo alle armi: per i lavoratori privati richiamati alle armi è prevista la corresponsione di una indennità. A tutti i lavoratori pubblici e privati è stato riconosciuto il diritto alla conservazione del posto di lavoro e il riconoscimento del periodo trascorso come richiamato alle armi quale anzianità di servizio.
21. Soccorso alpino: la legge 162 del 1992 ha istituito il diritto alla retribuzione e alla relativa contribuzione ai lavoratori, dipendenti, impegnati nel soccorso alpino e speleologico. Ai lavoratori autonomi spetta una indennità per mancato reddito.
22. Assegno congedo matrimoniale: è concesso in occasione di un congedo straordinario della durata di otto giorni in occasione del matrimonio e da fruire entro i 30 giorni successivi alla data dell’evento. L’assegno per congedo matrimoniale spetta a entrambi i coniugi quando l’uno e l’altra ne abbiano diritto.
23. Assegno maternità dello Stato e dei Comuni:è una prestazione previdenziale a carico dello Stato, erogata e concessa direttamente dall’Inps. L’assegno di maternità dei Comuni è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni ed erogata dall’Inps in presenza di determinati requisiti reddituali.
24. Congedi parentali e riposi per allattamento: permessi retribuiti per astensione dall’attività lavorativa concessi alle madri e ai padri, anche per figli adottivi e affidatari, a condizione che per tutto il periodo richiesto il rapporto di lavoro sia in essere e che il minore sia vivente.
25. Isee (Indicatore situazione economica equivalente): è l’indicatore della situazione economica equivalente. L’attestato contenente l’indicatore Isee consente ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità.