Prima la Francia poi la Gran Bretagna. Aumentano le inchieste dei servizi di intelligence europei su giovani che vanno in Siria a imparare la jihad unendosi alle fila di Al Qaeda. Si parla già di alcune migliaia in tutto, la maggior parte dalla Gran Bretagna e circa 700 dalla Francia. Sono ragazzi addestrati alla guerra santa, e potenziali uomini o donne bomba nelle città europeeal loro ritorno. E mentre i giornali raccontano le loro storie – emblematica quella dei due quindicenni francesi raccolta dal francese La Depeche – rimbalzano sui desk dei capiredattori agenzie che segnalano di giovani britannici fermati negli aeroporti di Stanstead e Heathrow, a Londra, perché sospettati di terrorismo. Ecco gli estratti di alcuni articoli pubblicati nella settimana in cui si è aperta la conferenza di pace sulla Siria Ginevra II, dove la minaccia terroristica di Al Qaeda è stata tra i protagonisti della prima giornata di incontri.
Due adolescenti di 15 anni francesi in viaggio verso la Siria
Il video con l’appello dei due ragazzi alla jihad pubblicato pochi giorni fa su La Depeche du Midi
17 gennaio – Due adolescenti di 15 anni, studenti di Tolosa, Francia, hanno abbandonato i banchi di scuola a inizio anno dicendo che si sarebbero uniti ai gruppi di giovani francesi, spesso minorenni, che combattono insieme agli jihadisti in Siria. Il pubblico ministero di Tolosa ha allertato ormai una dozzina di giorni fa la sezione antiterrorismo della procura di Parigi sul caso di questi due ragazzi “partiti per la Turchia dopo aver reso nota la loro intenzione di partecipare ai fatti siriani”, ha spiegato il procuratore di Tolosa Michel Valet, lo scorso venredì all’Afp.
I due compagni di liceo, partiti il 6 gennaio, si trovano ora in Siria “insieme a dei combattenti di Al Qaida”, ha detto, “distrutto” il padre di uno dei due al quotidiano la Dépêche du Midi. Lasciando intendere che i sue ragazzi sono stati imbrigliati nel giro di poche settimane via internet.
Il procuratore di Tolosa si è subito rivolto a Parigi appena è stato informato del caso. La procura di Parigi a sua volta ha subito aperto un’inchiesta preliminare, affidata alla Direzione centrale di intelligence interna (Dcri) per “partecipazione a una associazione per delinquere per la preparazione di atti di terrorismo”.
Queste partenze confermano l’attrazione senza precedenti che la jihad siriana esercita su alcuni giovani francesi e rafforzale preoccupazioni delle autorità, come ha ricordato lo scorso venerdì il ministro degli Interni Manuel Valls. Continua a leggere su La Depeche
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Il ministro francese: gli adolescenti francesi in Siria per la jihad
19 gennaio – Sono circa una dozzina gli adolescenti francesi che sono partiti o che stanno per partire per la Siria per unirsi ai gruppi jihadisti. Un fenomeno in crescita, come ha affermato il ministro degli Interni francese la scorsa domenica.
La guerra civile per destituire Bashar al Assad ha attratto molti più francesi e occidentali di quanto abbia fatto l’Afghanistan. Manual Valls (il minisro degli Interni francese, ndr) ha spiegato che migliaia di europei stanno combattendo in Siria e circa 700 cittadini o residenti francesi sono in qualche modo coinvolti. Ma quello dei teenagers coinvolti dalle organizzazione jihadiste è un “fenomeno tutto particolare”.
“Il fenomeno è accelerato nelle ultime settimane, dalla fine del 2013”, ha spiegato il ministro sulla iTeleTv, aggiungendo che i servizi di intelligence francesi hanno recentemente identificato sei minori desiderosi di partire.
Valls non ha detto l’età esatta dei ragazzi, limitandosi a parlare di “minori”. Ma ha fatto riferimento al caso dei due quindicenni appena partiti per laSiria, abbandonando improvvisamente le loro famiglie. (…) Il ministro ha spiegato che i due ragazzi sono stati convertiti alla caus jihadista su internet, e non nelle moschee. Aggiungendo che probabilmente si trovano ancora in Turchia. (…)
Il ministro ha spiegato che circa 250 cittadini francesi o residenti stanno combattendo al momento in Siria, 150 hanno mostrato il desiderio di andarci e 99 sono in viaggio. Ha aggiunto che 21 di essi sono morti sul campo siriano. Valls ha spiegato che si trata di numeri probabili, con un margine certo d errore, da cui potrebbero sfuggire cittadini non intercettati dai servizi di intelligence.
La cosa più preoccupante delle statistiche, ha detto, è il numero di queli che ritornano in Francia, aggiungendo che 76 di loro sono rientrati. (…) Le nazioni occidentali hanno sollevato l’allarme sul potenziale di violenze istigate dal rientro di coloro che hanno imparato a usare armi, costruire bombe e che potrebbero tornare con idee radicali in testa. Continua a leggere su Abc
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L’inchiesta del Telegraph
19 gennaio – Ragazzi britannici addestrati come jihadisti in Siria e poi incoraggiati a tornare in Gran Bretagna per compiere attacchi terroristici sul suolo natio. È quanto rivela al Telegraph un disertore di Al Qaeda e alcuni fonti delle forze di sicurezza occidentali.
In una rara intervista rilasciata dal confine turco-siriano, il disertore dell’Isis (Stato islamico dell’Iraq e del Levante) ha dichiarato che reclute dalla Gran Bretagna e dagli Usa sono state indottrinate con una ideologia estremista e anti occidentale, e gli è stato insegnato come costruire e far esplodere auto-bombe e rispediti a casa per dare vita a nuove cellule terroristiche.
Il disertore ha fornito la prima conferma dai ribelli siriani che giovani ragazzi britannici vengono indottrinati con un’ideologia estremista anti-Occidentale.
L’ex membro dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante ha messo in guardia raccontando che alcuni di quelli intenzionati a combattere contro il regime di Assad subiscono dai fanatici un lavaggio del cervello.
La sua testimonianza fa eco alle preoccupazioni dei servizi di sicurezza in un momento in cui si teme che fino a 500 britannici stanno combattendo in Siria e potrebbero tornare e imitare attacchi come il bombardamento di Londra o quello del settembre 2011.
I servizi di sicurezza e le agenzie di intelligence temono che la minaccia di potenziali terroristi da far tornare in Inghilterra da parte degli organizzatori di al Qaeda stia crescendo. Continua a leggere sul Telegraph
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Gli arresti in aeroporto
20 gennaio – Un giovane di 21 anni è stato arrestato all’aeroporto di Stanstead, sospettato di terrorismo. Continua a leggere sulla Bbc
16 gennaio – Una donna inglese è stata arrestata per presunto reato di terrorismo per paura che stesse cercando di lasciare la Gran Bretagna per supportare gli jihadisti in Siria. La ventiseienne è una delle due donne arrestata dalla polizia anti terrorismo dopo essere stata fermata all’aeroporto di Heathrow con “una gran quantità di denaro addosso”. La seconda donna, 27 anni, è stata arrestata molte ore dopo in una casa di Londra. Continua a leggere su Telegraph