Che partito e coalizione sceglierebbero gli italiani? Il rimpasto è utile? Chi cambierebbero del governo? Ma, sopratutto, come è da valutare la compresenza di Renzi e Letta nel PD? Come si sta muovendo il partito? E che opinione avere di Berlusconi e Grillo? A tutte queste domande rispondono gli intervistati dall’Ipsos, l’istituto guidato da Nando Pagnoncelli. Nelle infografiche interattive che presentiamo in partnership con Ipsos, vi invitiamo a cliccare sulle varie opzioni disponibili offerte dalle infografiche interattive (come i diversi segmenti elettorali, tipologie di risposte o le domande proposte) per analizzare nel dettaglio che cosa pensano gli italiani dei quesiti a loro proposti.
Sondaggi elettorali svolti in precedenza
Il voto
Si conferma la tendenza alla crescita del PD, oggi stimato a poco più del 33% dei voti validi, accompagnata dal miglioramento dei risultati di Forza Italia, a scapito in particolare del Nuoco Centrodestra di Alfano. Sostanzialmente stabili gli altri partiti, salvo la progressiva riduzione dei consensi di Sel, speculare alla crescita del PD.
Il rimpasto
La maggioranza assoluta degli italiani è d’accordo con Renzi: il rimpasto è cosa da vecchia politica, non utile al paese; in particolare ne sono convinti gli elettori del MoVimento 5stelle. Solo tra gli elettori centristi (in cui è compreso chi dichiara di votare NCD), pur tra non inconsistenti perplessità, prevale l’idea che il rimpasto in questo momento possa servire a rilanciare l’azione del governo. Ed è comunque difficile individuare i ministri che andrebbero sostituiti: quasi tre quarti non ne indica nessuno o perché è effettivamente convinto che la compagine attuale del governo funzioni bene così com’è (16%) o perché non saprebbe indicarne (46%). Le poche citazioni si spalmano su diversi ministri, con qualche piccola citazione in più per Cancellieri (8%) e Saccomanni (7%).
Letta, Renzi e il nuovo PD
Che il rapporto tra Letta e Renzi non sia esattamente un idillio è visibile agli elettori, tanto che solo il 41% li ritiene amici che collaborano, mentre il 47% li considera personaggi in conflitto fra loro, con il 37% che scommette che la partita sarà vinta dal nuovo segretario del PD. Solo tra gli elettori PD prevale di misura l’idea che il rapporto tra i due non sia conflittuale. L’arrivo sulla scena nazionale di Renzi porta con sé valutazioni positive: i nuovi personaggi nominati nella segreteria e lanciati sul proscenio sono percepiti come energici e capaci di portare idee nuove da oltre il 60% (solo gli elettori centristi sono critici) e le prime mosse del segretario vengono valutate dalla metà esatta degli elettori come utili per incidere concretamente nella politica italiana grazie alla capacità di segnare l’agenda del governo. Di questo sono convinti quasi il 70% degli elettori PD, gli elettori del centro si dividono fra chi apprezza e chi ritiene che in realtà questo comportamento acuisca le divisioni, mentre più critici verso il nuovo segretario sono naturalmente gli elettori di Forza Italia e 5stelle, benché anche tra di loro un terzo o più apprezzi il comportamento di Renzi, a conferma della sua più volte sottolineata trasversalità.
Berlusconi e Grillo
Che Berlusconi sia incandidabile alle prossime elezioni europee è sostenuto dal 70% degli intervistati, con poco più di un quinto che sostiene il contrario (i rapporti si invertono tra gli elettori di Forza Italia). Infine Grillo, percepito come un “padrone” del MoVimento più che un leader capace di confrontarsi da oltre tre quarti degli italiani. Di questa opinione anche quasi il 40% degli elettori pentastellati. Va però detto che le interviste sono state fatte in parte prima e in parte contestualmente al diffondersi della notizia relativa al risultato del referendum sul reato di clandestinità.
Sondaggio realizzato da Ipsos PA per RAI-Ballarò presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 800 interviste (su 9.007 contatti), mediante sistema CATI, il 13 gennaio 2014. Il documento informativo completo riguardante il sondaggio sarà inviato ai sensi di legge, per la sua pubblicazione, al sito www.sondaggipoliticoelettorali.it