Pubblichiamo la lettera aperta di Gregorio Iannaccone, presidente Associazione nazionale dirigenti scolastici, al neo-premier Matteo Renzi.
Ci piace molto l’idea del neo Presidente del Consiglio di andare il mercoledì nelle scuole. Siamo anche convinti che non vuole essere una forma di concorrenza sleale con le concomitanti udienze generali del Pontefice. Mentre lo aspettiamo, ovviamente senza elmetto protettivo, perché le scuole saranno finalmente sicure, ci permettiamo di suggerirgli di estrarre a sorte quelle che avranno la fortuna della visita (con tutto l’ottimismo possibile, che pure ci contraddistingue, non riusciamo ad immaginare un governo che duri più di 41.000 settimane – quante sono le scuole – considerando visite anche a Natale e a Ferragosto).
Il nostro sommesso consiglio vuole tutelare gli alunni: si perderebbero questo momento di autentica gioia, sovrastati dalla ricerca di bandierine, addobbi per le aule, ansie isteriche di qualche docente, per tacere le preoccupazioni di dirigenti delle scuole, degli uffici territoriali, dei direttori regionali…
Benvenuto nelle nostre scuole, signor Presidente del Consiglio, ma ci venga a sorpresa, lasciandosi tentare dall’azzurro del mare o dal bianco dei monti, dal fumo delle sempre più rade ciminiere o dal poco raccomandabile hinterland disseminato di carcasse d’automobili e di buste di plastica che si confondono coi gabbiani.
Le scuole in Italia sono dappertutto, più delle caserme e dei penitenziari, hanno un profumo inconfondibile che la gente di scuola sa riconoscere. La stiamo aspettando, senza la scorta e il codazzo di funzionari di alto e basso rango, giornalisti, fotografi, sacerdoti e vigili urbani in grande uniforme…
Solo così potrà sentire l’inconfondibile profumo e trasformarlo in scelte nuove e audaci, finora miseramente mancate.
Con i migliori auguri di buon lavoro
Gregorio Iannaccone, presidente Associazione nazionale dirigenti scolastici