Evviva: l’epoca del CAPTCHA sta per finire

Addio parole da riscrivere

Sembra che stia per finire l’incubo del CAPTCHA (Completely Automated Public Turing Test to Tell Computers and Humans Apart), il test elaborato nel 2000 da scienziati della Carnegie Mellon che permette di riconoscere gli utenti reali dalle macchine riscrivendo una serie di lettere presentate in forma distorta. Vicarious, una startup che si occupa di intelligenza artificiale, sostiene di aver elaborato un software in grado di aggirarlo.

Se, come sostiene una ricerca dell’Università di Stanford, per rompere la barriera di un CAPTCHA un algoritmo deve raggiungere un’esattezza dell’1 percento nelle sue elaborazioni, qui si sarebbe in una situazione molto più avanzata: il sistema di Vicarious risolverebbe un CAPTCHA il 90% delle volte, o a volte il 99%, a seconda del tipo di CAPTCHA. Che vuol dire sempre, o quasi (e anche un essere umano, in effetti, a volte sbaglia).

In realtà non sarebbe la prima volta che il CAPTCHA viene superato. Ma la tecnologia di Vicarious permetterebbe una visualizzazione delle immagini molto simile a quella del cervello umano, di conseguenza sarebbe molto più affidabile e sicura. Secondo le parole del cofondatore Dileem George può essere anche utilizzato per immagini in movimento, e non solo per quelle statiche.

(percentuali del livello di accuratezza nella soluzione dei CAPTCHA)

Insomma, l’incubo di Zercalcare è stato sconfitto, pare. Ma cosa si può fare adesso per distinguere uomini da robot (ed evitare di restare intasati da spam)? Il sito PopSci ipotizza cinque possibili alternative: 1) una verifica in due tempi, facendo partire un messaggio al cellulare o una mail; 2) giochi: cioè risolvere semplici (si spera) domande, disegnare forme o descrivere fotografie (ma sembra complicato); 3) il controllo del tempo, cioè se un modulo è compilato alla velocità media di un essere umano o se invece esegue tutto alla velocità di una macchina; 4) tranelli, come programmi invisibili agli esseri umani ma visibili solo ai bot, che li ingannano; o infine un’analisi dei movimenti degli esseri umani. Basterà? Sarà semplice?

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