Il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi ha presentato la sua squadra di governo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante un colloquio al Quirinale. Ecco nomi e biografie politiche dei ministri che faranno parte dell’esecutivo guidato dal segretario Pd.
Matteo Renzi – Presidente del Consiglio dei ministri
Nato a Firenze l’11 gennaio 1975 e cresciuto a Rignano sull’Arno. Scout, frequenta il liceo “Dante” di Firenze, dove diventa rappresentante di istituto. Da studente universitario contribuisce alla nascita dei “Comitati per Prodi”: è il suo primo impegno in politica. Lavora come dirigente nell’azienda di famiglia che si occupa di servizi di marketing. Nel settembre del 1999 sposa Agnese. Diventa segretario provinciale del Ppi e coordinatore de La Margherita fiorentina. Nel 2004 viene eletto Presidente della Provincia di Firenze. Il 29 settembre 2009 si candida alle primarie Pd per diventare sindaco di Firenze e le vince con il 40,52% dei voti. Nel giugno 2009 diventa sindaco.
Il 2010 è l’anno della convention “Prossima Fermata: Italia” dove introduce la «rottamazione». L’anno dopo è la volta dell’evento “Big Bang”. E ancora “Italia Obiettivo Comune”. Il 13 settembre 2012 Matteo Renzi annuncia la sua candidatura alle primarie del centrosinistra. Il 2 dicembre perde le primarie al ballottaggio contro Pier Luigi Bersani. Domenica 8 dicembre 2013 è eletto segretario del Partito Democratico con il 68,1% dei consensi, pari a 1.363.123 voti.
Graziano Delrio – candidato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Nato nel 1960, è laureato in medicina. Specializzato in endocrinologia, ha studiato anche in Gran Bretagna ed Israele. È docente e ricercatore all’Università di Modena e Reggio Emilia, con all’attivo numerose pubblicazioni. Fondatore e presidente dell’associazione “Giorgio La Pira”, nel Duemila è eletto nel consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. Sposato con Annamaria, ha nove figli.
Nel giugno 2004 è stato eletto sindaco di Reggio Emilia con oltre il 63% dei consensi, confermato alle elezioni del 2009. Nel 2005 è diventato vicepresidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Il 5 ottobre 2011 è stato nominato presidente. È membro della Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali. Il 28 aprile 2013 è diventato Ministro per gli Affari regionali ed Autonomie nel governo guidato da Enrico Letta.
Maria Elena Boschi – Ministro delle riforme e dei rapporti con il Parlamento
Nata a Montevarchi nel gennaio 1981, è avvocato. Figlia di un dirigente della Coldiretti, direttore del consorzio del vino di San Giovanni e consigliere d’amministrazione di BancaEtruria. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione di Publiacqua, società che gestisce il servizio idrico in parte della Toscana, carica da cui si è dimessa a fine 2012. Consulente dell’amministrazione Renzi per la privatizzazione di Ataf, l’azienda dei trasporti fiorentina. Nel 2012 è coordinatrice orgranizzativa nelle primarie contro Bersani. Eletta in Parlamento e, dal 9 dicembre, membro della segreteria del Partito democratico con il ruolo di il ruolo di responsabile alle riforme.
Pier Carlo Padoan – Ministro dell’Economia e delle Finanze
Economista e docente universitario, attualmente è presidente dell’Istat. La sua nomina è stata ratificata dalla Camera dei deputati il 14 febbraio, dopo il via libera del Senato ad una seconda votazione, dato che nella prima era mancato il quorum. È stato vice segretario generale e capo economista dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Dal 2001 al 2005, Padoan è stato il Direttore Esecutivo italiano presso il Fondo Monetario Internazionale. Dal 1998 al 2001, Padoan è stato consigliere economico dei presidenti del Consiglio Massimo D’Alema e Giuliano Amato e responsabile della politiche economiche internazionali. Direttore della Fondazione Italianieuropei, vicina a Massimo D’Alema, èstato consulente della Banca Mondiale, della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea.
Intervistato da Linkiesta, nel marzo 2012, aveva dichiarato: «Proprio in questi momenti di scarsa fiducia (il riferimento era alla crisi dell’euro, ndr), l’unica ancora per i cittadini è la politica. Questo perché, se si tratta di una politica lungimirante, cioè che prende decisioni concrete, si può dare un indirizzo. Certo, ogni indirizzo, ogni direzione, ha i suoi costi, ma almeno c’è una via da seguire. Non ci sono scorciatoie – forse dirò una cosa banale – ma c’è bisogno di più politica, sia a livello nazionale sia a livello europeo. Di fatto il populismo non è altro che la scarsità di politica, che fa entrare i Paesi in un circolo vizioso. E si percepisce che in Europa ne manca. In questo contesto, il rischio di un populismo, ripeto, è forte». Rispetto al governo che sarebbe arrivato dopo quello guidato da Mario Monti aveva detto: «Credo che qualunque governo ci sarà nella prossima legislatura avrà interesse a rafforzare il processo di riforma perché ne beneficia l’intero Paese. Del resto, un governo che viene percepito come agente di cambiamento positivo ne trae anche benefici politici. Forse è troppo semplicistico, ma è la realtà».
Angelino Alfano – Ministro degli Interni
Nato ad Agrigento il 31 ottobre 1970, è sposato e ha due figli. Avvocato e dottore di ricerca, è anche giornalista pubblicista. È il leader del Nuovo Centrodestra, formazione nata il 15 novembre 2013, dopo la scelta di votare la fiducia al governo Letta, inizialmente avversata da Silvio Berlusconi e da Forza Italia. I 30 senatori e 29 deputati non sono confluiti nel nuovo partito dopo lo scioglimento del Popolo della Libertà.
A 24 anni è consigliere provinciale ad Agrigento, l’anno successivo eletto all’Ars, l’Assemblea regionale siciliana. Dal 2001 è in Parlamento. È stato ministro della Giustizia nel governo Berlusconi IV, il più giovane della storia repubblicana. Rimarrà in carica fino al luglio 2011, quando si dimetterà per «dedicarsi al partito». Primo (e unico) segretario del Popolo della Libertà, carica ricoperta dal luglio 2011 al novembre 2013. Nel governo di Enrico Letta è stato Ministor dell’Interno e vice Presidente del Consiglio dei ministri.
Roberta Pinotti – Ministro della Difesa
Nata il 20 maggio 1961 a Genova, è sposata e ha due figlie. Nel 3 maggio 2013 ha assunto la carica di Sottosegretario di Stato alla Difesa nel governo di Enrico Letta. Ha iniziato il suo percorso politico dal basso, negli anni Novanta, accumulando esperienze sia all’interno del suo partito (Pci-Pds-Ds-Pd) sia in campo amministrativo, fino ad arrivare a ricoprire ruoli di particolare delicatezza e responsabilità nel settore della Difesa, ritenuti fino a quel momento monopolio maschile.
Eletta in Parlamento nel maggio 2001, va alla Camera dei Deputati. Rieletta nelle liste dell’Ulivo nell’aprile 2006, diviene Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, prima donna italiana a ricoprire questo ruolo. Nel Partito democratico, è stata prima responsabile nazionale per la sicurezza, poi ministro ombra della Difesa e infine capo del Dipartimento Difesa. Rieletta in Senato nel 2008, è stata eletta nel 2010 vicepresidente della Commissione Difesa del Senato.
Federica Mogherini – Ministro degli Esteri
Nata a Roma nel 1973, laureata in scienze politiche, è sposata e ha due figlie. Da dicembre fa parte della Segreteria di Renzi, come responsabile Europa e Affari Internazionali del Pd. Eletta alla Camera dei Deputati nel 2008, dove è Presidente della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare della NATO e membro delle Commissioni Esteri e Difesa. Coordina il Gruppo interparlamentare per la Cooperazione allo Sviluppo. Membro dello IAI (Istituto Affari Internazionali), del Consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti, del Network europeo per il Disarmo e la Non Proliferazione Nucleare (ELN), ed è fellow del German Marshall Fund degli Stati Uniti. Precedentemente è stata responsabile delle relazioni internazionali dei Democratici di Sinistra.
In occasione della recente visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Parlamento europeo ha dichiarato: «Quella europea è la dimensione minima per governare i grandi problemi del nostro tempo. È a quel livello che l’Italia deve saper svolgere il suo ruolo, per contribuire al cambiamento e alla realizzazione di riforme europee necessarie non solo a noi, ma all’intero progetto di integrazione continentale.Un progetto del tutto acquisito ed irreversibile, che rende l’Europa la nostra casa e la nostra dimensione naturale, e che ha tuttavia bisogno di essere rilanciato su basi nuove, di maggiore integrazione politica e di più coraggiose scelte economiche». Scrive sul suo sito di amare «viaggiare (ovunque, sempre e in ogni modo), leggere (romanzi, preferibilmente gialli) e passare tempo con la mia famiglia e le persone che amo».
Andrea Orlando – Ministro della Giustizia
Spezzino, nato nel 1969, il “giovane turco” Andrea Orlando comincia la sua attività politica fin da giovanissimo: a vent’anni è segretario provinciale della Fgci, nel 1990 entra nel Consiglio comunale della città con il Pci. Dopo la fine del partito passa nel Pds resta, fino al 2002, nei giochi della politica cittadina ricoprendo anche il ruolo di assessore. Nel frattempo cresce sia in provincia che nel partito. Nel 2003 Fassino lo vuole nella direzione del partito, come viceresponsabile dell’organizzazione, poi come responsabile degli enti locali. Nel 2006 entra a far parte della segreteria nazionale del partito. E nello stesso anno, con l’Ulivo di Prodi entra in Parlamento, rieletto nel 2008 fino a diventare portavoce di Walter Veltroni prima e Dario Franceschini poi. Nel Pd ha ricoperto il ruolo di responsabile Giustizia. Nel governo di Enrico Letta ha ricoperto il ruolo di ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Stefania Giannini – Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
Nata a Lucca il 18 novembre 1960 è una linguista e glottologa. Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia dal 2004 al 2013, è senatrice di Scelta Civica. Dal 2005 al 2011 è stata Responsabile delle Relazioni Internazionali della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione PerugiAssisi. Nel 2011 ho ricevuto dal Presidente Giorgio Napolitano il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Della nascita del governo Renzi ha detto: «Abbiamo detto che per noi di Scelta Civica è condizione di partecipazione convinta, in prima linea, a questo governo è che si proceda con un metodo che avevamo proposto e che ci è stato confermato sarà attuato: una condivisione immediata di priorità tematiche e quindi di un patto di coalizione, un contratto di coalizione».
Dario Franceschini – Ministro della Cultura e del Turismo
Dario Franceschini è nato a Ferrara il 19 ottobre 1958. È sposato dal 1986 e ha due figlie. Avvocato, nel gennaio 2006 ha pubblicato il suo primo romanzo Nelle vene quell’acqua d’argento, nell’ottobre 2007 ha pubblicato il suo secondo romanzo La follia improvvisa di Ignazio Rando. È stato segretario del Partito democratico dal febbraio all’ottobre del 2009, succedendo a Walter Veltroni e lasciando l’incarico dopo le primarie del 2008 perse contro Pier Luigi Bersani. È stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nei governi D’Alema e Amato.
È stato scelto da Enrico Letta come ministro per i Rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell’attività di governo. Nel passaggio fra il governo Letta e l’esecutivo di Renzi si era parlato di contrasti con il presidente del Consiglio uscente. A smentire erano stati sia Letta che Franceschini. «Leggo su alcuni quotidiani frasi su Franceschini che smentisco nel modo più assoluto» aveva dichiarato Letta, e Franceschini: «A tutto c’è un limite anche alla morbosa tentazione di gossip e di gettare fango sulle persone e sui rapporti personali. Leggo di un litigio totalmente inventato. La deontologia professionale dovrebbe imporre di verificare le cose, prima di scriverle con tanta leggerezza».
Maurizio Lupi – Ministro delle Infrastrutture
Nato a Milano nel 1959, cresce nell’alveo di Comunione e Liberazione. Si laurea in Cattolica in Scienze politiche nel 1984, è presidente del Cusl (struttura editoriale di Cl) e lavora come giornalista (e marketing) per il settimanale cattolico Il Sabato. Nel 1990 diventa membro di Comunione e Liberazione. La sua carriera politica comincia con la Dc a Milano: nel 1993 entra nel Consiglio comunale all’epoca di Formentini, prosegue con Gabriele Albertini dal 1997 al 2001, che lo sceglie come assessore per lo Sviluppo del territorio, edilizia privata e arredo urbano.
È il trampolino: da Milano Lupi atterra alla Camera (passando per il collegio di Merate) alle elezioni del 2001. Nel 2008 verrà riconfermato, nelle file del Pdl. Dedito a promuovere la sussidiarietà, ha, tra le sue passioni, la corsa. Nel 2011, in occasione dello scandalo Ruby, scriverà una lettera ai cattolici italiani per chiedere una sospensione del giudizio (che sarebbe stato negativo) nei confronti di Silvio Berlusconi. È stato al ministero delle Infrastrutture nel governo di Enrico Letta.
Federica Guidi – Ministro dello Sviluppo economico
Laureata in giurisprudenza, nel 1996 ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, Ducati Energia, guidata dal padre, Guidalberto ex-vicepresidente di Confindustria. Per tre anni, fino al 2005 è stata presidente regionale dei Giovani imprenditori dell’Emilia-Romagna, successivamente – dal 2005 al 2008 con Matteo Colaninno è stata vicepresidente dei giovani imprenditori di Confindustria ed è poi diventatata presidente dei giovani industriali nel 2008. Scrive la Repubblica a proposito di Ducati Energia: «La Ducati Energia infatti produce condensatori, generatori e motori elettrici negli stabilimenti in Croazia, Romania, India e Argentina limitando alla sede bolognese sulla via Emilia solo lo sviluppo di prototipi, la progettazione e la direzione dell’attività: gli operai sono 70, il resto impiegati e tecnici. Negli ultimi due anni ha anche conquistato alcune importanti commesse per Enel e Poste Italiane, ha chiuso il 2012 con un fatturato superiore ai 112 milioni di euro e recentemente ha ricevuto nuova linfa dall’ingresso nella compagine sociale di Simest, la società per le imprese controllata dalla Cassa depositi e prestiti». Della Guidi si era parlato come vice-Berlusconi nel 2012. Lei aveva replicato «Mi hanno detto che è circolato il mio nome, ma io non ne so nulla, questo è l’unico commento che voglio fare», salvo poi dichiarare: «Io vice di Berlusconi? Mai dire mai…».
Giuliano Poletti – Ministro del Lavoro e del Welfare
Nato a Imola nel 1951, dopo una prima attività lavorativa come tecnico agricolo, è stato assessore alle attività produttive del Comune di Imola, presidente di ESAVE (Studi e promozione della viticoltura e dell’enologia per l’Emilia Romagna) e di EFESO (l’Ente di Formazione della Legacoop Emilia Romagna). Dopo aver ricoperto incarichi politici, dal 1989 al 2000 è stato presidente della Legacoop di Imola, poi presidente regionale e vicepresidente nazionale. È presidente nazionale di Legacoop dal 2002 e dal febbraio 2006 è anche presidente di Coopfond, la società che gestisce il fondo mutualistico per la promozione cooperativa (alimentato dal 3% degli utili annuali di tutte le cooperative aderenti a Legacoop).
In un’intervista del settembre 2013, alla domanda se il lavoro fosse la priorità assoluta, rispondeva: «Sicuramente, anche perché (…) molte aziende italiane che hanno persone in cassa integrazione o, comunque, utilizzano ammortizzatori sociali ormai da lungo tempo, e quindi sono vicine all’esaurimento. Si può ragionevolmente immaginare che una parte di queste aziende abbiano già concluso la loro esistenza: pertanto, la fine del 2013 ed il 2014 segneranno ancora, purtroppo, una grave crisi di occupazione. Molte aziende hanno sostanzialmente già cessato la loro attività: i lavoratori sono figurativamente occupati, ma sostanzialmente già disoccupati da tempo».
Beatrice Lorenzin – Ministro della Salute
Nasce a Roma nel 1971. È stata ministro della Salute nel govenro di Enrico Letta, passando dal Pdl al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Il suo percorso di studi si interrompe dopo il liceo, mentre l’ingresso in politica avviene nel 1996 quando aderisce al movimento giovanile di Forza Italia. In tre anni diventa Coordinatore Regionale del Lazio per i giovani del partito, poi, il salto nel 2001: entra nel Comune a Roma, unica donna per il centrodestra. Passa sotto l’ala di Bonaiuti, e dal 2006 a oggi copre diverse cariche, sia istituzionali (Sottosegretario per l’informazione e l’editoria) che di partito (Coordinatore Regionale FI Lazio). Nel 2013 rinuncia a candidarsi alla Regione in favore di Storace.
Della sua esperienza di ministro della Salute ha detto a la Repubblica: «La più difficile evidentemente Stamina, che non è ancora finita. La più bella, quando vedo qualcosa che si realizza. Come i costi standard, la riduzione dei tempi di attesa. Danno senso a quanto uno fa in politica
Marianna Madia – Ministero per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione
Nata nel 1980, laureata nel 2004 con lode alla facoltà di scienze politiche (indirizzo politico-economico) all’Università degli studi di Roma La Sapienza. Collabora con l’Arel, Agenzia di ricerca e legislazione fondata da Nino Andreatta, e dal giugno 2012 è anche membro del comitato direttivo. Dal 2011 faccio parte del comitato di redazione della rivista Italianieuropei. Scelta da Veltroni, è eletta deputata nelle liste del Partito Democratico nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008 per la circoscrizione Lazio 1.
Ha pubblicato un libro con prefazione di Susanna Camusso, il segretario generale della Cgil. Nel 2012 è ritornata in Parlamento dopo le primarie ed è stata scelta da Renzi come responsabile lavoro della segreteria di Matteo Renzi. Intervistata da Annalisa Cuzzocrea su l’Unità nel dicembre 2012, si era dichiarata «felice» della possibilità di fare le primarie per i parlamentari Pd a causa delle «troppe cattiverie» sentite a causa del fatto che fu messa da Veltroni dichiarò: «Come capolista c’eravamo io nel Lazio, Pina Picierno in Campania. Siamo tutti passati come “nominati”. Io ero anche più esposta mediaticamente, ed è stata dura».
Di Veltroni e D’Alema diceva: «Loro hanno fatto una scelta e non torneranno indietro. Hanno un’autorevolezza tale da poter fare politica dovunque».
Maurizio Martina – Ministro delle Politiche agricole
Già sottosegretario alle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari di Letta, è nato nel 1978 a Calcinate. Nel 2004, è stato eletto segretario dei DS bergamaschi. Successivamente è passato alla guida dei DS lombardi. Alle primarie dell’ottobre 2007 sono stato eletto segretario del Partito Democratico della Lombardia; incarico riconfermato nell’ottobre del 2009. È consigliere regionale della Lombardia e grande tifoso dell’Atalanta, prima di partecipare al governo Letta.
Maria Carmela Lanzetta – Ministro per gli Affari regionali
Ex sindaco anti-ndrangheta a Monasterace in Calabria. Paese di 3500 anime. A venti giorni dalla sua seconda elezione, quattro individui incappucciati diedero fuoco alla sua farmacia. Alle primarie aveva sostenuto la candidatura di Pippo Civati da cui era stata indicata come esempio durante il confronto televisivo andato in onda su Sky. Della sua esperienza di sindaco ha detto: « Fare il passo verso l’amministrazione diretta del Comune è stata una scelta spontanea rafforzata dal favore della maggioranza dei cittadini. Ho fatto una scelta come di solito faccio io, cioè senza rete di protezione, animata solo dalla volontà di rinnovare un percorso di vecchia politica che durava da quasi trent’anni. Il risultato elettorale, eclatante, mi diede fiducia sulla convinzione che parlando e applicando le Regole e la Legalità non avrei dovuto temere nulla. Ho intrapreso un percorso in cui ho tentato di responsabilizzare i cittadini, tentando di far capire loro che ognuno di noi può contribuire a cambiare le cose, nel senso che la legalità e la partecipazione non si esauriscono soltanto nel giorno delle elezioni».
Gian Luca Galletti – Ministro dell’Ambiente
Nato a Bologna nel luglio 1961, fa parte dell’Unione di Centro, il partito di Pierferdinando Casini. Dal 28 aprile 2013 è stato sottosegretario all’Istruzione nel governo Letta. Dal 2008 è vice capogruppo vicario del Unione di Centro alla Camera dei Deputati. Si è candidato alle Elezioni regionali 2010 come Governatore della regione Emilia-Romagna per l’Unione di Centro ottenendo il 4,2 per cento. Dal 21 marzo 2012 è vicepresidente dell’UdC alla Camera e il 26 apriel viene eletto capogruppo alla Camera dell’Udc. Il 21 febbraio 2014 nominato Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel Governo Renzi.
I due precedenti governi: