Guidare un’auto non è mai stato così sicuro. A dirlo è uno studio del Transportation Research Institute dell’Università del Michigan, che mostra come le morti causate da incidenti stradali in tutto il mondo siano 1/6 rispetto a quelle causate da eventi naturali, come ad esempio l’infarto. Su tutto questo ha certamente influito la maggiore sicurezza delle automobili moderne alle quali, oltre a cinture di sicurezza e airbag, si sono aggiunti sistemi di controllo elettronici che ne aumentano la stabilità.
Qui di seguito è rappresentata la mappa che mette a confronto i 25 paesi con il più alto tasso di mortalità pro capite causato dagli incidenti stradali (evidenziati in rosso, con in testa la Namibia) e i 25 con la percentuale minore (evidenziati in verde, con a capo le Maldive). La media mondiale calcola 18 morti di questo tipo ogni centomila.
In questo studio è stato anche mappato il tasso di mortalità causato dal cancro in tutto il mondo. I risultati evidenziano una tendenza opposta rispetto alla ricerca sulla mortalità dovuta agli incidenti d’auto. I tassi di mortalità più alti sono registrati in Europa con a capo le seguenti 10 città: Ungheria, Croazia, Danimarca, Slovenia, Italia, San Marino, Giappone, Lettonia, Estonia e Repubblica Ceca. In Africa i livelli di mortalità più bassi.
Quel che sembra voler evidenziare uno studio del genere è innanzitutto una fotografia del modo in cui viviamo. È infatti nei paesi in via di sviluppo, e a più basso reddito, che i decessi in automobile rappresentano una minaccia maggiore per gli individui, rispetto ad esempio di malattie cardiache o di anzianità (malattie tipiche di nazioni ricche).