È un attore di successo, un regista di successo, uno sceneggiatore di successo, un produttore di successo, ha vinto 2 premi Oscar, 4 Golden Globe, è impegnato socialmente, è stato incluso nella lista dei 100 uomini più influenti del mondo per ben 4 anni di seguito dal Time, per due volte si è aggiudicato il titolo di uomo più sexy del mondo, praticamente il 100 per cento delle donne che conosco – mia madre compresa – gli sverrebbero ai piedi e, come se non bastasse, è anche amico di Bill Murray.
Insomma, George Clooney avrebbe tutte le carte in regola per provocarmi un’invidia insopportabile, dovrebbe starmi quanto meno antipatico, e invece no, tutto il contrario: lo adoro. E non certo per il semplice fatto d’essere il protagonista di alcuni dei miei film preferiti (Fratello dove sei?, Good Night, and Good Luck, Syriana). Il motivo per cui nutro una profonda e sincera simpatia per lui è che non si prende sul serio, per niente, e ama un sacco scherzare. Insomma, è un gran cazzone. E lo è da sempre e spesso con molta, ehm, professionalità.
Per celebrare il suo volto prankster, qualche giorno fa Vulture, la pagina dedicata all’entertainment del New York magazine, ha messo insieme una lista dei suoi migliori scherzi, primi degli anni Settanta, quando muoveva i suoi primi passi di burlone a Lexington, nel Kentucky, fino all’ultimo in ordine temporale, per ora solo annunciato con un assaggio, che sarà “dedicato” a Tina Fey e Amy Poehler, colpevoli di averlo preso in giro durante la serata delle premiazioni dei Golden Globe e sarà – a quanto dice Clooney – “pretty brutal”.
Nel corso degli ultimi tre decenni, insomma, Clooney ne ha fatte veramente di tutti i colori, prendendo in giro amici, colleghi, fidanzate, persino – così si dice – Bruce Willis, a cui ha avuto il coraggio di far credere, durante un party, che la metà degli uomini presenti alla festa avessero infastidito sua figlia, indicandoli uno a uno e facendo incazzare di brutto Bruce Willis. Fortunatamente la strage fu evitata, raccontano i testimoni, grazie all’intervento della figlia stessa, che negò l’accaduto e salvò la vita a un bel po’ di persone.
Alcuni degli scherzi che più spesso Clooney ha messo in pratica sono dei gran classiconi. Due in particolare assomigliano moltissimo a quelli che architettati dal Perozzi e soci nei primi due atti di Amici Miei, che è una sorta di summa nel campo: sto parlando dello Scherzo della merda e del cosiddetto Souvenir d’Italie.
Partiamo dallo Scherzo della merda, che in Amici miei è declinato in due varianti, entrambe gloriose, e ha sempre come protagonista quel geniaccio del Necchi. Nel primo atto, quando i cinque si imbucano in una festa privata di sconosciuti in una villa, il Necchi, impersonato da Duilio Del Prete, ha urgenza di andare in bagno. Ma invece di farla nel water decide di farla nel vasino del figlioletto dei proprietari di casa, facendo passare la sua maleodorante montagna per quella prodotta dal piccolino, provocando il panico nei genitori e in tutti gli invitati.
Nel secondo atto, invece, il Necchi – questa volta impersonato da Renzo Montagnani – per prendersi gioco di un usuraio che tiene in scacco la banda da settimane, a un certo punto lo segue in un bosco, si mette dietro la siepe dove l’usuraio si era accucciato per farla e gliela fa sparire da sotto le chiappe con l’ausilio di una vanga. Quando l’usuraio, visibilmente soddisfatto, si gira a esaminare il frutto delle sue fatiche, rimane impietrito non trovando nulla ed è pronto a farsi convincere di essere vittima di una pericolosa malattia chiamata defecatio isterica.
Ecco, George Clooney, forse senza saperlo, nel 1993 tirò uno scherzo all’amico Richard Kind mettendo insieme le due varianti dello Scherzo della merda di Amici miei. All’epoca Clooney si era appena separato dalla prima e unica moglie Talia Balsam, e aveva chiesto ospitalità per qualche tempo a Kind, che viveva da solo con il suo gatto.
Nelle settimane in cui restò ospite dall’amico, Clooney si premurò ogni giorno di far sparire gli escrementi del gatto di Kind dalla lettiera, facendo preoccupare l’amico per la prolungata stitichezza del gatto. Tanto che, a un certo punto, l’amico arrivò a portare l’animale dal veterinario, ovviamente senza cavarne nulla, visto che il gatto stava benissimo. Ma il genio dello scherzo in questi casi richiede la perseveranza, e Clooney non la smise, anzi. Continuò per un po’ a svuotare di nascosto la lettiera e poi, a degna conclusione della storia, ci depose una delle sue maleodoranti montagne, facendola passare per quella del gatto.
Souvenir d’Italie, o meglio, Mr. Face
L’altro scherzo di George Clooney che appartiene alla schiera dei grandi classici, anche questo presente in Amici Miei, è quello che nel film si chiama Souvenir d’Italie, e che Clooney chiama Mr. Face.
Il gioco è molto semplice: durante una festa, o in qualsiasi altra occasione mondana in cui ci siano tanti invitati e qualcuno di loro sia dotato di macchina fotografica, si sottraggono gli apparecchi fotografici, ci si reca in altre stanze e ci si fotografa le parti intime. In Amici Miei il Mascetti e gli altri lo fanno al ristorante del Necchi, e le vittime sono turiste spagnole. Clooney invece lo faceva agli amici.
Qualche anno fa, a Esquire, ha dichiarato:
Lo chiamavo Mr. Face. Ti metti sopra degli occhiali da sole e una sigaretta e sembra veramente una persona. Ma non lo faccio da molto tempo, mi sa che l’ultima volta che ho impersonato Mr. Face è stata nel 1988.
Per quanto possa essere vero che Mr. Face non torna da 25 anni sulle macchine fotografiche degli amici, sappiamo che però George non ha smesso del tutto con il vizietto di rubare fotocamere per dei servizi fotografici un po’ particolari. E difatti l’ha rifatto almeno una volta, nel 1996, anche se con una piccola variazione di soggetto. Sempre su Esquire l’ha raccontato più o meno così.
Si trovava a casa di Harry Hamlin, un conoscente, più che un amico, insieme a molti altri. Era il compleanno di Harry, e sua moglie fece lo sbaglio di dimenticare la macchina fotografica appoggiata su un divano. Non appena la vide, George se ne impossessò e cercò di convincere alcuni suoi amici a seguirlo in bagno e a farsi ritrarre le chiappe con la macchina fotografica di Harry. Dopo vari tentativi andati a vuoto, George chiese al suo amico Richard (quello del gatto). Gli disse che avevano accettato tutti e che mancava solo lui, e così Richard accettò, lo seguì in bagno e si fece fotografare il sedere.
Quello che Richard non sapeva – oltre al fatto di essere l’unico che ci aveva messo le chiappe – era che il campo della fotografia non era esattamente un campo stretto, un “Sergio Leone” sulle sue natiche, ma era piuttosto grandangolare, e quindi, oltre al suo fondo schiena, si vedeva anche la sua faccia divertita, girata verso la fotocamera, mentre si abbassava i calzoni. Una settimana dopo, Harry chiamò un amico di Richard e di George ringraziandolo per il bel compleanno, ma anche chiedendogli se sapeva cosa diavolo ci facevano le chiappe di Richard Kind nella memoria della sua macchina fotografica.
Le caratteristiche che fanno di un burlone semplice un burlone professionista, oltre a «fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione», sono essenzialmente due: la perseveranza e lungimiranza. E Clooney ha dimostrato di averle entrambe, più di una volta. La storia dello scherzo del Tonight Show ne è l’esempio migliore.
L’attrice Julianna Margulies, sua collega al tempo di E.R., ha raccontato al L.A. Times Magazine che una volta fece l’errore di chiedere a George un consiglio. Era stata invitata al Tonight Show di Jay Leno, e, non avendo nemmeno un aneddoto divertente da raccontare, chiese a George di dirgliene uno da usare. George le raccontò un aneddoto che aveva come ingredienti la madre, lo studio di un dottore, la nudità e la frase finale: «Non sono un ginecologo signora, sono un podologo». Quando l‘attrice lo raccontò a Jay Leno tutto filò liscio.
Passarono gli anni, più o meno otto – stando a quanto ha riferito la Margulies – e Jay Leno invitò al Tonight Show sia lei che George Clooney. I due non si vedevano da anni, e George per l’occasione aveva preparato il gran finale del suo scherzo: 8 anni prima, infatti, quando aveva raccontato quella storiella – sicuramente inventata – alla sua collega, aveva omesso di dirle che, qualche anno prima, la stessa storia l’aveva raccontata alla sua ex ragazza Kelly Preston, anche lei preoccupata di non avere nulla da dire a Jay Leno, al Tonight Show. E anche la Preston la usò.
Quel giorno, quando Julianna Margulies andò a bussare al camerino di George Clooney non sapeva che in una tasca della giacca George aveva una registrazione montata della sua intervista di 8 anni prima, mixata con quella di Kelly Preston, in modo che si completassero vicendevolmente le frasi, visto che entrambe avevano raccontato la stessa storia con quasi le stesse parole.
Ma qui viene fuori la grandezza del personaggio. Perché George, quando si vide arrivare Julianna alla porta, emozionata e contenta di rivederlo dopo tanto tempo, pensò a quel video, e alla faccia che avrebbe fatto Julianna nel vederlo proiettato al Tonight, quella stessa sera. Probabilmente quando si abbracciarono George scagliò uno sguardo all’infinito e socchiuse gli occhi. Probabilmente pregustò sia il gusto – dolcissimo – di uno scherzo che si chiude dopo 8 anni, ma probabilmente fu più forte l’abbraccio di Julianna, che lo convinse a non farlo, rinunciando a un piano lungo quasi due lustri pur di non fare troppo male a una amica.
La dieta impossibile di Matt Damon
Come avrete intuito, qua si potrebbe andare avanti delle ore, perché gli scherzi Clooney sono tanti, vari e molto frequenti. Non potendo continuare all’infinito, però, ve ne voglio raccontare un altro, l’ultimo, che è molto recente. La vittima è l’attore e amico Matt Damon, lo scenario è l’Italia e il contesto è il set del film Monuments Men, in uscita settimana prossima qui in Italia.
Matt Damon per questo film si era messo a dieta da un po’, doveva perdere qualche chilo di troppo e ci si era messo con impegno. Nulla è più frustrante di fare una dieta senza apprezzarne i risultati, soprattutto quando non c’è di mezzo la pancetta da far sparire prima di andare in spiaggia, ma un film, ovvero un lavoro. E George ovviamente lo sa, per questo, per fare impazzire l’amico Matt Damon, architetta una genialata: dice al sarto di scena di stringere, ogni due o tre giorni, i pantaloni di Matt di un pochino, non troppo, ma abbastanza per farglieli sentire stretti. La cosa funzionò, almeno a quanto ha detto Matt Damon proprio a Jay Leno, in uno dei suoi ultimi Tonight Show.