ItaliaCamp, il network che dal 2010 collega quanti hanno una buona idea con chi ha la forza di realizzarla, e Assogestioni, hanno lanciato a gennaio 2014 una call for ideas dedicata alla previdenza complementare, volta a raccogliere entro il 20 marzo 2014 le migliori idee del Paese legate al tema. Obiettivo: aprire un dibattito strutturato tra i principali attori del settore per lo sviluppo e il rilancio della previdenza complementare in Italia e favorire l’implementazione delle migliori idee.
L’iniziativa, rivolta agli studenti, ai ricercatori, ai docenti e ai liberi professionisti ha raccolto le proposte sulla base di due aree tematiche: “sapere per pianificare” e “fare per ricostruire”. La prima con lo scopo di far emergere contributi legati alla formazione (come formare i cittadini sulla previdenza complementare), alla comunicazione (come comunicare la necessità e l’importanza della previdenza complementare) e all’educazione (non c’è infatti un’età per imparare a conoscere la previdenza complementare e gli strumenti per darvi attuazione); la seconda area ad ottenere nuove proposte progettuali in tema di decontribuzione e costo del lavoro, adesione, reversibilità, revisione dei meccanismi di richiesta delle anticipazioni in costanza di rapporto, prestazioni pensionistiche, prodotti pensionistici individuali e di investimento. A testimonianza, quindi, che il dibattito del prossimo futuro sui temi legati alla previdenza sarà incentrato non soltanto su nuove tipologie di previdenza (come quella complementare e integrata), ma anche su nuove modalità di comunicazione a diversi target.
ItaliaCamp ha quindi consegnato le 20 migliori idee ad un’apposita giuria composta dai rappresentanti del settore che ha scelto i 4 migliori progetti:
1) Doriana Silvestri ha presentato “Comunicazione efficace”, idea promossa dalla cattedra di Diritto Previdenza Complementare delle Luiss Guido Carli e dall’Aicp, l’Associazione Italiana Cultura Previdenziale, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione della cultura previdenziale. Secondo il team, alla base della esigua diffusione culturale previdenziale, in particolare complementare, c’è anche la mancanza di una comunicazione efficace. Solamente l’effettiva conoscenza delle forme pensionistiche integrative, può infatti aiutare il cittadino nelle sue scelte. D’altra parte un efficace processo di conoscenza passa attraverso la costruzione del consenso e attraverso una comunicazione basata su trasparenza, veridicità e immediatezza delle informazioni, positive o negative che siano. Il team propone quindi una serie di attività mirate e coordinate, a sostegno di una comunicazione più diretta ed efficace, tra cui l’organizzazione di incontri all’interno delle scuole primarie e secondarie; l’utilizzo di un sito internet , dei social network e di un portale dedicato e la creazioni di video divulgativi.
2) Marco Franceschini, intermediario assicurativo di Trento ha presentato “focus sulle aziende per moltiplicare le adesioni”, idea nata dalla considerazione che in Italia il problema previdenziale non è ancora percepito dalla maggior parte dei cittadini e pertanto nemmeno dalla grande maggioranza dei lavoratori dipendenti, i quali formano il nucleo portante dell’economia del sistema Paese. L’idea propone la creazione di un sistema che garantisca convenienza economica nel far aderire i propri dipendenti ad un fondo pensione. Il bacino d’utenza potenziale, a seguito di interventi di questo tipo, potrebbe risultare considerevole, andando a colpire sia tutte le nuove assunzioni, che tutti i lavoratori già assunti. Si propone inoltre di implementare diverse classificazioni di incentivi per il datore di lavoro in base alla tipologia della nuova sottoscrizione del dipendente a forme di previdenza complementare (mista o collettiva). La spinta per favorire le nuove adesioni dovrebbe inevitabilmente essere collegata alla convenienza economica da parte del datore di lavoro nel far iscrivere i propri dipendenti a Fondi Pensione di previdenza complementare e non più basata esclusivamente alla forza contrattuale collettiva.
3) “La previdenza contrattuale: un modello di nuova generazione per la tutela dei bisogni socialmente rilevanti, idea proposta da Michele Squeglia, docente di Diritto del lavoro e della previdenza complementare dell’Università degli Studi di Milano, si è sviluppata dalla considerazione secondo cui il modello classico di sicurezza sociale sia in crisi. Dunque si intende prefigurare una base progettuale comune (definita di «previdenza contrattuale»), originata da un complesso di pattuizioni, rientranti nel diritto delle relazioni industriali ed operanti nelle maglie lasciate libere dalla legislazione di settore. Queste sono preordinate alla soddisfazione degli interessi dei lavoratori in conseguenza di eventi predeterminati, che causano la sospensione, la riduzione e/o la perdita dell’attività lavorativa, la malattia e, più in generale, alla realizzazione di interventi a tutela di bisogni previdenziali socialmente rilevanti.
4) A concludere lo slot dedicato alla call for ideas “Adesione automatica con contributo obbligatorio del datore di lavoro”, idea proposta da Luisa Tadini, Dottore di ricerca in formazione della persona e del mercato del lavoro presso l’Università degli Studi Bergamo. La proposta progettuale prevede il rilancio della previdenza complementare attraverso l’adozione di un modello di adesione automatica con contributo obbligatorio del datore di lavoro, attuabile per via contrattuale. Entro un mese dall’iscrizione, il lavoratore potrebbe fuoriuscire dal sistema, ma la possibilità gli sarebbe offerta nuovamente ogni due anni. Il lavoratore potrebbe aggiungere, in modo esplicito, il contributo a suo carico e/o il Tfr.
Tali progetti sono esposti a rilevanti stakeholder del settore al fine di verificarne la fattibilità, nel corso della tavola rotonda al centro della conferenza di chiusura del Salone del Risparmio “Previdenza o Provvidenza? Una nuova bussola per il futuro”.
Al termine delle presentazioni il pubblico in sala ha poi avuto la possibilità di votare quello ritenuto il migliore tra i 4 progetti presentati, che è risultato “Comunicazione efficace”.
“Le call for ideas che dal 2010 ItaliaCamp rivolge al suo network, composto da oltre 70 Università, Centri di Ricerca e liberi professionisti – racconta il Presidente dell’Associazione Fabrizio Sammarco – agevolano la raccolta di idee, progetti e startup innovative legati a specifiche richieste degli stakeholder, ossia aziende, istituzioni o finanziatori, per consentire la realizzazione dei migliori progetti. La missione internazionale USACamp ne è la testimonianza – continua Sammarco – poiché abbiamo fatto presentare a Wall Street 14 startup italiane a investitori e fondi americani che hanno dimostrato nell’immediato un concreto interesse. Anche l’iniziativa che ci vedrà domani al Salone del Risparmio con Assogestioni è volta a far incontrare chi ha una buona idea sul tema della previdenza, con i principali attori del settore aperti ad un dialogo costruttivo. Chissà che non si riesca a dare vita ad una nuova previdenza…provvidenziale”.