È un’Europa automobilistica ancora debole ma che mostra segni di ripresa quella che si affaccia al Salone di Ginevra, che aprirà al pubblico dal 6 al 16 marzo. Oggi, a sorpresa, i dati del ministero delle Infrastrutture e Trasporti hanno fotografato una crescita delle immatricolazioni in Italia, a febbraio, dell’8,59% rispetto allo stesso mese di un anno prima.
La maggior parte degli esperti del settore, a partire da IHS Automotive, stimano che quest’anno in Europa occidentale ci sarà una ripresa delle vendite nell’ordine del 2-3 per cento. Non un grande balzo, ma almeno un ritorno in positivo dopo anni, a partire dal 2008, in cui ogni anno sono stati venduti 2 milioni di esemplari in meno rispetto al precedente. Ora le previsioni parlano di una crescita tra il 2014 e il 2020 da 12,5 a 14,7 milioni di unità vendute nell’area Ue ed Efta. Nell’area Ue nel mese di gennaio c’è stata una crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I marchi automobilistici rimangono tuttora prudenti per la mancanza di dinamismo del mercato europeo, spiega Forbes, e arrivano al Salone di Ginevra con in gran parte sviluppi di vecchi modelli, piuttosto che con nuove tecnologie e nuovi modelli esaltanti.
Questo l’elenco essenziale di Forbes delle novità:
“Il costruttore tedesco BMW esporrà la sua prima vettura a trazione anteriore, il minivan Serie-2. Renault la nuova Twingo, sviluppata in collaborazione con Mercedes per sostituire la city car Smart, avra, insolitamente per una vettura di piccole dimensioni, la trazione posteriore. La joint venture tra Peugeot-Citroen e la Toyota presenterà nuove versioni delle sue city car in forma di Peugeot 108, Citroen C1 e Toyota Aygo. Ci saranno nuove supercar di McLaren, Lamborghini e Ferrari. Audi mostrerà la sua A3 ibrida, e la nuova versione della TT. Auto elettriche a prezzi eccessivi saranno ovunque, ma rappresenteranno più un gesto simbolico, dato che i produttori fanno fatica a vendere queste vetture a un pubblico riluttante in attesa di una gamma più vasta e a costi inferiori”.
Qui un elenco e le foto di tutte le auto principali che saranno lanciate al Salone. Show che, rispetto agli altri, si distingue per avere auto di lusso estremo e inavvicinabili, così come descritto dal New York Times. Tra le novità italiane ci saranno la Ferrari California T (più abbordabile de LaFerrari, presentata l’anno scorso e dal valore di oltre un milione di euro a modello) e i modelli di Maserati con gli interni di Ermenegildo Zegna.
Ma soprattutto ci sarà il mini-suv Jeep Renegade, che sarà prodotta a Melfi assieme alla sorella Fiat 500 X.
Europa: mercato spaccato
L’Europa arriva, e non è una sorpresa, spaccata, sia sul lato dei mercati che dei produttori. La notizia di oggi è la crescita del mercato italiano.
In Italia a febbraio la Motorizzazione ha immatricolato 118.328 autovetture, con una variazione di +8,59% rispetto a febbraio 2013, durante il quale ne furono immatricolate 108.963. Nel complesso Fiat Chrysler Automobiles, con oltre 33 mila immatricolazioni, è cresciuta del 7,3 per cento. La quota è stata del 28,1 per cento, 0,3 punti percentuali in meno rispetto a un anno fa. Rispetto allo stesso periodo del 2013, i volumi sono aumentati del 2,2 per cento e la quota è scesa di 1,1 punti percentuali. Bene Jeep con una crescita del 7 per cento. Panda, Punto, Ypsilon, 500 e 500L sono le cinque vetture più vendute in Italia (da Il Velino).
Uno dei Paesi più colpiti dalla crisi, la Spagna, sta invece vedendo un recupero dopo il crollo degli scorsi anni, con una risalita a febbraio di ben 18 punti rispetto a un anno prima (Autonews). È il sesto mese consecutivo di ripresa, grazie anche agli incentivi statali. Rimbalzo del 15% anche in Giappone, grazie agli acquisti anticipati prima del rialzo dell’imposta di consumo prevista dal primo aprile (Repubblica).
Il mercato tedesco a gennaio era cresciuto del 7,2% (Autoblog): i marchi teutonici stanno beneficiando degli ottimi risultati dell’export. Volkswagen ha messo a segno un utile netto di 9,1 miliardi di euro lo scorso anno, mentre Daimler (marchi Mercedes-Benz e Smart) ne ha avuti per 8,7 miliardi di euro.
Va peggio la Francia: il mercato transalpino è sceso a febbraio dell’1,4% (Autonews), con una flessione maggiore (-6%) delle case straniere. Le difficoltà dei marchi d’Oltralpe sono sintetizzati dalla perdita di 2-3 miliardi di euro nel 2013 stimati per Psa Peugeot-Citroen (Zeenews), gruppo che punta sulle iniezioni di contante dello Stato francese e della cinese Dongfeng.
Auto dell’anno alla Peugeot 308
Psa oggi festeggia però la vittoria nel premio “Auto dell’anno”, con la Peugeot 308, a undici anni di distanza da quella della 307. Ha battuto altri sei finalisti, tra cui, per poco, le auto elettriche Bmw i3 e Tesla S, arrivate seconda e terza rispettivamente. La scheda tecnica della Peugeot 308 e le graduatorie, dal sito del premio.