Resta tesa la situazione nell’Est dell’Ucraina dopo che il 15 aprile, Kiev ha iniziato le operazione «anti-terrorismo» per riprendere gli edifici governativi occupati da manifestanti filo-russi in diverse cittadine dell’Est ucraino. Oggi a Ginevra il vertice tra Usa, Ue, Russia ed Ucraina. Vladimir Putin, presidente russo, ha tenuto un discorso alla nazione in cui ha alternato richieste di soluzioni diplomatiche a minacce di intervento militare.
Ieri, 16 aprile, il fallimento dell’offensiva armata decisa da Kiev. I soldati spediti a riprendere l’aeroporto di Kramatorsk, senza ordini precisi, sono stati circondati da civili che protestavano e hanno abbandonato le armi decidendo di non aprire il fuoco. Nella vicina Slovyansk sorte simile per sei blindati: i militari sono stati disarmati e rimandati a casa. Ma nella notte si è sparato. Almeno tre persone sono morte e 13 sono rimaste ferite nel corso di scontri armati tra le forze di polizia ucraine e quelle dei filorussi scoppiati ieri sera e proseguiti nella notte a Mariupol, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Le vittime sarebbero tutti militanti filo-russi.
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17 aprile
KERRY E LAVROV: “RAGGIUNTO ACCORDO PER DE-ESCALATION”
17.20 Il Segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov annunciano in una conferenza stampa il raggiungimento di un accordo per la de-escalation della tensione in Est Ucraina. Si tratta di «passi iniziali e concreti per ridurre la tensione e ripristinare la sicurezza per tutti i cittadini» ucraini. Qui l’accordo.
Come riassume il Guardian, l’accordo include anche che tutti i Paesi coinvolti devono astenersi dall’uso della forza; tutti i gruppi armati illegali devono essere disarmati; tutti i palazzi occupati illegalmente devono essere liberati; tutti i posti pubblici illegalmente occupati devono essere evacuati; amnestia per i manifestanti.
Tutti i partecipanti hanno accettato la presenza degli osservatori Osce.
La costituzione ucraina verrà rivista mediante un processo «inclusivo, trasparente, credibile» e ci sarà un dialogo nazionale.
Nell’accordo non si fa riferimento alle elezioni del 25 maggio.
I partecipanti sottolineano l’importanza della stabilità economica e finanziaria in Ucraina e sono pronti a discutere di ulteriori aiuti al Paese
UCRAINA, TRA GUERRA CIVILE E SFIDUCIA NELLE NUOVE ISTITUZIONI DI KIEV
18.30 L’analisi sulla situazione in Ucraina del nostro corrispondente, Stefano Grazioli, appena pubblicata su Linkiesta
«Kiev è condizionata evidentemente della mosse di Mosca, anche se ha fatto del suo peggio per complicare la situazione. In otto settimane al potere, il nuovo establishment si è dimostrato impotente di fronte agli eventi e le diverse anime del nuovo governo, unite nella fase rivoluzionaria contro Yanukovich, hanno seguito strategie diverse, contraddittorie e controproducenti. Come era stato previsto», spiega Grazioli. Leggi il resto
UCRAINA, DIVIETO DI INGRESSO PER TUTTI I MASCHI RUSSI
L’Ucraina avrebbe vietato l’entrata nel Paese di tutti i russi maschi di età compresa tra i 16 e i 60 anni. Lo riporta l’agenzia Afp, citando come fonte Aeroflot.
PUTIN: SPERO DI NON DOVER RICORRERE ALLA FORZA
Putin sta continuando il discorso alla nazione. «Le zone orientali e meridionali dell’Ucraina erano storicamente parte della Russia», da detto. I russofoni in Ucraina, ha aggiunto «hanno bisogno di garanzie che i loro diritti saranno rispettati» e ha ribadito la «speranza di una soluzione diplomatica» alla crisi. Ma sono arrivate anche le minacce. La Russia, ha detto, «deve fare tutto» per aiutare i russofoni in Ucraina a difendere i propri diritti. «Spero davvero – ha aggiunto – di non dover usare la forza militare in Ucraina».
Putin ha poi riconosciuto che l’annessione della Crimea è in parte motivata da «considerazioni strategiche»: la Russia «aveva paura di essere espulsa dalla regione strategica del Mar Nero dalla Nato».
Riguardo alla Crimea, ha detto che «presto diventerà una regione auto-sufficiente» e che la sua annessione non comporterà un taglio dei programmi sociali in Russia. Il presidente russo si è detto non preoccupato per il rischio che l’Occidente sposti verso il basso il prezzo del petrolio.
PUTIN: “UN NONSENSE DIRE CHE CI SONO TRUPPE RUSSE IN UCRAINA”
Il presidente russo Vladimir Putin sta parlando alla nazione. «È un nonsense dire che ci sono truppe russa in Ucraina, sono coinvolti solo locali», ha detto. Putin ha anche detto che i colloqui di Ginevra sono «una vera occasione» per trovare un compromesso sull’Ucraina. Ha inoltre invitato a un dialogo e al “compromesso tra Kiev e l’Ucraina orientale”. Per il capo di Stato russo la decisione di Kiev di mandare l’esercito e l’aviazione nell’Est del Paese è stato un “crimine molto grave”. Ha inoltre detto che Kiev dovrebbe rilasciare i leader separatisti dalle prigioni “immediatamente”.
YATSENYUK: “POCHE SPERANZE NEI COLLOQUI DI GINEVRA”
15.30 Il premier ucraino, Arseniy Yatsenyuk, non ha «molte speranze» sui risultati dei colloqui a quattro in corso a Ginevra. «Non ho molte speranze perchè non mi fido dei russi, la Russia è focalizzata solo su una cosa e questa è l’escalation», ha detto parlando con i giornalisti a Kiev.
GOVERNATORE DI DNIPROPETROVSK METTE TAGLIA SUI FILO-RUSSI
15.00 Il governatore della regione di Dnipropetrovsk (nell’Ucraina orientale), l’oligarca Igor Kolomoiski, ha messo una ’taglià da 10.000 dollari per ogni «omino verde» (sono chiamati così i filorussi armati di kalashnikov e in mimetica senza distintivi) «catturato». Lo fa sapere l’agenzia ufficiale ucraina Ukrinform, citando il vice di Kolomoiski, Boris Filatov. Il governatore sarebbe anche disposto a pagare 200.000 dollari per ogni edificio in mano ai filorussi riportato sotto il controllo di Kiev.
UCRAINA, MANIFESTAZIONE STUDENTI PER UNITÀ DEL PAESE
14.30 Dimostrazione a Lugansk, vicino a sede 007 occupata da filorussi (ANSA) – KIEV, 17 APR – Migliaia di studenti e insegnanti hanno manifestato a favore dell’unità dell’Ucraina a Lugansk, città dell’est del Paese in cui gli insorti filorussi occupano la sede dei servizi segreti. La dimostrazione si è svolta davanti all’università Shevchenko, non lontano dall’edificio occupato dai pro-Mosca. Lo fa sapere l’agenzia Interfax.
OBAMA: MOSCA NON CERCA LA GUERRA PERCHÉ NON PUÒ PERMETTERSELA
14.15 «Credo che la Russia non sia interessata a qualsiasi tipo di scontro militare con noi, visto che è consapevole che le nostre forze convenzionali sono di gran lunga più forti delle loro. Noi non abbiamo bisogno di alcuna guerra, ma il riconoscimento che Paesi come l’Ucraina possono avere buone relazioni con paesi vicini, tutti», ha detto Barack Obama alla Cbs.
«Ogni volta che la Russia agisce per destabilizzare l’Ucraina, da parte nostra ci saranno conseguenze: già ora l’economia di Mosca è più debole, i capitali stanno lasciando il Paese. Le decisioni di Putin non stanno danneggiando solo l’Ucraina, ma anche la Russia», ha aggiunto Obama.
COMINCIATI I COLLOQUI A GINEVRA
Sono iniziati poco dopo le 11 i colloqui a Ginevra tra la Russia, l’Ucraine, gli Stati Uniti e l’Unione europea.
SCONTRI A EST: 3 MORTI E 13 FERITI TRA I FILO-RUSSI
Scontri armati tra le forze di polizia ucraine e quelle dei filorussi sono scoppiati ieri sera e proseguiti nella notte a Mariupol, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Almeno tre persone sono morte e 13 sono rimaste ferite. Lo ha reso noto su Facebook il ministro degli Interni di Kiev Arsene Avakov.
Morti e feriti, secondo Avakov, sono tutti del fronte filorusso. Secondo la sua versione, ieri sera 300 sconosciuti armati hanno assaltato la sede delle truppe del ministero dell’interno di Mariuopol, città sul Mar Nero a una trentina di chilometri dal confine con la Russia, tentando di sfondare la porta d’ingresso, lanciando bottiglie molotov e chiedendo la consegna delle armi. I militari ucraini dapprima hanno sparato in aria a scopo intimidatorio, poi hanno aperto il fuoco riuscendo a disperdere gli aggressori. Successivamente è iniziata una operazione di rastrellamento, tuttora in corso, nella quale sono state fermate 63 persone e sequestrate armi, nonchè mezzi di collegamento e telefoni di operatori russi. Sul posto sono stati inviati elicotteri e uomini dei reparti speciali Omega. (Ansa).
TIMOSHENKO: “STATO D’EMERGENZA PER INTERVENIRE SENZA RESTRIZIONI”
Iulia Timoshenko ha chiesto l’introduzione dello stato d’emergenza nell’Ucraina dell’est per consentire alle forze armate di intervenire senza restrizioni contro i ribelli filorussi che hanno occupato molti edifici amministrativi. Lo riferisce Interfax. Ciò comporterebbe il rinvio delle presidenziali del 25 maggio, dove è candidata.
A GINEVRA TOCCA ALLA DIPLOMAZIA
A Ginevra Russia, Ucraina, Usa e Ue oggi saranno al tavolo. Kiev chiederà il ritiro delle truppe russe e degli agenti segreti dalla Crimea e dal confine ucraino. Washington annuncia alla vigilia che sono pronte nuove sanzioni su Mosca. Ieri il capo del controspionaggio di Kiev ha accusato Mosca di volere un centinaio di morti negli scontri per legittimare l’invasione.
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16 aprile
LAVROV: “GLI USA SMETTANO DI SUPPORTARE KIEV, HA CONSEGUENZE CATASTROFICHE”
Il ministro degli Esteri russo ha pubblicato una dichiarazione sul suo sito web in cui chiede agli Usa di cessare «l’incauto supporto» a Kiev perché questo ha «conseguenze catastrofiche»
Questa la dichiarazione di Lavrov, nella traduzione del giornalista del Guardian Alan Yuhas:
«It’s important to note that the US State Department is frantically gathering any speculation spread by the acting powers in Kiev in order to justify charges against Russia about inciting and even organizing disorder in south-east Ukraine. […]
But the important thing is not the distortion of facts, but the stubborn unwillingness or inability to see reality as it actually is, and in striving to impose on the rest of the world a distorted view of what’s happening in south-east Ukraine. From briefing to briefing to justify the riots of the “heroes of Maidan” but to describe the protests in Donetsk, Kharkiv, Luhansk, Slavyansk and other cities as actions guided from outside terrorists – It’s not simply a double standard, but blatant hypocrisy.
Now, as the ruling regime in Kiev has made an attempt to use force, the official [rhetoric of] the White House and State Department that this is a “maintenance of law and order”, indicates nothing less than an endorsement for [Kiev’s] war against their own people. Washington must recognize the catastrophic consequences of such reckless support for its Kiev charges».
RUSSIA AUMENTA ATTIVITÀ MILITARI AL CONFINE CON UCRAINA
19.40 Secondo quanto riporta la Reuters, la Russia avrebbe incrementato in questi ultimi giorni le attività al confine con l’Ucraina. Un team di reporter della Reuters s è recato in tre diversi posti sul confine. Durante la prima visita non hanno trovato novità. Durante la seconda visita, sempre nella giornata di oggi, hanno notato un forte aumento delle attività delle truppe, un maggior numero di pick-up sulle strade della zona, e più personale schierato.
USA: POSSIBILI NUOVE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA
19.30 Gli Usa avvertono che potrebbero essere preparate ulteriori sanzioni contro la Russia se il vertice a quattro di domani non porta a una de-escalation da parte di Mosca. Il segretario di Stato John Kerry sta raggiungendo Ginevra in vista del vertice di domani, quando per la prima volta si incontreranno i ministri degli Esteri di Usa, Russia, Ucraina e Ue. Kerry terrà anche incontri bilaterali con ciascuno dei colleghi.
Secondo quanto riporta il Guardian, Marie Half, vice responsabile dei rapporti con la stampa del Dipartimento di Stato Usa, ha affermato che in cima alla lista delle richieste Usa c’è la conclusione delle attività destabilizzanti che Mosca sta compiendo nell’Est ucraino. Gli Usa chiedono che la Russia faccia esplicito appello ai separatisti affinché consegnino le armi e cessino l’occupazione di edifici governativi.
FORZE UCRAINE CATTURANO 40 MEMBRI DEI SERVIZI SPECIALI RUSSI
19.00 Vitaly Nayda dei Servizi di Sicurezza ucraini afferma che le forze ucraine hanno catturato 40 membri dei servizi segreti russi responsabili dell’organizzazione delle rivolte dell’Est ucraino.
Il fatto confermerebbe le accuse di Kiev, secondo cui tra i separatisti filo-russi che si sono impossessati di molti palazzi governativi nell’Est si nasconderebbero molti infiltrati russi. Ieri, martedì 15 aprile, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che «non ci sono forze russe» in Ucraina.
SOLDATI UCRAINI RIENTRANO DA SLOVIANSK IN BUS
18.00 Il giornalista del Guardian Alec Luhn, che si trova sul posto, racconta la partenza dei soldati ucraini da Sloviansk, la cittadina dell’Est che le truppe ucraine avrebbero dovuto raggiungere per porre fine all’occupazione dei palazzi governativi da parte di separatisti filo-russi. Questa mattina, tuttavia, i filo-russi si sono impossessati dei loro sei carri armati nei pressi di Sloviansk, a Kramatorsk (sebbene siano molte le voci di defezionismo tra gli ucraini).
In questo momento circa 40/50 soldati ucraini, tutti paracadutisti della 25°divisione, hanno lasciato il municipio di Sloviansk (dove hanno avuto un lungo colloquio con i separatisti che lo occupano) e stanno rientrando nella base militare di Dnipropetrovsk a bordo di due pullman.
Così Alec Luhn:
«They said they were heading to the neighbouring region of Dnipropetrovsk, which is where their 25th regiment is based. Their six armoured personnel carriers stayed behind.
The troops carried rucksacks and many of them kept their weapons, but they looked defeated.
“What were we supposed to do? Shoot peaceful protestors?” one soldier told the Guardian when asked why they had chosen to leave.
He said the soldiers were properly equipped and supplied, denying that they were going hungry.
Some of the Ukrainian troops stayed to join the pro-Russian militia, the soldier said. This was confirmed by a rebel commander, who declined to say how many had stayed. However, Russian state news agency RIA Novosti reported earlier on Wednesday that 60 Ukrainian troops had gone over to the side of the militia with their armour.
The Ukrainian troops and armour had arrived in the nearby city of Kramatorsk on Wednesday morning, where pro-Russian militia met them. No shots were fired, and the column soon drove to Slavyansk with militia sitting on top, flying a Russian flag and the paratrooper flag.
Also on Wednesday, another column of Ukrainian armour was stopped in its tracks in a village outside Kramatorsk by a crowd of locals who bought the men bread and sausages.
Episodes of Ukrainian troops being stopped in their tracks by locals have played out several times in recent days»
La foto scattata dal giornalista Max Seddon (BuzzFeed) ai soldati ucraini rimasti senza carri armati, ripresi prima che lasciassero Sloviansk.
BERLINO: “MEDIA RUSSI PROVOCANO LA POPOLAZIONE DELL’EST UCRAINO”
16.50 Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha chiamato nel pomeriggio il Presidente russo Vladimir Putin dicendo che Mosca «ha la responsabilità più grande» nel calmare la situazione nell’Est ucraino. La Ap riporta le parole del portavoce della Cancelliera, Georg Streiter:
«La presenza continuata dei militari russi sul confine ucraino, e il racconto provocatorio dei fatti sui media di stato russi – visti anche dagli ucraini dell’Est – sono fattori destabilizzanti». «Sono visti dai separatisti filo-russi come un segnale che Mosca sta supportando l loro protesta armata», ha detto Streiter
Streiter ha evitato di confermato se Merkel condivide l’idea espressa ieri da Mosca, secondo cui l’Ucraina sta scivolando nella guerra civile:
«The Germany government isn’t interested in a choice of words that would escalate the situation», ha detto.
DONETSK, SEPARATISTI AFFERMANO DI VOLER CREARE GOVERNO AUTONOMO
16.00 Dopo che milizie armate hanno occupato il municipio di Donetsk, i leader della “Repubblica popolare di Donetsk” hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno dichiarato l’intenzione dare vita a un governo autonomo.
KIEV CONFERMA: “FILO-RUSSI HANNO PRESO VEICOLI UCRAINI A KRAMATORSK”
16.30 Il ministro della Difesa ucraino ha confermato che «sabotatori russi» hanno catturato sei veicoli armati ucraini nella città di Kramatorsk. Il ministro ha spiegato che i residenti della cittadina nell’Est del Paese hanno bloccato i veicoli questa mattina. «Dopo il blocco, gli estremisti hanno sequestrato i veicoli e la colonna (di veicoli armati) diretti a Sloviansk», ha detto il ministro in una dichiarazione ufficiale.
I veicoli si trovano al momento a Sloviansk. Il ministro ha confermato che gli uomini che ora li controllano «non hanno relazioni con le Forze armate ucraine». Non è ancora chiaro se i soldati ucraini alla guida dei veicoli sequestrati hanno defezionato unendosi ai russi.
Il tweet del reporter di Al Jazeera: i soldati ucraini starebbero lasciando la città di Sloviansk con le loro pistole ma senza i carri armati:
BREAKING
17.30 Afp: Ukraine security service says same Russian agents in east as in Crimea
IL RIEPILOGO DELLA SITUAZIONE DIFFUSO DA AFP
DONETSK
In Donetsk, a city of one million inhabitants and the secessionist hotspot, demonstrators stormed the government building on April 6, and are still holed up there. On April 7 they proclaimed the “Donetsk People’s Republic” and vowed to hold a referendum on joining Russia. On Wednesday, pro-Russian gunmen entered the mayor’s office in the city centre.
SLOVYANSK
In the run-down industrial town of Slovyansk (100 km north of Donetsk), pro-Russian gunmen dressed in camouflage uniforms and balaclavas took over the police station and local security services building on Saturday. On Tuesday, authorities in Kiev launched an “anti-terrorist” operation to oust the separatists, sending some 20 tanks towards the town of some 100,000. On Wednesday, six armoured vehicles and light tanks displaying Russian flags appeared on the streets of Slovyansk and were greeted warmly by pro-Moscow locals.
KRAMATORSK
On Saturday, in neighbouring Kramatorsk (70 km north of Donetsk), masked and uniformed gunmen armed with Kalashnikovs attacked the police and municipal headquarters. On Tuesday, Kiev helicoptered in reinforcements to a key airbase on the outskirts of the town and tightened its controls over the installation. On Wednesday, 14 Ukrainian armoured vehicles and tanks entered the centre of Kramatorsk after pro-Russian gunmen vacated the police station.
LUGANSK
In Lugansk, an industrial city of 400,000 people, armed pro-Russian militants forced their way into and occupied a building belonging to Ukraine’s security services on April 6. They demanded that separatist leaders arrested days earlier be released. They have dug in despite the rising risk of an assault to dislodge them. On Wednesday, Kiev’s defence ministry pledged a firm response after two Ukrainian servicemen were allegedly taken hostage by pro-Russian forces near Lugansk.
KHARKIV
In the main eastern city, which has 1.5 million inhabitants, clashes erupted on April 6 between more than 2,000 pro-Russian protesters who took over the offices of the regional governor and nationalists loyal to Kiev. A day later they were made to leave the building.Three days of riots followed. On Sunday, demonstrations unsuccessfully tried to enter the town administration headquarters. [AFP]
La mappa di Al Jazeera:
La popolazione locale, presso Kramatorsk, ha bloccato questa mattina il passaggio dei carri armati ucraini diretti a Sloviansk:
RASMUSSEN: “LA NATO RAFFORZERÀ PRESENZA SUL CONFINE ORIENTALE”
13.50 Il Segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha annunciato che la Nato rafforzerà la sua presenza militare lungo il confine orientale in risposta ai movimenti separatisti ucraini supportati da Mosca.
Rasmussen ha fatto sapere in una nota che il rafforzamento inizierà subito, con più aerei, più navi, e truppe di terra più pronte.
Ha detto: «Gli aerei della sorveglianza svolgeranno più missioni nella regione Baltica. Spiegheremo navi alleate nel Mar Baltico, nel Mediterraneo orientale e altrove, secondo le necessità. Lo staff militare delle nazioni alleate sarà dispiegato per migliorare la nostra prontezza, e per fare esercitazioni. Rivedremo e rinforzeremo i nostri piani di difesa»
Rasmussen ha affermato che rafforzerà le pattuglie aeree sul confine orientale in Polonia, Romania e negli Stati Baltici.
«Seguiranno altre misure, se necessario, nelle settimane e nei mesi prossimi. Le nostre decisioni hanno come scopo la difesa, la dissuasione e la de-escalation».
MINISTRO DELLA DIFESA UCRAINO DIRETTO NELL’EST DEL PAESE
13.10 Il ministro della Difesa ucraino Mykhailo Koval è partito alla volta dell’Est del Paese per controllare l’avanzamento dell’operazione di contrasto dei separatisti filo-russi. Lo riferisce il vice premier Vitaliy Yarema, ripreso da Afp.
SOLDATI UCRAINI DIRETTI VERSO SLOVIANSK PASSANO CON I SEPARATISTI
12.30 Secondo quanto riporta il Guardian, che cita la Reuters, sono almeno tre i blindati ucraini diretti da ieri verso Sloviansk che sono passati questa mattina dalla parte dei separatisti. Ieri, quei blindati battevano bandiera ucraina, riferiscono alcuni testimoni alla Reuters. Oggi, gli stessi sono finiti sotto il controllo dei filo-russi. Uno dei soldati defezionisti che si è identificato come membro della 25° divisione paracadutisti di Dnipropetrovsk, ha detto: «Tutti i soldati e gli ufficiali sono qui: siamo tutti ragazzi che non sparano contro la loro stessa gente».
ORDINE AI SEPARATISTI: «SPARATE PER UCCIDERE»
11.30 Secondo quanto riporta Afp, i servizi di sicurezza ucraini hanno intercettato gli ordini di alcuni comandanti russi che hanno dato ai separatisti ucraini l’ordine di «sparare per uccidere»
Così la Afp:
«Ukraine’s security service said on Wednesday it had intercepted communications showing that Russian commanders in the separatist east had issued pro-Kremlin militants with “shoot-to-kill” orders.
The intercepted communications “show that sabotage operations in the east of Ukraine are being openly led by regular officers from the Russian military intelligence, who have issued cynical shoot-to-kill orders against Ukrainian soldiers”, the Ukrainian Security Service (SBU) said in a statement.
Kiev television later played what it said was an intercepted conversation between two Russian commanders in eastern Ukraine ho appeared to be discussing ways to ensure that separatist gunmen open fire against federal soldiers if they are attacked».
YATSENYUK: “PUTIN SOSTIENE I TERRORISTI”
11.00 Il premier ucraino Arseni Yatsenyuk ha accusato Putin di «sostenere i terroristi» nell’est del Paese. «Sembra che in Russia sia apparsa una nuova merce da esportare: il terrorismo», ha accusato durante una riunione del governo, riferisce l’agenzia ucraina Unian.
DUE MILITARI UCRAINI IN OSTAGGIO DEI FILO-RUSSI
Due militari ucraini sono stati presi in ostaggio da terroristi armati nella regione di Lugansk, a Krasni Luch. Lo riferisce il ministero della Difesa ucraino.
Si tratta di un ufficiale e di un soldato di leva, catturati mentre stavano riparando l’auto su cui viaggiavano. Secondo il giornale on line Ostrov, l’episodio risale a ieri sera.
FILO-RUSSI SOTTRAGGONO BLINDATI A ESERCITO UCRAINO
10.00 I blindati con bandiere russe visti a Kramatorsk, secondo il giornale online ucraino Ostrov, sarebbero stati sottratti all’esercito ucraino da filorussi in mimetica armati, sopraggiunti dopo che i mezzi erano stati bloccati da attivisti locali con il nastro arancio-nero di San Giorgio, simbolo della vittoria sovietica sui nazisti.
BLINDATI UCRAINI ENTRANO A KRAMATORSK
9.00 Blindati ucraini sono comparsi nelle strade di Kramatorsk, nella regione orientale ucraina di Donetsk. Lo riferisce il giornale locale on line ’Novosti Kramatorskà (Le notizie di Kramatorsk). Alcuni abitanti tentano di ostacolare il passaggio dei mezzi. Circa 300 i militari ucraini arrivati. Alcuni elicotteri dell’esercito ucraino stanno sorvolando la cittadina.
A Kramatorsk i filorussi mantengono il controllo del municipio, del commissariato e della sede locale dei servizi segreti.
Il vicepremier ucraino Vitali Iarema, responsabile per le forze dell’ordine, ha denunciato la presenza a Sloviansk e Kramatorsk, nella regione ucraina orientale di Donetsk, di paracadutisti del 45/mo reggimento delle truppe aviotrasportate russe di stanza vicino a Mosca. «Quindi tutte le parole di Putin e di Lavrov sull’assenza di truppe russe lì sono tutte bugie», ha commentato, citato dall’agenzia ucraina Unian.
16 Aprile
PUTIN CHIAMA MERKEL
8.30 L’Ucraina è ormai «sull’orlo di una guerra civile» dopo che Kiev ha inviato le proprie truppe contro i separatisti russofoni. Questo l’avvertimento lanciato dal presidente russo Vladimir Putin nel corso di una conversazione telefonica con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Come riporta la Bbc, il lancio dell’«operazione anti terrorismo» da parte delle truppe ucraine nell’est del Paese, avvenuto ieri, è stato definito da Putin una «netta escalation» della crisi. Entrambi i leader, ha affermato il Cremlino nel riferire della telefonata, hanno «enfatizzato l’importanza» dei previsti colloqui di domani tra i rappresentanti di Usa, Ue, Russia e Ucraina.
LAVROV CONFERMA INCONTRI DI GINEVRA
Il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov ha confermato che l’incontro di domani a Ginevra tra Usa, Russia, Ue e Ucraina resta in agenda ma ha ammonito che qualsiasi uso della forza contro i filorussi deve cessare. Lo riferisce l’agenzia Itar-Tass.
FILO-RUSSI OCCUPANO MUNICIPIO DI DONETSK
Un gruppo di separatisti filorussi ha occupato il municipio di Donetsk. Nel frattempo da Kramatorsk e Sloviansk giungono notizie di avvistamenti di sei mezzi blindati con a bordo uomini senza insegne sulle uniformi. Sul veicolo che apriva la colonna sarebbe sventolata la bandiera russa. Si tratterebbe di mezzi sottratti all’esercito ucraino e guidati, secondo alcune fonti, da alcuni disertori.
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L’INIZIO DELL’OPERAZIONE ANTI TERRORISMO DI KIEV
15 aprile
È iniziata a Kiev l’“operazione antiterrorismo” ordinata dal Presidente Turcinov per contrastare le milizie filorusse che da giorni occupano i palazzi del potere locale nella parte orientale del Paese. I fatti
La base aerea di Kramatorsk, nella regione orientale, presa nei giorni scorsi dai filorussi, è stata liberata dai soldati ucraini dopo un’incursione aerea che ha provocato 4 morti e 2 feriti. I morti sarebbero, secondo Rossiya 24, «terroristi supportati dai russi». Andriy Parubiy, segretario del Consiglio nazionale di Sicurezza e Difesa ucraino afferma che le forze speciali ucraine hanno imprigionato ufficiali russi.
Nella città di Sloviansk, secondo alcuni testimoni citati dall’agenzia russa Interfax carri armati ucraini con a bordo 500 militari sono entrati a Sloviansk.
Nove città nella regione di Donetsk e una in quella di Luhansk restano occupate da forze russe supportate da agenti locali (si sono impossessati di edifici governativi locali). Si tratta in particolare di Donetsk (1 milione di abitanti circa), Mariupol (460.000 abitanti), Makiyivka, Khartsyzk, Yevakiyeve, Horlivka, Druzhkivka, Kramatorsk and Slovyansk.
La cronaca dettagliata del Kyiv Post. Cosa sta succedendo e dove, la mappa della Bbc.
Il Premier russo Medvedev: «L’Ucraina è sull’orlo di una guerra civile, spero che a Kiev abbiano abbastanza cervello per fermare l’escalation» Washington Post
La Banca centrale ucraina, intanto, alza i tassi di interesse da 6,5% al 9,5% dopo la forte svalutazione della grivnia per difendere l’economia Financial Times
GUARDIA NAZIONALE SCHIERATA NELLA REGIONE DI IZYUM-SLAVYANSK
Il 13 aprile il vice ministro dell’Interno ucraino Mykola Velichkovych ha annunciato che per riconquistare le città delle regioni orientali e russofone occupate dai filo-russi avrebbe usato la polizia o le forze speciali. Ma anche un battaglione della Guardia Nazionale, schierato nella regione di Izyum-Slavyansk. L’unità è composta di membri delle forze di autodifesa di piazza Maidan a Kiev e 350 riservisti della Guardia Nazionale.