Sono sempre di più le interviste di lavoro via telefono (quando non sono via Skype, ma non tutti sono così avanti). Potrebbe sembrare un vantaggio, potrebbe sembrare più semplice pensare di poter rispondere a delle domande stando seduti in poltrona, o addiritttura sdraiati in tutta comodità.
No, ovvio che no. Le telefonate sono ancora più complicate, per tutta una serie di motivi tratta da Mashable che vi illustriamo qui sotto.
Molti pensano che ci si possa permettere posizioni più rilassate e un outfit più casalingo. No. Il consiglio più importante è – e può sembrare un controsenso – di vestirsi e prepararsi come se si partecipasse a una job interview dal vivo. Sembra stupido? In assenza di un ambiente ansiogeno, nelle mura di casa, si rischia di essere troppo rilassati. È bene simulare alcune condizioni che, associate allo stress, agevolano la mente a dare il massimo.
Non c’è nessun contatto visivo, cosa che è senza dubbio una mancanza comunicativa. Serve allora riuscire a controllare la voce con il massimo dell’impegno. Ci sono, a questo proposito, alcuni consigli che vi passiamo per buoni. Vi occorre sembrare dinamici e coinvolti, per cui stare su una poltrona o peggio ancora a letto non è una buona idea. La cosa migliore è stare in piedi. Permette una buona respirazione, diminuisce la tensione e dà il totale controllo della situazione. Se poi ci sono degli appunti davanti da sbirciare è ancora meglio.
Sorridere. Si sa: chi sorride lo si percepisce anche da come parla. Il sorriso deve essere misurato e, come è ovvio, adatto al momento. È una interview, ma è anche una conversazione tra due persone. Meglio non sembrare troppo seri (dà un’idea di arroganza) o troppo timidi (quasi un disinteresse). Le qualità ci sono, e non c’è dubbio: questo è il momento di mostrare la propria personalità. E ce l’avete, lo sappiamo tutti. Se si sorride e si è simpatici, è quasi invitante per chi vi fa le domande pensare che un giorno finirete a lavorare insieme. E sarà piacevole.