Mentre Pasqua si avvicina e l’Italia intera si prepara a celebrarla con riti antichi a metà tra sacro e profano, i giornali locali questa settimana ci hanno raccontato storie di sette, ostie sconsacrate e addirittura gruppi di vampiri che sembrano appartenere più al Medioevo che all’Italia del 2014.
In Veneto pare che esista una setta che si ispira al vampirismo e che, come rito di iniziazione, fa bere del sangue umao ai nuovi adepti. Da Il Mattino di Padova:
Qualcosa accade, nelle notti del Veneto. Qualcosa che la luce del giorno non riesce a portare del tutto allo scoperto: chi sa che quel qualcosa c’è, ne indaga il senso, ne segue i confini.
E così, si sa che alla zona di Preganziol fanno riferimento alcuni aderenti alla setta dei Bambini di Satana; nella parte orientale della provincia di Treviso, e lungo il litorale veneziano, esiste invece un gruppo di adepti a una setta che si ispira al vampirismo e che, fino a qualche tempo fa, aveva come base un vecchio edificio abbandonato. Il capo della setta, secondo le segnalazioni raccolte, fa entrare nel gruppo anche ragazzi giovanissimi: nel rito di iniziazione, devono bere il sangue del loro capo. È questo l’atto distintivo del gruppo.
Non è un gioco di ruolo, non sono fantasie di uno spettatore reduce dall’ultimo film sui vampiri: è la relazione del professor Giuseppe Bisetto, studioso di culti religiosi, membro del gruppo di lavoro del ministero dell’Interno per la prevenzione di episodi che possano turbare le celebrazioni religiose. Ne ha parlato pubblicamente l’altra sera a Oderzo, a un convegno organizzato dal Lions club cittadino sul tema “Occultismo e satanismo.” Con lui, c’erano anche alcuni sacerdoti tra i quali don Michele Favret della diocesi di Vittorio Veneto, monsignor Sante Dametto e don Angelo Pederiva parroci di Oderzo e di Gorgo al Monticano. CONTINUA A LEGGERE
In Umbria, invece, pare vada forte il mercato delle ostie consacrate trafugate dalle Chiese. Servirebbero alle numerose sette locali per celebrare le messe nere in nome di Satana. Da Perugia Today:
Satanisti in azione, chiusa la chiesa di Monterone: quando le ostie consacrate hanno un prezzo
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Non è una novità che in Umbria ci sia una forte presenza di sette sataniche su tutta la regione. Testimonianza, dopo testimonianza, le storie si intrecciano una dietro l’altra. Ma questa volta la storia è ben diversa e molto più inquietante.
Tanto da spingere il prete della chiesa di Monterone a chiudere il luogo di culto, dopo il furto delle ostie consacrate. Fuori dalla chiesa un semplice cartello, senza motivazioni, ma tutti sembrano sapere. Le ostie hanno un prezzo ben preciso nel mercato. Cinquanta euro cadauno. Vengono solitamente usate per sconsacrare il corpo di Cristo mentre il sacerdote invoca a gran voce il nome di Satana. CONTINUA A LEGGERE
Il deputato del Pd Tiziano Arlotti ha addirittura presentato un’interrogazione rivolta ai ministri dell’Interno, della Giustizia, degli Affari esteri, dell’Istruzione e della Salute per denunciare la presenza delle sette sataniche nel riminese. Da Rimini Today:
… Secondo il documento Religiosità alternativa, sette, spiritualismo redatto dalla Conferenza episcopale Emilia-Romagna e illustrato recentemente a Rimini alla presenza del vescovo Francesco Lambiasi e dei rappresentanti del Gruppo di ricerca e di informazione socio-religiosa – ricorda Arlotti -, almeno 50.000 persone in regione sono coinvolte in gruppi esoterici, magici, satanisti. Realtà presenti anche nel nostro territorio, come segnala il centro d’ascolto SOS sette del Gris. La Comunità Papa Giovanni XXIII si è attivata inoltre da diversi anni con il servizio Antisette per contrastare il dilagante fenomeno delle sette occulte, che creano vittime e nuove forme di schiavitù nella nostra società. Di fatto, a tutt’oggi, è merito in gran parte delle associazioni di volontariato e di alcuni centri di ricerca, pur nella limitatezza delle loro risorse, la preziosa e continuativa opera informativa sul fenomeno e di supporto alle vittime e alle famiglie, realizzando un’azione di integrazione e spesso di vera e propria supplenza dell’azione pubblica. CONTINUA A LEGGERE
Davanti al mondo diversificato delle sette, la risposta dei cattolici qual è? Organizzare momenti di preghiera nelle stesse date in cui secondo il calendario satanico vengono celebrate le messe nere per ricevere i favori del gran cornuto. Da Vatican Insider:
Il contropiede metafisico ai danni delle schiere del Maligno celebrato nelle sue notti preferite, parte da Acqui Terme (Alessandria), nel Piemonte dell’Alto Monferrato, terra di vini e colline selvagge che degradano verso l’Appennino. Mettiamola così: alcuni gruppi e gruppuscoli di satanisti utilizzano il cosiddetto «calendario satanico» per propiziarsi nelle date “giuste” i favori del gran Cornuto? Bene, i cattolici del Gris (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa), sezione di Acqui, proprio in quelle stesse date zeppe di sabba e di messe nere, organizzano momenti di preghiera. Un bello sgarbo, no? Il vescovo Piergiorgio Micchiardi ha dato la sua benedizione: «Sì – dice – è un’iniziativa importante: attraverso quelle adorazioni eucaristiche possiamo riparare ai sacrilegi perpetrati nei culti satanici». Un’iniziativa, finora, unica in Italia. L’avvocato Giovanna Balestrino, presidente del Gris di Acqui, è entusiasta: «Come associazione culturale – spiega – cerchiamo di far conoscere meglio il fenomeno delle nuove religiosità, sosteniamo le persone che finiscono preda delle sette, collaboriamo con le forze dell’ordine. Negli ultimi tempi – racconta – la cronaca riporta sempre più spesso notizie riguardanti furti di ostie consacrate che purtroppo vengono utilizzate in rituali blasfemi soprattutto in alcune date. Con la nostra preghiera proprio in quelle notti contiamo di strappare un bel po’ di anime dalle grinfie di Satana…». CONTINUA A LEGGERE