Caro direttore, perché quel pediatra esercitava ancora?

Caro direttore, perché quel pediatra esercitava ancora?

Come la pensano gli italiani lo si può comprendere anche dalle lettere ai giornali. C’è un sito, in Italia, che, quotidianamente, pubblica le lettere più interessanti, www.carodirettore.eu, nato per iniziativa dell’Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano. Linkiesta ne propone qualcuna, rimandando al sito i lettori che vorranno avere un panorama ancora più vasto di ciò che gli italiani scrivono ai giornali, quotidiani e periodici.

Che cosa significa quel tetto di 4.000 euro per i rimborsi Irpef

Fra le novità volte a sostenere la voracità del fisco la legge di Stabilità ha introdotto un tetto di 4.000 euro per i rimborsi Irpef effettuabili a luglio dal sostituto di imposta. Oltre questo tetto l’Agenzia delle Entrate farà controlli e, forse, rimborserà a dicembre. Così i contribuenti che avessero speso per ristrutturazioni il massimo di 90.000 euro (equivalenti a 4.500 annui rimborsabili per 10 anni) sarebbero incappati nella trappola. E quanti contribuenti hanno preferito ridurre le spese a 80.000 per non subire accertamenti vessatori dell’Agenzia e ritardi di sei mesi (nella ipotesi più favorevole) nel rimborso?

Antonello Biagioli, Roma, Corriere della Sera 29 maggio

Incredibile che il pediatra pedofilo continuasse a esercitare

Mi sembra incredibile che a un pediatra pedofilo, già condannato per possesso di foto pedopornografiche, non sia stata proibita la professione: è disattenzione o menefreghismo? Le procure hanno bisogno di una legge per comunicare con l’Ordine dei medici? Mi pare sia necessario più impegno da parte di tutti per difendere i nostri ragazzi.

M. Dossena, MilanoCorriere della Sera 29 maggio

Soltanto noi, 5 Stelle, possiamo cambiare l’Italia

Sono un elettore del M5S, candidato alle elezioni. Il risultato mi ha stordito. Non credo che il M5S sia perfetto, molte cose e idee non mi piacciono. Tanto meno credo che abbia la bacchetta magica. Ma credevo, e credo, che sia l’unica vera forza di cambiamento radicale. Oggi mi fa male constatare che l’Italia, nonostante i problemi di cui soffre, non ha avuto il coraggio di cambiare, di mettersi in gioco. Si è affidata ancora alla politica tradizionale, alle mezze misure, alle belle maniere. Come se alla fine la forma contasse più della sostanza, come se l’abitudine e la consuetudine fossero un valore. Come se l’Italia non fosse capace di rischiare e credesse che il cambiamento sia un dono dei potenti o un sogno giovanile, invece che una conquista popolare. Come se la politica fosse ancora delegare ad altri. E guardare qualche talk-show e mettere la crocetta invece che rimboccarsi le maniche. Una mentalità conservatrice, tradizionalista, miope, ipocrita. La nostra rovina.

Tommaso Merlo, Verbania, [email protected]Repubblica 29 maggio

Anche noi ottantenni patentati vogliamo la polizza a rate

Una compagnia assicurativa pubblicizza in tv la rateizzazione del pagamento dell’assicurazione delle macchina. Benissimo. In tempi di crisi la ritengo una buona idea. C’è un però: tale scelta è vietata agli ultraottantenni. Che peraltro, col rinnovo della patente, vengono parificati a tutti gli altri conduttori di veicoli. E allora, perché? La ragione è evidente: trattandosi di persone vecchie, si teme che muoiano prima di finire il pagamento annuale. L’agenzia in questione li vede già con un piede nella fossa. Da ultraottantenne quale sono, sana attiva e con rinnovo di patente, trovo la cosa davvero carina e ben augurante (sic!).

Luigia Bimbi, [email protected]Repubblica 29 maggio

Silvio farebbe anche il papa. E con la castità come la mettiamo?

Silvio nostro ci fa sapere che “Bergoglio fa il papa come lo farei io”. Ma guarda un po’! Io non sapevo che fosse andato a vivere in un monolocale, che pensasse solo alla povera gente, che si spostasse su una 500 a gas liquido, che avesse fatto voto di castità….

Giancarlo Maini, Pontecchio Marconi (Bo), Quotidiano nazionale, 29 maggio

Tutti generali: ecco perché Scelta civica ha perso

Scelta civica, in un anno, ha dilapidato un patrimonio di tre milioni di voti. Non poteva essere altrimenti in un partito in cui tutti erano convinti di essere stati ingaggiati da Monti per fare il ministro o almeno il sottosegretario. Tanto da esprimere, all’interno del movimento, un livello di litigiosità tipico di una riunione di condominio. Del resto, quali battaglie potrebbe mai combattere un esercito di generali?

Lettera a Il Foglio, 29 maggio

Grillo-Farage: il Maalox si dissocia

“Grillo incontra Farage e Salvini”. Pure il Maalox s’è dissociato.

Maurizio Crippa, Lettera a Il Foglio, 29 maggio

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