Il 21 maggio a New York è stato inaugurato il National September 11 Memorial and Museum, cioè il museo dell’11 settembre. Da quella data il mondo sarebbe cambiato in modo irreversibile: oltre alle guerre in Afghanistan e in Iraq, ci sarebbe stato un profondo cambiamento delle politiche globali, della percezione dello straniero, della conformazione degli equilibri strategici.
Sono cose difficili da raccontare, anche perché sono passati diversi anni, le questioni si sono complicate, si sono sovrapposte ad altre, nuove e sempre più complicate. Però c’è chi ha provato a tracciare l’eco e le conseguenze di quel terribile mattino a New York, che si sentono ancora oggi. È il progetto di Local Projects, lo studio che sta dietro al design della mostra, che ha affrontato la questione in modo algoritmico. Si chiama Timescape, creato in collaborazione con Ben Rubin, Mark Hansen e Jer Thorp*, ed è un video mostrato su un display lungo dieci metri che mostra l’impatto dell’11 settembre attraverso le notizie pubblicate sui giornali. Gli algoritmi mettono insieme un database di circa due milioni di articoli da fonti come Associated Press, Google News e LexisNexis.
Questa è un’immagine:
La questione si irradia in mille diverse possibili ramificazioni, dalla borsa alle fluttuazione dell’industria aerea, e viene aggiornata ogni giorno. Il filmato può vedersi qui: ed è molto interessante.