LiveLondra e Parigi populiste, tiene l’europeismo – Live

Londra e Parigi populiste, tiene l’europeismo - Live

#iWantEU, LO SPECIALE DE LINKIESTA SULLE EUROPEE 2014

Perché il voto europeo è una scelta di campo (Marco Alfieri)
L’europeismo va aggiornato ma è il nostro futuro possibile

Euro sì – euro no: i veri effetti sull’Italia (Paolo Manasse – Tommaso Nannicini – Alessandro Saia)
L’impatto dell’euro su commercio estero, inflazione, spread e produttività del sistema paese

LA CRONACA LIVE

26 MAGGIO

VALLS: “NESSUN CAMBIO DI ROTTA POLITICA”

14.30 Il premier francese Manuel Valls ha affermato che non intende modificare il programma politico del suo governo dopo il sorprendente risultato raggiunto da Marine Le Pen alle Elezioni europee. Il Presidente Hollande e il governo socialista sono stati votati per un mandato di cinque anni e con un programma specifico, ha spiegato, «non ho intenzione di cambiare questo programma», facendo riferimento soprattutto al taglio di tasse con cui il governo spera di innescare la ripresa economica. 

LE PROPORZIONI DEL MALCONTENTO EUROPEO

(openeurope.org)

LA CARICA EUROSCETTICA ARRIVA ANCHE IN POLONIA

13.15 Secondo il Guardian la Polonia potrebbe sorprendere con un risultato diverso dagli exit poll di ieri. Un testa a testa è in corso tra i pro-EU della Piattaforma civica e gli euroscettici del Law and justice party. Con il 91% dei voti scrutinati Law and Justice raggiunge il 32% dei consensi contro il 31% dei pro-euro del Ppe. Il risultato finale previsto nel tardo pomeriggio

LE ELEZIONI IN RAP

FARAGE: IL SOGNO DIVENTATO REALTA’

13.00 Il leader di Ukip non è mai stato così sorridente: «Il mio sogno è diventato realtà. Ora siamo la terza forza del Paese». Il partito euro-scettico ottiene 23 seggi al Parlamento europeo, dieci in più rispetto alla legislatura precedente

TSIPRAS CHIEDE LE ELEZIONI ANTICIPATE IN GRECIA

12.35 Alexis Tsipras, il leader di Syriza (sinistra radicale), primo partito greco alle Europee, chiede elezioni anticipate. Il premier Samaras esclude ogni possibilità di nuove elezioni. Syriza ha ottenuto sei seggi con il 26.6%, seguito da Nuova democrazia al 22.1% (5 seggi). Terzo posto ad Alba dorata. I neo-nazisti hanno 3 seggi e il 9,4% delle preferenze, mentre la coalizione a cui fa capo il Pasok (Pse) arriva all’8,1%.

SWOBODA (PSE): JUNCKER HA IL DIRITTO DI PROVARCI

12.20 «Le grosse perdite del Ppe dimostrano chiaramente lo scontento della gente per le politiche della destra, ma Jean-Claude Juncker, in qualità di candidato del gruppo più ampio, ha ora pieno diritto di tentare di trovare una maggioranza nell’Europarlamento, a iniziare dal suo stesso gruppo». Così il presidente del Pse Hannes Swoboda in una nota.
«In ogni caso, le richieste chiave del candidato del gruppo socialista alla presidenza, Martin Schulz – occupazione, lotta all’evasione fiscale, aumento della democrazia – guideranno qualsiasi negoziato futuro da parte dei socialisti europei nella partita per la costituzione di una nuova Commissione», conclude Swoboda.

BELGIO, GIU’ GLI EUROSCETTICI. I LIBERALI DI VERHOFSTADT IN TESTA 

12.20 La famiglia liberale è la prima in Belgio, con il candidato alla Commissione Ue per l’Alde Guy Verhofstadt campione di preferenze con quasi 475mila voti. I liberali fiamminghi dell’Open Vld, di cui fa parte l’ex premier belga, ottengono 3 eurodeputati (12,43%), mentre i liberali francofoni del Mr altri 3 (10,39%) per un totale di 6. I dati si basano sull’87% delle schede scrutinate. Gli indipendentisti fiamminghi della N-va ottengono 4 seggi (16,45%) ma ancora non hanno definito a quale gruppo aderire all’interno dell’Europarlamento, e altri 4 li ottengono i socialisti (3 al Ps francofono, 11,06%, e 1 al fiammingo sp.a, 8,06%). Seguono i cristianodemocratici con 3 seggi (2 ai fiamminghi del Cd&V del presidente Ue Herman Van Rompuy, 12,28%, e 1 ai francofoni del cdH, 4,38%) e poi i verdi con 2 (1 ai fiamminghi Groen, 6,44%, e 1 ai francofoni Ecolo, 4,46%). Dimezzati gli estremisti di destra del Vlaams Belang, che ottengono un solo eurodeputato contro i due di cinque anni fa (4,16% contro 9,85%).

#PODEMOS25M

12.00 Tra le nuove forze che entrano a Strasburgo c’è il movimento che nasce dagli indignados spagnoli. Una nuova forza della sinistra radicale che è trending con l’hastag #Podemos25M. Con una campagna contro l’austerità e i tagli allo stato sociale hanno ottenuto cinque seggi (contro le previsioni che li davano a un solo deputato)

LE REAZIONI DI ED MILIBAND

11.50 La prima reazione di Miliband ai risultati pro-euroscettici inglesi. I risultati mostrano la volontà dei cittadini di un’Europa che lavori meglio, e uno scontento per come sta andando l’economia. Il leader del Labour rifiuta le critiche alla sua leadership ed è determinato a convincere più inglesi che il Labour può portare il cambiamento di cui ha bisogno la Gran Bretagna. 

LE STIME UFFICIALI DEL PARLAMENTO EUROPEO 

11.40 Si confermano in testa i popolari, che distaccano di 25 seggi il Pse. Gli europei che hanno scelto di votare a favore dell’integrazione rimangono la maggioranza

JUNCKER ORA VUOLE IL VERTICE DI BERLAYMONT

Un messaggio chiaro di Jean-Claude Juncker per il leader inglese David Cameron. E apre a Verdi e Liberali  

9:30 Buono l’avvio delle borse europee all’indomani del voto. Avvio della prima seduta di settimana in terreno positivo per le Borse europee, influenzate dal risultato del voto nell’Unione. In forte rialzo Piazza Affari che corre e guadagna il 2,2%, a quota 21.200 punti. All Share a +1,77%. Tutte positive, Parigi (+0,2%), Francoforte (+0,64%). Chiuso per festività il listino di Londra. In Calo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, a 166 punti. Poco mosso l’euro, scambiato a 1,3622 dollari e 138,85 yen.

8.45 Francia, Valls: l’Europa va riorientata. «Mi sono impegnato in questa campagna per convinzione europea – ha detto alla radio RTL Valls, “astro nascente” del Partito socialista francese designato di recente alla guida del governo dal presidente Francois Hollande – perchè sono convinto che il posto della Francia sia in Europa». «Sono convinto che l’Europa possa essere riorientata per sostenere di più la crescita e l’occupazione, come non sta facendo da anni», ha quindi sottolineato. Il primo ministro si è detto a favore di «nuovi tagli alle tasse, specialmente dell’imposta sul reddito», nel quadro della finanziaria francese del 2015 Intanto è stata convocata per le 8.30 all’Eliseo la riunione voluta dal presidente francese Francois Hollande per «trarre le conseguenze» dei risultati del voto europeo.

8.10 La distribuzione dei seggi al Parlamento europeo. Il Partito popolare europeo risulta largamente in testa con 212 seggi (28,2%), seguito dal Pse con 186 (24,7%), dai liberali con 70 (9, 3%), dai verdi con 55 seggi (7,3%). Questi quattro partiti dispongono in totale di 523 seggi su 751 rendendo possibili maggioranze pro-Ue.

Quinto partito i Conservatori e riformisti europei di cui fanno parte tra gli altri i “tories” britannici e il polacco Legge e Giustizia con 44 seggi (5,8%). Il gruppo della Sinistra unita (cui aderisce la lista Tsipras) avrà 43 seggi (5,73%). Infine il variegato fronte euroscettico ed eurofobico: il partito più strutturato è costituito dal Gruppo Europa della libertà e della democrazia di cui fa parte l’Ukip del britannico Nigel Farage, diventato il primo partito nel Regno Unito con 36 seggi (4,7%). Nel gruppo dei “non iscritti” che conta 38 seggi (5%) l’Europarlamento inserisce il Fronte Nazionale di Marine le Pen che ha travolto socialisti e Ump diventando il primo partito in Francia, Lega, i partiti di destra austriaco Fpo e olandese Pvv di Geert Wilders. Infine nella “casella” Altri vengono inseriti i partiti non rappresentanti nella legislatura precedente e cioè Movimento 5 Stelle, gli anti-euro di Alleanza per la Germania, i neonazisti greci di Alba Dorata: 67 seggi (8,92%). (fonte: Radiocor)

8.00 Farage: «Vorrei incontrare Grillo». «Vorrei incontrare Beppe Grillo e discutere con lui delle nostre politiche che hanno molto in comune». Lo ha dichiarato all’Ansa Nigel Farage, il leader dell’euroscettico Ukip, che si trova a Southampton, dove ha sede la circoscrizione sud-est Inghilterra.

7.50 Jucker: voglio guidare la Commissione Ue. «Voglio essere il presidente della prossima Commissione perché il Ppe ha vinto», così Jean-Claude Juncker. «Non andrò in ginocchio dai socialisti perché siamo il partito numero 1 – dice -. Ma anche noi dobbiamo fare compromessi. Vorrei allargare la maggioranza a Verdi e Liberali, ma non andrò mai con l’estrema destra».

Tiene l’europeismo 

Nel 2009 la percentuale dei partiti pro Europa rappresentati al Parlamento europeo valeva il 64% contro il 35% degli euroscettici. Nel 2014 i pro Europa sono saliti al 73% e gli eurofobi sono scesi al 26% (fonte: @ArminWolf) 

L’analisi di Good Morning Italia: La Bruxelles che verrà Il Ppe cala ma è ancora è il primo partito in Europa, il Pse tiene. Il candidato dei popolari, Jean-Claude Juncker, ha detto di voler diventare presidente della Commissione Europea, senza aprire all’estrema destra.
Il dato francese complica la partita, e nonostante l’enfasi sugli anti-euro i numeri confermano il gruppo che ha governato l’Europa negli ultimi cinque anni e la linea Merkel. Ma qualcosa deve cambiare. Se Juncker non convince, sarebbe pronta Christine Lagarde, possibile anche una larga intesa europea. Domani sera i leader europei si incontrano per un bilancio. Il Pd è il primo partito all’interno del Pse: il maggior peso dovrebbe dare all’Italia il prossimo presidente del Parlamento europeo e un ruolo di peso nella Commissione.

*Germania: prima la Cdu (36,3%) di Merkel, recuperano i socialisti (27,4%) con Schulz, antieuropeisti al 7%.
*Francia: tracollo socialista (14,5%), il primo partito è il Front National di Marine Le Pen, con il 25,4%. Ump al 21%. Oggi Hollande riunisce il governo.
*Inghilterra: L’Ukip di Farage è in testa (27,5%), secondi i laburisti (25,4%), terzi i conservatori di Cameron (23,9%) .
*Spagna: forte calo di popolari (26%) e socialisti (23%), avanzano Izquierda Unida (9,9%) e Podemos (7,9%).
*Grecia: Syriza è il primo partito (26,5%), seguito da Nea Demokratia (23,1%).

IL RIEPILOGO DI electionsnight2014

L’affluenza al voto europeo è stimata attorno al 43,09%, si inverte così la tendenza a una riduzione della partecipazione al voto europeo. 

Sono state pubblicate le proiezioni ufficiali sul voto europeo

I risultati ufficiali sono arrivati da Ungheria , SpagnaGermaniaLussemburgoSlovacchia

I risultati provvisori sono arrivati da CiproPortogalloSveziaRepubblica CecaCroaziaSloveniaLettoniaEstoniaBelgioAustria

Stime sono state annunciate per Francia e Finlandia

Ci sono exit pool per BulgariaRomania e Polonia

Reazioni dai leader dei partiti arrivano da Francia, AustriaSloveniaPoloniaPortogallo, e Grecia.

FARAGE: ARRIVA IL TERREMOTO ANCHE IN GRAN BRETAGNA

«Sarà un terremoto, mai prima nella politica britannica». Il leader dell’Ukip Nigel Farage rilascia le prime dichiarazioni e promette agli inglesi la Brexit. Con un 31%, secondo gli ultimi dati, il partito euroscettco inglese si affianca agli ottimi risultati di Le Pen in Francia. Per Farage «l’allargamento dell’Unione ad est, al blocco dei Paesi dell’ex Urss» è stato «un errore storico» e afferma di volere non solo che la Gran Bretagna lasci l’Ue, ma anche «che la stessa Ue lasci l’Ue»

IL PRIMO CONTEGGIO DEI MEMBRI DEL PARLAMENTO EUROPEO INGLESI

00.45 Secondo i primi dati certi l’Ukip ha 11 deputati, 8 i Conservatori, 7 per il Labour, 1 il Green Party

TSIPRAS APRE A VERDI E SOCIAL DEMOCRATICI

00.40 Alexis Tsipras twitta: “I Verdi sono nostri possibili partner in Europa. Ma anche i social democratici se rompono con l’austerity”

UKIP AL 29% IN INGHILTERRA

00.35 l’Ukip, il partito euroscettico di Nigel Farage avrebbe il 29% dei voti alle Europee

FINLANDIA, OLLI REHN PASSA DALLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO

Poche sorprese in Finlandia. Il commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn viene eletto al Parlamento europeo, dove siederà dal prossimo luglio. Sette dei 13 eletti sono donne. 

  • National Coalition Party: 22.6 % (3 seggi, come prima)
  • Centre Party: 19.7 % (3 seats, come nel 2009)
  • Finns party: 12.9 % (2 seats, +1 seggio)
  • Social Democratic Party: 12.3 % (2 seats, come nel 2009)   
  • Green party: 9.3 % (1 seat, -1 seggio) 
  • Left Alliance: 9,3 % (1 seat, +1 seggio)
  • Swedish People’s Party: 6.7 % (1 seat, stabile)
  • Christian Democrats: 5.2 % (no seat, -1 seggio)

PORTOGALLO, ULTIMI RISULTATI: IN TESTA I SOCIALISTI 

VERHOFSTADT: “ALLEANZA CON ALDE INDISPENSABILE”

24.20 Le prime dichiarazioni di Guy Verhofstadt, leader del partito liberal-democratico europeo Alde: «Ppe e Pse perdono insieme 70/80 seggi. Insieme hanno meno di 400 seggi. L’alleanza con Alde (il suo partito, ndr) è indispensabile». «Due terzi del prossimo parlamento europeo è pronto ad andare avanti con l’integrazione»

SPAGNA, RISULTATI QUASI DEFINITIVI. IN TESTA IL PPE

12.05 Scrutinato il 98,79% dei voti. Secondo il ministero degli Interni spagnoli ha votato il 45,85% degli spagnoli, astensione al 54%.

In testa Ppe con 16 deputati. Socialisti seguono con 14 deputati. La izquierda plural al terzo posto con sei deputati

Per vedere il grafico ingrandito clicca qui

GERMANIA, RISULTATI UFFICIALI QUASI DEFINITIVI

12.05  Sono 384 su 402 i seggi scrutinati.

UKIP AL 35% NELLA REGIONE EST DELLA GRAN BRETAGNA

24.00 i risultati delle elezioni europee nell’Est britannico secondo il Guardian:

BNP 12,465

Conservatives: 446,569 – 28% (down 3)

Greens: 133,331 – 8% (no change)

Labour: 271,601 – 17% (up 7)

Lib Dems: 108,010 – 7% (down 7)

Ukip: 542,812 – 35% (up 15)

Three Ukip MEPs have been elected, three Conservatives and one Labour. There were elected in this order.

SECONDA STIMA DEL PARLAMENTO UE

23.50 Al Ppe 212 seggi, Pse 185.

LA FRANCIA CHE VOTA LE PEN

CROAZIA, FLOP ALLE PRIME ELEZIONI

Secondo i primi risultati pubblicati dalla commissione elettorale di Stato, la coalizione dei partiti guidati dalla Croatian central right partyha vinto i cinque seggi, seguita dalla coalizione di centro sinistra kukuriku. L’affluenza è stata però solo del 24,3%.

SLOVENIA, SI AFFERMA IL CENTRODESTRA

11.35 I dati ufficiali delle Europee in Slovenia (scrutinati tutti i seggi elettorali) confermano le proiezioni fatte dall’exit poll. È in testa il Partito democratico sloveno (Sds, centrodestra) con il 24,86% e tre degli otto eurodeputati spettanti al Paese, seguito da Lista Nova Slovenija e Sls (centrodestra) al 16,46% e due seggi. Al terzo posto si piazza la lista Verjamem (centrosinistra) con il 10,50% e un deputato, al quarto Desus (centrosinistra) all’ 8,16% e un seggio, seguito dal partito socialdemocratico (centrosinistra) con il 8,05% e un seggio. Molto bassa l’affluenza alle urne, con solo il 24% degli aventi diritto che ha votato in questa tornata elettorale (ritoccato al rialzo il dato fornito alle 19.00 e che parlava di un affluenza del 17%). 

SAMARAS: “IL GOVERNO RESTERÀ GARANTE DELLA STABILITÀ DEL PAESE” 

11.30 Samaras risponde a Tsipras: «Il governo resterà a garanzia della stabilità del Paese». Syriza ha guadagnato solo due delle 13 regioni, molte poche delle 52 prefetture delle capitali e pochissime delle 66 municipalità dell’Attica.

GRILLO: “NESSUN ACCORDO CON LE PEN”

11.20 Lo ribadirà Beppe Grillo, probabilmente già nel videomessaggio che verrà registrato domani a commento dei risultati elettorali. Non cambia dunque la linea dei vertici del M5S, che già nel marzo scorso avevano fatto sapere alla leader del Front National che non avevano alcuna intenzione di avviare un percorso comune. La linea, assicurano all’Adnkronos fonti vicine ai vertici del Movimento, rimane la stessa, nonostante il pienone di voti di Le Pen in Francia e l’appello rivolto dalla leader del Front National a Grillo e alle forze euroscettiche del Vecchio Continente. 

SYRIZA: «SI APRE QUESTIONE DI LEGITTIMITÀ DEL GOVERNO GRECO»

Il leader di Syriza, Alexis Tsipras: «I migliori risultati si ottengono si ottengono a secondo tempo», riferendosi al secondo turno delle amministrative greche. Il portavoce di Syriza Panos Skourletis ha affermato: «È una grande vittoria per Syriza, per la prima volta un partito di sinistra si sta affermando come prima forza. Si apre una questione di legittimità del governo in carica, indipendentemente dal risultato perché l’attuale governo è stato eletto con un altro programma e ha attuato altre politiche negli ultimi due anni. Ora gli manca la legittimità politica»

GLI EXIT POOL ITALIANI

11.10 Piepoli-Coesis, Intention Poll

Pd 29,5-32,5;

M5s 25 – 28;

Forza Italia 18-20;

Ncd 5-7;

Lega Nord 4,5-5,5

LEADER DANESE MORTEN MESSERSCHMIDT: “NON CI UNIREMO A LE PEN”

11.00 Il Danish people party potrebbe diventare il principale partito danese con una percentuale attorno al 25%. Il candidato di punta Messerschmidt si è detto preoccupato del successo elettorale del Front nazional di Marine le Pen e di Alba Dorata. Rifiuta l’idea di prendere parte all’unione degli euroscettici proposta da Le Pen. 

SPAGNA: AFFLUENZA AL 45,58%

22.50 La partecipazione alle elezioni europee in Spagna è stata del 45,58%, pari a 0,68 punti in più a quella registrata nel 2009, che fu del 44,9%, secondo i dati del ministero degli interni. L’affluenza ha superato la media dell’Unione Europea del 43,11%. In Catalogna, l’affluenza alle urne, in pieno dibattito indipendentista, è stata di 10 punti superiore a quella registrata nel 2009, attestandosi nella media nazionale. 

LE PRIME STIME DEL PARLAMENTO EUROPEO

In testa Ppe con 211 seggi. Segue Pse con 193 seggi. I risultati sul sito del Parlamento europeo 

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