Come la pensano gli italiani lo si può comprendere anche dalle lettere ai giornali. C’è un sito, in Italia, che, quotidianamente, pubblica le lettere più interessanti, www.carodirettore.eu, nato per iniziativa dell’Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano. Linkiesta ne propone qualcuna, rimandando al sito i lettori che vorranno avere un panorama ancora più vasto di ciò che gli italiani scrivono ai giornali, quotidiani e periodici.
Ho fatto lo scrutatore e vi dico le mie impressioni
La convocazione è fissata per sabato 24 maggio alle ore 16, nella sezione assegnatami, per allestire il seggio: conta le schede, ricontale, firmale, timbrale. Il mattino successivo ci troviamo alle 6,40 per prepararci all’election day, che continuerà fino alle 23,00, scandito da due pause a turni per pranzo e cena. Dopodiché inizia la fase dello spoglio per il conteggio dei voti per le europee: le schede valide, quelle bianche, le nulle, quelle con e senza preferenza. Interpreta la volontà dell’elettore, consultati con presidente e segretario, compila i verbali, conta, riconta, firma, timbra. Chiudiamo lo scrutinio alle ore 2,00, stanchi ma appagati per aver svolto un bel lavoro, guidati dallo spirito civico, collaborando assieme a persone che è stato bello conoscere. Il pomeriggio seguente è la volta delle regionali e delle comunali: stesse operazioni fino a ora di cena. È stata una esperienza interessante da cui ho ricavato alcune considerazioni, che non mi hanno fatto dormire. Cari cittadino e cittadina del Bel Paese, i vostri «vergogna!», «ridicoli», «siete tutti dei ladri» incisi sulle schede elettorali non finiranno mai alle persone che avete in mente, che mai vedranno quelle schede. La prossima volta sarebbe utile se vi atteneste alle disposizioni di voto indicate, per esempio senza croci che barrano più simboli e senza preferenze di leader non candidati o incandidabili, affinché le vostre intenzioni di voto risultino chiare e inequivocabili. La politica non è una cosa bella, e nemmeno brutta: politica sono le cose della città, come sapevano bene gli antichi greci e poi i romani. È la cosa pubblica, ma l’impressione è che «il popolo è sovrano sul divano». Risiedere in un comune è altra cosa che abitarlo. Democrazia è scegliere, interessarsi, farsi sentire. Sentirsi parte di un progetto e impegnarsi per esso è una cosa bella. La burocratizzazione è una giungla mostruosa. Vedere mia nonna che vuole farsi accompagnare a tutti i costi al seggio, per esprimere fermamente il suo voto al candidato sindaco del mio paese, non ha prezzo.
Fabio Dellavalle, 24 anni, Pocapaglia (Cn), La Stampa, 6 giugno
Il dopo Napolitano: occorrono nomi veramente nuovi
Il Pd era sulla buona strada per mostrare un qualche istinto di modernità. Peccato che a fronte di un Renzi innovatore stiano pensando alla sostituzione di Napolitano non con un personaggio innovativo ma niente di meno con due dei nomi della vecchia guardia. Si parla di Prodi e, in alternativa, di Veltroni. In altre parole Napolitano ha tenuto duro fin che ha potuto. Ora che ha piazzato tutti gli uomini di fiducia nei posti chiave e che si è assicurato che il suo successore sarà votato da un qualcosa di molto simile al vecchio politburo, composto quasi esclusivamente da personaggi di un unico partito, ecco che si può passare alla fase due. I precedenti di Prodi sono noti a tutti e ha avuto tempo a sufficienza per imparare come si fa il monarca presidenziale. La continuità con chi ha da sempre fatto gli interessi delle potenze straniere è quindi assicurata e con essa il de profundis per questa nazione.
Adelmo Muppetti, Roma, Messaggero 6 giugno
Ma non c’è alto tradimento per i militari corrotti?
Dottor Augias, avvilente, per i lavoratori onesti, apprendere l’ennesima retata di politici implicati in gravissimi fatti di corruzione o di peculato. Mi sorprende che fra gli arrestati vi siano anche magistrati e persino ufficiali in alto grado delle forze armate o della Guardia di Finanza. Poiché questi ultimi hanno prestato giuramento di fedeltà allo Stato e alle sue Leggi, le chiedo se ritiene possibile, quando si arriverà alla sentenza definitiva della Cassazione, che almeno i militari condannati per i fatti di corruzione vengano incriminati per Alto Tradimento al giuramento prestato e di conseguenza degradati al rango di semplici militari. Altrimenti questi elementi, seppure condannati, continuerebbero a percepire a vita la loro lauta pensione; ed io, povero contribuente — che con la mia pensione devo aiutare i miei figli laureati e disoccupati — dovrei contribuire al loro sostentamento. Colgo l’occasione per ringraziare il senatore Monti che, come capo del governo, non volle candidare Roma alle Olimpiadi. Almeno qualche tangente ce la siamo risparmiata.
Giorgio Solinas, Cagliari, solinas. gi@tiscali. it, Repubblica 6 giugno
Escludiamo dal parlamento Ue chi non sa l’inglese
Visto che l’italiano non è una delle lingue ufficiali dell’Europarlamento e per questo gli interventi in aula e in commissione dei nostri rappresentanti sono inutili se non conoscono almeno la lingua inglese che ormai conoscono quasi tutti, perché non lasciare a casa i politici che parlano solo l’italiano e mettersi, una volta per tutte, alla pari di altri rappresentanti europei?
Rimo Dal Toso, Padova, Corriere della Sera 6 giugno
Sei minuti di taxi a Riccione costano come il viaggio in treno
Bella strategia quella del Comune di Riccione per promuovere il turismo! Una corsa di 6 minuti (un chilometro e mezzo) mi è costata 15 euro, e alle mie rimostranze il tassista mi ha esposto dettagliatamente le tariffe comunali: 2 euro la chiamata, 5.90 la partenza, 0.80 il bagaglio e 1 euro al minuto la corsa. Con poco più di 15 euro avevo viaggiato in treno da Venezia a Riccione…
Maria Panzera, [email protected], Corriere della Sera 6 giugno