Così Google diffonderà Internet con il satellite

Così Google diffonderà Internet con il satellite

In alcune parti degli Stati Uniti, Google ha scosso il mercato dei servizi di Internet veloce offrendo o pianificando la distribuzione della fibra nelle case di Kansas city e di 11 altre città, e l’annuncio di un suo imminente ingresso nel business dell’Internet satellitare potrebbe avere lo stesso effetto sul mondo intero – fornendo una maggiore competizione e servizi migliori rispetto alle attuali tecnologie satellitari.

Questa settimana il Wall Street Journal ha riportato che Google investirà più di un miliardo di dollari per lanciare una flotta di 180 satelliti nello spazio. Il progetto è in collaborazione con la startup O3b Networks, che Google ha aiutato a nascere nel 2010. Nessuna delle due è voluta scendere nei dettagli del programma. Sebbene i lanci satellitari possano risultare cari, la strategia potrebbe dare a Google una base di partenza in un mercato in crescita.

Stando ad alcune analisi, l’effetto della competizione potrebbe essere molto forte. L’ingresso di Google nei mercati comunali della fibra ha contribuito a ridurre i prezzi e migliorare le offerte degli ISP esistenti. Similarmente, se Google dovesse riuscire a trasmettere una connessione Internet a Paesi che dispongono di un solo ISP – spesso controllato dal governo – ed elevati costi di connessione «questo potrebbe cambiare le carte in tavola di una enorme fetta del mondo», dice Rob Faris, direttore di ricerca presso il Berkman Center for Internet & Society di Harvard.

Il nome O3b sta per “Other 3 billion” — in riferimento alle persone nel mondo che non dispongono di un accesso a Internet. L’azienda ha quattro satelliti in orbita e intende lanciarne altri quattro il mese prossimo. Il suo attuale business consiste nel fornire l’accesso Internet alle stazioni di base che servono gli operatori mobili.

Non è chiaro l’obiettivo di Google e O3b assieme, ma i satelliti della O3b offrono già un sistema più efficiente ed economico per distribuire Internet ad alta velocità rispetto ai servizi satellitari convenzionali. L’Internet satellitare viene solitamente fornito da satelliti geostazionari che coprono un punto specifico della Terra. Questi satelliti orbitano a 35mila chilometri — una distanza che spesso comporta un ritardo di 600 millisecondi nei segnali radio in entrata ed uscita. Un ritardo simile viene solitamente considerato eccessivo per funzioni commerciali.

I satelliti della O3b orbitano invece a un’altitudine di circa 8mila chilometri, e l’azienda sostiene che questo comporti un ritardo più accettabile di 150 millisecondi a latitudini che arrivano a 45 gradi a nord o a sud dell’equatore, una fetta di territorio che è abitata dal 70 per cento della popolazione mondiale. I satelliti possono operare pur essendo in movimento rispetto alla superficie terrestre perché utilizzano una tecnologia denominata “beam-forming” per direzionare i segnali. Google ha declinato un’intervista riguardo il progetto satellitare, ma come per gli altri progetti sulle infrastrutture, il programma potrebbe potenziare le sue entrate semplicemente portando i suoi servizi a nuovi utenti.

Questo incentivo aiuta anche a spiegare il “Progetto Loon” di Google, un’idea estrema che mira a rilasciare palloni ad alta quota per fornire un servizio di banda larga dalla stratosfera. Sia Google che Facebook si sono impegnate ad acquisire società ed esperti per esplorare l’utilizzo di droni per questo stesso motivo.

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