Erano state troppo frettolose le critiche alla Apple relativamente ai nuovi modelli di iPhone: a parlare sono i numeri, che confermano non solo lo stato di salute della casa di Cupertino, ma anche la capacità di distaccarsi dai concorrenti, evitando una guerra di prezzi, e di sfondare nel mercato cinese. Nel terzo trimestre fiscale della società sono stati venduti 35,2 milioni di iPhone, con un incremento del 13% rispetto a un anno prima. Quasi centrate le stime degli analisti, che si aspettavano un totale di 36 milioni di vendite.
Anche sul fronte finanziario non ci sono stati rallentamenti: i profitti nel trimestre terminato il 28 giugno sono stati di 7,75 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 6,9 miliardi di dollari di un anno prima. Questo grazie a ricavi arrivati a 37,43 miliardi di dollari, rispetto ai 35,32 di un anno prima. Secondo gli analisti di Thomson Reuters le attese di Wall Street erano anche in questo caso di poco superiori, pari a 37,93 miliardi.
Al di là dei numeri, è la strategia di Cupertino a essere stata premiata. L’accordo con l’operatore di telefonia China Mobile ha portato a un aumento delle vendite nel Paese del 28% rispetto allo stesso trimestre di un anno prima. Un accordo che non ha avuto effetti negativi sul margine commerciale (gross profit margin), arrivato al 39,4%, in salita di 2,5 punti percentuali in confronto a un anno prima.
Apple sembra essere riuscita a smarcarsi dalla concorrenza a basso costo di società come Xiaomi e Huawei, che invece stanno danneggiando maggiormente Samsung. La casa coreana ha stimato una discesa dei profitti del 24% per l’ultimo trimestre, rispetto a un anno prima. La causa del calo sono proprio le difficoltà in Cina nella vendita degli smartphone, oltre a un più generalizzato scarso appeal dei tablet Samsung.
Secondo un analista tecnologico di Creative Strategies, citato dal New York Times, l’importanza crescente della Cina potrebbe portare la società fondata da Steve Jobs a sviluppare un nuovo iPhone, dal costo minore e dallo schermo grande, per meglio raggiungere i consumatori asiatici. Secondo la società di ricerca Idc, almeno il 20% degli smartphone venduti in Cina ha uno schermo di più di 5 pollici e la percentuale potrebbe raggiungere il 50% entro il 2017. Secondo altre fonti vicine a Apple citate dal New York Times, Cupertino vorrebbe sviluppare in autunno due modelli, uno da 4,7 pollici e uno da 5,5 pollici di diagonale.
Non tutti i risultati sono comunque stati positivi nella trimestrale. Se i computer Mac sono andati meglio del previsto (4,4 milioni di esemplari venduti, contro i 3,8 milioni di un anno prima e i 3,9 delle previsioni degli analisti), gli iPad hanno deluso. Ne sono stati venduti 13,3 milioni di esemplari, il 9% in meno di un anno prima e sotto le stime degli analisti, che prevedevano 14,4 milioni di unità vendute.