La Garanzia giovani è partita. Se non sapete cos’è, ve lo spieghiamo noi: si tratta di un piano rivolto a tutti i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano (i cosiddetti Neet, Not in Education, Employment or Training), che ha l’obiettivo di aiutarli a entrare nel mercato del lavoro. Tutti i Paesi europei, soprattutto quelli con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%, per il periodo 2014-2020 ricevono finanziamenti per attuare politiche attive di istruzione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro a favore dei giovani. L’Italia ha ottenuto in tutto 1,5 miliardi di euro, coperti dalla Youth Employment Initiative, dal Fondo sociale europeo e dalle risorse nazionali. A occuparsi dell’attuazione della Garanzia giovani sono le regioni, e ciascuna lo sta facendo con tempi e modalità differenti. Si può aderire all’iniziativa fino al 31 dicembre 2015 sul sito www.garanziagiovani.gov.it, i portali regionali o direttamente ai Centri per l’impiego.
Le aziende, da parte loro, contribuiscono a raggiungere gli obiettivi della Garanzia giovani beneficiando di agevolazioni nel caso in cui offrano opportunità formative e d’inserimento lavorativo. Ma a quanto pare non sono così disposte a farlo: su 2.765 annunci di lavoro pubblicati sul portale del ministero del Lavoro, oltre il 90% è di agenzie del lavoro. Pochissime le aziende che hanno pubblicato offerte di lavoro. Ecco i numeri del monitoraggio della Garanzia giovani in una infografica realizzata dal centro studi Adapt: