Avete mai letto i fumetti di Leiji Matsumoto?
Se quest’articolo vi sembra troppo lungo sappiate solo che contiene:
NEVE – ASTRONAVI – INCENDIO – GIACCA A VENTO – MACCHINA DEL TEMPO – TRENI NELLO SPAZIO – DISCORSI A BRACCIO
Premettiamo solo questo: il manga è il mezzo che ha avuto il nostro creatore per inculcarci a bastonate il mestiere del fumettista. Tutti i limiti della narrazione a vignette sono stati creati e disintegrati dal popolo con gli occhi a mandorla e il cuore a vapore.
Fine del premettiamo.
Questo è un pezzo a cui teniamo molto. Parliamo non di un autore, ma di un eroe del fumetto mondiale. Un militare buono. Rintanato su un’isola ad aspettare la fine della guerra. Saldo alla guida di un aereo in fiamme dritto sul nemico. Aggrappato al timone della sua deserta nave che affonda. Parliamo di un kamikaze. Parliamo diLeiji Matsumoto.
Matsumoto per il resto del mondo è l’amato autore di classici come Galaxy Express, Capitan Harlock, Danguard e la Corazzata Yamato. Per il nostro mondo è invece l’incendio delle mille guerre che un vero ed eroico narratore deve saper far scoppiare.
Leiji sarebbe poesia. Se per fortuna non fosse fumetto.
Per questo motivo abbiamo deciso di non rileggere le sue opere prima di buttare giù queste eretiche quattro parole. Vogliamo andare a braccio. Che per dire tutto tutto dovremmo dissertare chissà quanto. E il capitano Matsumoto chissà come se la la prenderebbe a male. Lui che è l’azione personificata.
Il mondo del nostro capitano è basato su poche e piccole cose: un bambino eroe, un condottiero bello e senza macchia, una bellissima donna immersa nel buio, tristi passeggeri su di un treno, un’astronave, un vascello o un sommergibile.
Il cielo del nostro capitano è nero. Come lo spazio. Come il fondo del mare. Come la notte prima di una battaglia. Il bambino è sempre un eroe, ingordo di cibo come di avventura, con il cuore più grasso della pancia. Il bell’eroe ha spesso cicatrici, bende sull’occhio o segreti. La bellissima donna è algida solo per contrappunto, è madre freddata solo dalle urgenti situazioni. I passeggeri sono noi.
Tutti i libri di Matsumoto sono uguali. Come fiocchi di neve. Identici a prima lettura. Incredibilmente unici nelle letture successive.
Il senso di estraneità, di immersione nel silenzio, nell’impossibilità del tutto e subito (tipico delle battaglie vere) è assolutamente coinvolgente. Immaginate le sue avventure come una sala d’attesa, lui come un capostazione, voi come passeggeri armati solo per la gioia dei lettori. Leiji è un fiocco di neve quando non racconta. Quando sta zitto. É una tormenta gelata quando parla.
Le sue storie non sono mai ambientate ora. Come potrebbero? Sono ambientate fra mille anni o duecento anni fa. Le sue storie sono avvolte nel nero. Dove il bianco delle sue nevicate è vivissimo.
Un giorno ci costruiremo una macchina del tempo (abbiamo intanto ordinato i pezzi su internet) e quel giorno uno dei primi esperimenti sarà far incontrare Leiji Matsumoto e Giuseppe Ungaretti. Saremo in prima fila. Con la giacca a vento e la videocamera.
Se non ci credete non leggete per nulla i fumetti del nostro capitano. Sarebbe inutile.