Avete mai pensato che il lavoro che state facendo ora potrebbe farlo benissimo un robot al vostro posto? E soprattutto: avete mai pensato che potrebbe succedere presto? No? Dovreste. A guardare alcuni dati, la probabilità che in futuro molte occupazioni, di solito quelle più routinarie, vengano lasciate in mano a computer e macchine è molto alta. Al sicuro non c’è nessuno, e non si parla di operai o conducenti: a rischio sono anche gli insegnanti e i medici.
Per farsi un’idea più precisa, queste tabelle di David Autor e David Dorn, economisti rispettivamente del Mit e del Cemfi, sono illuminanti. La computerizzazione/automazione dei lavori è in atto da tempo e ha contribuito allo svuotamento di impieghi caratterizzati da un’alta percentuale di routine. Lavori meccanici, anche non manuali hanno dimostrato che possono essere svolti anche soltanto con l’impiego di macchine.
Tra i lavori più routinari, e quindi a rischio di automazione, ci sono i classici: correttori di bozze e proiezionisti, cioè lavori che sono ormai quasi scomparsi del tutto. Ma anche macellai e tagliatori di carne, segretari e stenografi, e barbieri!
Un lavoratore che guarda in faccia un futuro nero
Ma non solo: nella classifica di quelli più “impensabili”, ci sarebbero – secondo gli studiosi – anche agenti forestali, pompieri, macchinisti dei treni e cartografi.
Ebbene. Queste sono solo alcune categorie: per la precisione, quelle che hanno visto un calo occupazionale negli ultimi 25 anni. Gli studiosi ricordano che, con le nuove scoperte (ad esempio a macchina di Google che si autoguida) non è da escludere che anche attori, insegnanti e conducenti di bus presto si troveranno rimpiazzati da un computer.