Costi sotto controllo con il tassametro del car sharing

Costi sotto controllo con il tassametro del car sharing

Arriva la app-tassametro per il car sharing, per controllare in tempo reale quanto stiamo spendendo con la nostra macchina in condivisione. Senza dover aspettare la ricevuta a fine corsa o l’addebito sulla carta di credito. Le società del car sharing, forse, non brinderanno. Ma se di sharing economy si tratta, ognuno può aggiungere il suo tassello.

L’idea della app per il “tassametro sharing” viene da un ragazzo di 20 anni, iscritto al secondo anno di informatica della Sapienza di Roma. Lui si chiama Luca Meghnagi e nel tempo libero si diletta «nello sviluppo di app per dispositivi mobile», racconta. «Dopo settimane di duro lavoro la mia prima applicazione è disponibile: il tassametro per Car2go». Car2go è il servizio di car sharing della società tedesca Daimler che mette in condivisione le sue smart in tutto il mondo, Cina compresa. In Italia è presente a Roma, Milano e Firenze, costa 29 centesimi di euro al minuto e conta circa 150mila iscritti. 

«È un servizio eccellente», dice Luca, «ma che purtroppo pecca di un aspetto davvero importante: la trasparenza. Durante la corsa non c’è assolutamente modo di sapere quanto si stia spendendo: il tassametro corre, ma a differenza di quanto accade in un comune taxi, il guidatore non può vederlo». Nel caso di Car2go, per sapere quanto si è speso bisognerà aspettare un’email a fine giornata che somma i costi delle 24 ore.

Ma il problema è comune a tutti i servizi di car sharing. Enjoy, il servizio di di Eni a 25 centesimi al minuto con le Fiat 500 rosse, spedisce una ricevuta della corsa tramite la app direttamente sullo smartphone dopo la chiusura della vettura. Più veloce di Car2go, ma non in tempo reale. A Milano la scorsa estate ha debuttato anche Twistcar, con le sue 500 Wolkswagen Up azzurre e un costo di 27 centesimi al minuto. In questo caso per sapere quanto si spende bisogna entrare nell’area personale del sito e controllare i consumi.

Le auto in condivisione sono ormai un’alternativa valida per spostarsi nelle città in cui sono presenti: basta pensare che nel 2014 i servizi di pagamento del car sharing tramite smartphone sono stati due milioni. Da qui l’idea di creare l’applicazione-tassametro, già disponibile sull’app store di Apple. Basta sfiorare un tasto all’apertura del veicolo per essere informati in tempo reale sui costi del noleggio. «I fruitori del servizio di car sharing hanno il diritto e la possibilità di risparmiare, evitando così di ricevere spiacevoli sorprese sul proprio estratto conto», dice Luca, che sta già lavorando al tassametro per Enjoy.

«Credo che se il software prendesse piede le società non sarebbero molto contente», spiega. «Se il prezzo della corsa non è visibile fino al termine del noleggio, è chiaro che l’utilizzatore è portato a spendere di più». Luca lo ha provato sulla sua pelle. «Dal primo utilizzo di Car2Go mi sono chiesto: “Ma quanto sto spendendo?”. Anche perché, abbinata al mio account, utilizzo una carta prepagata dove i fondi sono spesso limitati. Adesso con la app sono in grado di regolarmi ed evitare di sforare la disponibilità sulla carta».

Il prossimo aggiornamento della applicazione includerà anche una modalità per calcolare in anticipo il prezzo della corsa. E così nel mondo litigioso della mobilità, dopo lo scontro tra Uber e i tassisti, potrebbe partire una nuova battaglia tra la app tassametro e le società di car sharing.  

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