Poliamore, quando il tradimento non esiste

Poliamore, quando il tradimento non esiste

«Scoprii che per me era possibile provare sentimenti per più persone molto presto, quando da ragazzo mi sentivo profondamente vicino a due persone contemporaneamente. Erano gli anni Novanta, la monogamia era l’unica via possibile per qualsiasi tipo di relazione romantica. Fui costretto a scegliere. Doverlo fare fu doloroso». Enis, 39 anni, è uno dei migliaia (un dato certo non esiste, la pagina Facebook principale conta quasi 2mila utenti) di poliamorosi d’Italia. Ma solo nel 2009 è uscito allo scoperto. «Quando venni a contatto con il movimento poliamoroso e scoprii che quello che volevo non era “sbagliato“ o “inaccettabile”, e che, anzi, c’erano molte persone come me», racconta.

Il poliamoroso è una persona che ha più relazioni contemporaneamente, eterosessuali o omosessuali. Infedeltà, tradimenti e amanti non c’entrano. Una delle leggi del poliamore è il consenso informato di tutti gli individui coinvolti. Che significa onestà totale sulle altre relazioni che si intrattengono. Semplicemente, per i poliamorosi l’«esclusività» non è un fattore necessario per instaurare legami affettivi anche profondi. «Ma si pone un maggiore accento su trasparenza, eticità, accettazione e rispetto di chi ci è vicino», dice Enis. Tutti devono sapere tutto. 

Una delle leggi del poliamore è il consenso informato di tutti gli individui coinvolti. Che significa onestà totale sulle altre relazioni che si intrattengono

Da Nord a Sud, in molte città italiane si organizzano ogni settimana, eventi, dibattiti, “polimeriggi” e “poliaperitivi” in cui la comunità locale si incontra. Ma che sono aperti anche ai cosiddetti “policuriosi”. Uno degli obiettivi è farsi conoscere, spiegare al mondo che i poliamorosi non vivono di orge e perversioni continue. 

Il movimento, se di movimento si tratta, è diffuso in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, dove è nato negli anni Settanta, i poliamorosi sarebbero più di 500mila. E c’è anche qualche noto sostenitore, come l’economista francese Jacques Attali, consigliere di Mitterand prima e Sarkozy poi, secondo cui tra qualche decennio la monogamia sarà solo un anacronismo. Il movimento ha i suoi libri e le sue biblioteche di riferimento (qui un elenco), e di recente un film sul poliamore, Twice, ha raccolto oltre 27mila dollari con il crowdfunding sulla piattaforma Kickstarter. 

Domande e risposte sul poliamore

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Ma partiamo dall’Abc. Perché il poliamore ha bisogno di un suo vocabolario. Anzitutto, non esistono solo coppie. «Abbiamo esempi diversi di configurazioni», dice Enis, «o “polecole”, come vengono chiamate in alcuni casi». Ci sono le coppie aperte, le triadi, le tetradi (quattro persone). E anche single che praticano il poliamore da single, non ufficializzando nessuna delle proprie relazioni.

Tra i poliamorosi, la parola “amore” non è poi vista così bene. «È il vocabolo in assoluto più sovraccarico di significati», dice Enis, «il più capiente dei termini ombrello con il quale raggruppiamo, riduciamo e banalizziamo un grande e variabile ecosistema di sentimenti, emozioni, passioni, vissuto, sogni e speranze in un’unica e semplice parola». Anzi, aggiunge, «penso che quella parola ci sia nemica, perché è un grande paravento che ci impedisce di guardarci dentro».

La classica favola della principessa e del principe che vivono per sempre felici e contenti, nel poliamore è ribaltata. O forse solo allargata ad altri principi e principesse

Insomma, la classica favola della principessa e del principe che vivono per sempre felici e contenti, nel poliamore è ribaltata. O forse solo allargata ad altri principi e principesse. «I nostri sentimenti sono così diversi, la loro grana è così infinitamente sottile, così multiforme che ridurla a una singola parola può solo appiattirli, probabilmente la più vile delle offese alla nostra bellissima natura. Si può “amare” più di un amico o un’amica alla volta? Si può “amare” più di un figlio o di una figlia alla volta? Riformulerei la domanda in: “È possibile provare sentimenti profondi per più persone contemporaneamente?”, e la risposta sarebbe un banalissimo “Sì”». Certo, tutto si complica quando di mezzo c’è il sesso. Anche quello, ovviamente, nel poliamore non è esclusivo. «Non è certo il fare sesso che tappa il nostro cuore all’infinità di sentimenti che possiamo provare o che ci renda invisibili tutte le cose belle che ogni persona può essere per noi», dice Enis.

E in questa riformulazione dei canoni delle relazioni, ai quali di solito siamo abituati, anche il tradimento ha un significato diverso. «Violare il patto dell’esclusività sessuale e sentimentale nelle coppie monogame significa tradire», dice Enis. «Ma anche nelle relazioni poliamorose esistono patti che possono essere violati». Il patto più comune è il «safer sex», cioè quali precauzioni prendere in caso di contatti intimi con altre persone. Questo si stabilisce prima per evitare brutte sorprese. Anche la gelosia non manca. «Come viverla e razionalizzarla è oggetto di frequenti discussioni all’interno del movimento». E anche qui bisogna imparare una nuova parola: “compersione”, cioè «il sentimento di gioia che proviamo nel vedere il/la nostra/o partner godere di qualcosa esterno a noi». Il contrario della gelosia, dice Enis, «che è un sentimento egoistico: il nostro partner è felice e noi soffriamo della sua felicità».

Anche nelle relazioni poliamorose esistono patti che possono essere violati. Il patto più comune è il «safer sex», cioè quali precauzioni prendere in caso di contatti intimi con altre persone

Ma non tutto il mondo è fatto di poliamorosi. Anzi. Spesso capita che un “poli” incontri un monogamo. Cosa succede? «Di solito non si instaura nessuna relazione, per ovvia incompatibilità dell’orientamento relazionale». Ma a volte può anche accadere che il monogamo passi dall’altra parte abbracciando il poliamore. Raramente accade il contrario, cioè che un poliamoroso diventi monogamo. Ancora più rare sono le coppie miste, in cui uno conduce uno stile di vita monogamo e l’altro no.

Le storie poliamorose, come quelle monogame, possono essere anche serie, lunghe. E portare a matrimoni, convivenze, figli e famiglie composte da più genitori. Anche in Italia, dove esistono diverse famiglie poligenitoriali. «Se nascono figli e figlie, troveranno un sacco di persone attorno, che daranno molto più supporto di quanto non possano fare due persone sole che, nel primo anno di vita di un neonato o di una neonata, non riescono nemmeno a dormire», risponde prontamente Enis. «Nascere in una famiglia poliamorosa significa avere più esempi e più modelli di crescita dai quali attingere, oltre che più mani e occhi e braccia che abbraccino».

Il brutto arriva quando ci si guarda intorno. «Le famiglie sono consapevoli dello stigma sociale che il loro stile di vita comporta», racconta Enis, «hanno fatto questa scelta coraggiosa e coraggiosamente ed eticamente la stanno portando avanti». Il poliamore è «meno accettato del tradimento: paradossalmente riceverei meno stigma sociale se tradissi mia moglie in segreto. Se invece, alla luce del sole stabilisco in modo trasparente e con il consenso di mia moglie un’altra relazione, ricevo molta più discriminazione».  

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