Solo i principianti credono che sasso-carta-forbice sia un gioco fatto a caso. Dietro ci sono strategie, condizionamenti psicologici, trucchi mentali. Chi li sa maneggiare, ha vinto la gara. Certo, nella vita c’è di meglio, ma il Signore ha distribuito i talenti a modo suo. E anche questo, in un certo senso, può essere considerato un talento.
Prima di intraprendere una sessione di carta-forbice-sasso occorre tenere a mente alcune cose. Le ha elencate Vox, e noi riportiamo il suo verbo.
Il principio base è che gli esseri umani sono molto poco bravi a comportarsi a caso. Non sono capaci. Anche quando ci provano, trovano sempre modi per ordinare le uscite, per trovare ricorrenze, per individuare ordini e strategie. Anche qui succede. Per questo i veri campioni si basano su un sistema predittivo: cercano di capire quali sono le prossime mosse dell’avversario, basandosi sul sistema di uscite che avrà, anche in modo inconsapevole, adottato.
Sasso subito
Come prima mossa, sembra che gli esseri umani decidano di calare il sasso. Roba da principianti. Saperlo, anche in un torneo da novellini, vi può aiutare a prendere un vantaggio immediato.
Non si ripete mai la mossa perdente
È u meccanismo psicologico giusto, ha senso. Se sbagli, non ripeti le cose che ti hanno fatto sbagliare. Funziona nella vita (funzionerebbe, se mai lo si applicasse davvero…) ma non in sasso-carta-forbice. Secondo uno studio cinese, in realtà, le tendenze principali sono due: se si perde, si fa, molto spesso, la mossa che avrebbe sconfitto la loro ultima giocata (per chiarire: se si perde con forbice, si tende a calare sasso).
Chi vince, invece, tende a ripetere la sua mossa vincente molto spesso. Squadra che vince non si cambia.
Per cui, se voi perdete, allora è il caso di giocare non la mossa che avrebbe vinto, ma quella che avrebbe perso. Se perdete con forbice, non giocate sasso, ma carta. Anche perché se l’avversario ha vinto con sasso, tenderà a ripetere sasso. E perderà.
Se invece vincete, non seguite l’impulso a giocare ancora la vostra carta vincente. Cambiate, e giocate quello che avrebbe battuto la vostra giocata. Se avete vinto con sasso, giocate carta.
Non vincerete sempre, certo. Ma spesso. E nel lungo periodo questo farà la differenza.
Infine, un altro dato: giocare bendati
È la mossa più certa per vincere. Secondo uno studio cinese del 2011, il brevissimo lasso di tempo in cui il giocatore bendato vede la mossa dell’avversario, tende a riprodurla in modo inconsapevole. Questo porta a un numero di pareggi (sasso-sasso, es.) altissimo (circa un terzo), e a un numero di vittorie più elevato di chi gioca bendato.