La vita è tutta un quiz. Il modo migliore per superare i test dell’esistenza è, anche sembra poco educativo, tirare a indovinare. Attenzione, però: tirare a indovinare non significa tirare a caso. Esiste una scienza dietro alle crocette dei quiz, alle risposte date a occhi chiusi, ai giochi che definiscono dove finiranno le x. La ha scoperta William Poundstone, che ha passato in rassegna almeno un centinaio di test (in tutto, 2.456 domande) e ha scoperto alcune tendenze comuni che tendono a ripetersi. Certo, specifica: il modo più sicuro per dare le risposte corrette è conoscere la materia in questione (grazie), ma nel momento in cui non si conosce la risposta, le cose da tenere a mente sono:
Ripulire la mente da quello che ci hanno insegnato finora
Esiste chi pensa che “la risposta in mezzo” sia, con ogni probabilità, quella più giusta. Falso. Esiste anche chi tende a diffidare delle risposte che contengono “sempre, mai, tutto, nessuno”. Sbaglia. Spesso anzi risposte come “nessuna di quelle elencate sopra” o “tutte quelle elencate sopra” si sono rivelate giuste per il 52% dei casi.
Guarda le risposte accanto
Le combinazioni di risposte giuste non si ripetono quasi mai. Guardare alle rispose date alle domande a cui si sa rispondere può essere indicativo per inquadrare uno schema che, con ogni probabilità, non sarà ripetuto. In parole povere: se sapete che la risposta per la domanda n.1 è A e per la .3 è C, è probabile che per la 2. non sarà né A né C.
Scegli la risposta più lunga
Di solito è sempre così. Non si perde tempo a scrivere molto una cosa sbagliata. Almeno, non nel caso dei test a risposta multipla. È quello che sostiene Poundstone.