HarperCollins sfida Amazon: torna l’Agency Pricing

HarperCollins sfida Amazon: torna l’Agency Pricing

Spesso basta aspettare, e tutto trova il suo senso. Come diceva Poirot, si tratta solo di collegare le informazioni giuste tra loro. Elemento 1: la settimana scorsa vi parlavamo di HarperCollins e della sua ribellione solitaria contro Amazon — l’editore ha deciso di non rinnovare il proprio contratto con quest’ultima e di puntare tutto sul proprio online store. Elemento 2: a tempo debito ci siamo dilungati (divertendoci anche non poco) sulla cosiddetta ” Saga dei prezzi — Apple aveva preso accordi con i cinque maggiori editori al mondo (denominati “Big Five”, come una banda del selvaggio West) per fissare una soglia di prezzo oltre il quale non fosse possibile scontare gli eBook in vendita, e il Dipartimento di Giustizia aveva condannato gli interessati, costringendoli a rinegoziare i propri prezzi.

HarperCollins ha deciso che tutti i retailer avranno 24 ore per modificare il prezzo dell’ebook con quello stabilito dall’editore

Il mistero non è poi così fitto: in seguito allo scompiglio creato, HarperCollins ha sparso la voce che, a partire da oggi, tutti i retailer annoveranti i propri Book in catalogo avranno 24 ore per modificarne il prezzo con quello stabilito dall’editore. In questo articolo (per noi illeggibile, ma citato da GoodEReader) si fa riferimento a quanto segue:

Multiple retailers report that Harper has informed them their selling terms will change as of Tuesday, April 14.[…] Harper is requiring retailers to implement all price changes within 24 hours. Going forward Harper will require that their ebooks be sold at the publisher’s listed consumer price, without any discounts.

Diversi retailer riportano come HarperCollins li abbia informati del fatto che i propri termini di vendita sarebbero cambiati a partire da questo martedì 14 Aprile. […] HarperCollins chiede ai retailer di implementare il cambio prezzi entro 24 ore. Più avanti, HarperCollins esigerà inoltre che i propri eBook siano venduti al pubblico al prezo stabilito dall’editore, senza alcuno sconto.

Dunque HarperCollins ha deciso di stabilire autonomamente i prezzi dei propri eBook, e di fare in modo che tutti i retailer si regolino di conseguenza. Una mossa che non è affatto stupida, perché se pure tali prezzi dovessero leggermente alzarsi, non sarà la differenza di un Euro ad impedire a un lettore di comprare il libro o l’eBook che vuole leggere. E dal momento che Amazon non vende più eBook HarperCollins… voilà, problema risolto.

Non sarà la differenza di un Euro ad impedire a un lettore di comprare il libro o l’eBook che vuole leggere

Questo cambia interamente le carte in tavola, e riguarda non solo tutti gli editori digitali ma anche editori tradizionali, librai e, ovviamente, noi lettori. Perché non è accanimento, ma un fatto, che sia stato anche grazie alla sentenza del Dipartimento di Giustizia contro le Big Five che Amazon sia stata in grado di prosperare, tanto da controllare il 75% del mercato editoriale mondiale. Non si tratta di monopolio per un soffio, e questo perché Amazon garantisce sempre il prezzo più basso: non si può parlare di libero mercato, però, se solo un venditore ha i mezzi per offrire sconti importanti — e Amazon è l’unico retailer a poterselo permettere, perché i suoi introiti sono assicurati dalla vendita di ogni sorta di prodotti (dai carciofi ai libri alle lavatrici ai programmi televisivi ai servizi Internet).

I tanti, piccoli medi (e grandi) editori hanno tutto il diritto di unirsi economicamente, per sostenere la schiacciante concorrenza di Amazon

La competizione con chi vende solo libri è quanto mai iniqua, e HarperCollins per prima ha avuto il coraggio di ribellarsi, sfidando la sentenza del Dipartimento di Giustizia e ritornando all’Agency Pricing, cioè al prezzo fissato a tavolino e non più soggetto alla direzione del vento,tipo. Non è comunismo (lol), né guerra ad Amazon in quanto Amazon, non è anticapitalismo. Ormai tanti anni fa i tanti, piccoli stati europei decisero di creare una comunità economica in grado di sopportare il peso del Dollaro e dello Yuan cinese; allo stesso modo i tanti, piccoli medi (e grandi) editori hanno tutto il diritto di unirsi economicamente, per sostenere la schiacciante concorrenza dell’unico, colossale retailer in grado di fare il bello e il cattivo tempo.

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