L’anno scorso ci siete cascati? Quest’anno non capiterà. Grazie a questa pratica guida (presa di peso da Poynter, che però si propone di aiutare i giornalisti) riuscirete a capire al volo se una notizia è un pesce d’Aprile o se, invece, è vera. Una distinzione che, nel caso delle dichiarazioni di Michela Vittoria Brambilla, non sembra valere. Preparatevi, perché sulla rete ne vedrete, come diceva Nicole Minetti, di ogni.
Calma e gesso
È il giorno in cui ogni passo falso può essere davvero falso. Là fuori sono tutti pronti a prendersi gioco di voi, per cui: prudenza. Quando vedete qualcosa di incredibile, prima di postarlo su Facebook e fare la figura dei fessi, vagliate bene le fonti, giudicate con un granello di buon senso, guardatevi in giro per vedere se qualcuno ci è cascato prima di voi. In caso di dubbio, astenersi.
Non credete agli articoli sulle ricerche scientifiche
Vale in generale, il primo aprile in particolare. Del resto alcuni scherzi hanno già cominciato a circolare. Le ricerche scientifiche anglosassoni sono un genere a sé che si presta benissimo al raggiro. Notizie di nuove incredibili scoperte (trovato un gatto di mille anni) ricerche imbarazzanti (su Twitter sarà visibile la cronologia dei siti proibiti che hai visitato) e pettegolezzi improbabili (Belén lascia Stefano De Martino di nuovo per mettersi con Gerry Scotti) sono all’ordine del giorno. Meglio evitarle tutte per 24 ore, non si perderà nulla.
Attenti a quello che scrivete
Questo vale per tutti. Nel 2014 la NPR ha beffato molti dei suoi lettori che avevano un vizio terribile ma diffuso: commentare i post senza leggere il contenuto (voi non lo fate mai, certo, come no). Avevano pubblicato un articolo, postato su Facebook, intitolato: “Perché l’America non legge più?”. Dentro c’era una breve frase, che solo chi cliccava poteva leggere: «A volte ci sembra che alcune persone commentino le nostre storie senza averle lette davvero. Se lo stai leggendo, per favore metti like e non commentare. Vediamo quante persone hanno qualcosa da dire su questa “storia” ». Un sacco di persone hanno commentato.