Ha già compiuto un anno, ma in pochi hanno festeggiato. La Garanzia Giovani, partita nel maggio 2014 con l’obiettivo di offrire opportunità di lavoro o formazione agli oltre due milioni di Neet italiani, non ha ancora portato i frutti che tutti si aspettavano. Il programma è poco conosciuto: dopo la partenza, quattro aziende su dieci dicevano di non sapere di cosa si trattasse (dati Gi Group), e anche tra i ragazzi il 45% ammette di non saperne nulla (dati del Rapporto Giovani). Ecco perché la penultima puntata di Domani Lavoro. 10 domande e 10 risposte per trovare un’occupazione (e tenersela), la guida al lavoro firmata daLinkiesta e Adapt, è dedicata a Garanzia Giovani. Per capire come funziona e cosa bisogna fare per accedervi, i ricercatori del centro studi Adapt rispondono alle nostre domande.
Cos’è la Garanzia giovani?
Garanzia Giovani è un’iniziativa europea, che si svolge nell’arco di tempo 2014-2020 (con tempistiche differenti a seconda delle misure previste) pensata per fronteggiare la crescente inattività giovanile nel Vecchio Continente. L’obiettivo principale che si può leggere nella Raccomandazione del 2013 è quello di “garantire” una offerta qualitativamente valida di lavoro o di formazione per i giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano e non lavorano. Si tratta dei cosiddetti Neet che in Italia sono oltre due milioni di ragazzi attualmente fuori sia dalla scuola che da un impiego subordinato o autonomo.
Chi mette i soldi?
I soldi arrivano dall’Europa e sono cofinanziati dalle regioni italiane. Le risorse a disposizione non sono poche. All’Italia sono stati destinati fondi per 1,5 miliardi di euro. Il vero nodo, a un anno di distanza dall’inizio di Garanzia Giovani in Italia, è sul come accedere alle risorse disponibili. Il nostro Paese ha deciso di dare un ruolo preminente alle Regioni che gestiscono gran parte dei fondi. Tuttavia ogni territorio ha deciso in maniera autonoma con regole proprie. A questo va sommato il ruolo dell’Inps che interviene in varie fasi sia per il sostegno ai contratti di lavoro sia in caso di tirocini, a seconda degli accordi raggiunti a livello nazionale o regionale.
Quali opportunità mi offre?
I ragazzi che si iscrivono a Garanzia Giovani, in base alla loro “distanza dal mercato del lavoro”, stabilita dall’operatore che li prende in carico, possono vedersi offerta o la possibilità di attivare un tirocinio o un contratto di lavoro (a tempo determinato, indeterminato) o un apprendistato. Inoltre ai giovani Neet italiani può essere proposta anche la possibilità di partecipare a un percorso formativo oppure un sostegno nel caso in cui vogliano avviare una propria attività imprenditoriale. Da ultimo, non va dimenticato che anche il servizio civile e progetti di mobilità transnazionali rientrano tra le possibili esperienze di Garanzia Giovani.
Come si vede, la gamma delle opportunità è molto ampia. Va detto, però, che la Raccomandazione europea puntava molto sui percorsi di tirocini e di apprendistato per la loro capacità di rafforzare non tanto l’occupazione, ma l’occupabilità a lungo termine dei ragazzi. In Italia, però, questo non sta avvenendo. Le offerte di tirocinio e di apprendistato sono assai limitate e non raggiungono il 15% delle offerte complessive, dominate da contratti a tempo determinato.
la Raccomandazione europea puntava molto sui percorsi di tirocini e di apprendistato per la loro capacità di rafforzare non tanto l’occupazione, ma l’occupabilità a lungo termine dei ragazzi
Come faccio a iscrivermi?
Ci sono due possibilità principali. Aderire attraverso il sito nazionale di Garanzia Giovani (qui) oppure, in alternativa, optare per uno dei siti regionali di Garanzia Giovani. È bene ricordare che i ragazzi italiani possono decidere di scegliere di essere presi in carico da una Regione rispetto a quella in cui sono residenti.
Va sottolineato, poi, come l’iniziativa europea preveda che ad attivarsi siano direttamente i ragazzi. Questo è il primo passo per superare lo stato di inattività tipico dei Neet. L’utilizzo delle piattaforme tecnologiche e una ampia pubblicità visti in questi mesi hanno lo scopo di raggiungere il maggior numero di persone possibili. La speranza è che la consuetudine con le nuove tecnologie porti a raggiungere il numero maggiore degli oltre due milioni di giovani che non studiano e non lavorano.
Una volta iscritto, cosa succede?
Una volta iscritto un operatore del mercato del lavoro – centro per l’impiego o agenzia per il lavoro, a seconda delle Regioni – contatta direttamente il giovane per un colloquio conoscitivo che dà avvio all’intero processo. In base alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, il giovane viene profilato in una delle possibili fasce di intervento previste dall’iniziativa. Il ragazzo, poi, firma un patto di servizio che certifica la presa in carico da parte dell’operatore il quale entro quattro mesi è chiamato a proporre al giovane una delle diverse soluzioni previste dalla Garanzia Giovani.
Questo iter è stato pensato per proporre percorsi personalizzati e non generici. In linea con le caratteristiche dei giovani e delle aziende che sono disponibili o ad assumerli o a ospitarli come tirocinanti.
Se non vengo ricontattato cosa devo fare?
Gli operatori del mercato del lavoro sono chiamati a contattare i giovani che si sono iscritti all’iniziativa. In questi mesi, però, si sono verificate non poche difficoltà e ritardi. Per questo motivo sono stati approntati diversi numeri verdi e gli “youth corner” dove eventualmente chiedere ulteriori informazioni nel caso in cui non si venga contattati. Se dopo una lunga attesa non venite richiamati potete contattare il Centro per l’impiego che avete indicato al momento dell’iscrizione sollecitando il primo colloquio.
Che ruolo hanno le agenzie per il lavoro nel programma?
Il ruolo delle agenzie per il lavoro varia da Regione a Regione a seconda di quanto è stato deciso a livello territoriale. In generale si può dire che sono uno degli asset di riferimento per la riuscita dell’iniziativa. Sono, infatti, uno degli operatori chiamati a prendere in carica i giovani e inserirli nel mercato del lavoro. Un esempio virtuoso in questo senso è quello della Lombardia dove esiste una rete diffusa di agenzie per il lavoro che già erano abituati a prendere in carico i giovani con una iniziativa chiamata Dote Unica Lavoro.
Se mi viene offerto qualcosa non in linea con il mio cv, devo accettare?
Lo scopo di Garanzia Giovani è quella di offrire “un’offerta qualitativamente valida di formazione e/o lavoro”. I centri per l’impiego o le agenzie per il lavoro hanno proprio il compito di monitorare che quanto offerto ai ragazzi sia di qualità e in linea con le loro caratteristiche. Su questo punto nei mesi precedenti l’iniziativa ha mostrato non poche difficoltà. Il sito nazionale di Garanzia Giovani, infatti, ha pubblicizzato annunci di tirocini o offerte di lavoro che sicuramente non rispettavano il requisito di “qualità”. Al netto, però, della responsabilità degli operatori del mercato del lavoro di proporre offerte valide, il singolo ragazzo è sempre libero di scegliere se accettare o meno.
Il sito nazionale di Garanzia Giovani ha pubblicizzato annunci di tirocini o offerte di lavoro che sicuramente non rispettavano il requisito di “qualità”. Il singolo ragazzo è sempre libero di scegliere se accettare o meno
C’è qualche possibilità di essere assunto dopo la Garanzia giovani? Posso anche trovare un lavoro a tempo indeterminato?
In Italia è passata l’idea che Garanzia Giovani sia un progetto di sostegno all’occupazione, ma in realtà non è del tutto vero. A livello comunitario l’obiettivo principale è quello di migliorare il sistema di incontra tra domanda e offerta di lavoro e l’occupabilità dei giovani. Ciò non toglie che la proposta di un’assunzione a tempo indeterminato è tra gli esiti possibili della presa in carico da parte degli operatori. In questi casi è previsto anche un robusto sostegno economico per le imprese. L’incentivo all’assunzione è spesso garantito se questa avviene al termine di un primo periodo in tirocinio.
Se un’azienda usa i tirocini della Garanzia giovani come contratti di lavoro mascherati, posso denunciare l’accaduto? E a chi?
Visto il ruolo centrale di intermediazione dei centri per l’impiego e delle agenzie per il lavoro questo non dovrebbe accadere. Gli operatori, infatti, hanno il compito e l’onere di promuovere percorsi qualitativamente validi e non qualsiasi percorso. Garanzia Giovani ha proprio come obiettivo il rafforzamento del ruolo dei soggetti che si occupano di inserire i ragazzi nel mondo del lavoro. Nel caso quindi il tirocinio non fosse in linea con quanto pattuito nel progetto formativo, la prima cosa da fare è quello di segnalarlo al centro per l’impiego o all’agenzia per il lavoro che ha attivato lo stage.