18:40 Ci sono almeno una decina di fermati per le devastazioni. Per il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni siamo di fronte a “imbecilli” che “dovrebbero andare in galera”, mentre il leader della Lega Matteo Salvini chiede le dimissioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Hanno devastato Milano. Se ne vada”.
17:15 Continuano gli scontri: lanci di sassi e fumogeni. I black bloc hanno devastato tutto:
17:10 Milano è a ferro e fuoco: sassaiole, fumogeni, sei auto incendiate e un palazzo in fiamme. Il centro di Milano è preso d’assalto. La gente si rifugia nelle case mentre intervengono le forze dell’ordine e i pompieri.
16:50 Gli scontri si fanno intensi. Manifestanti assaltano le forze dell’ordine, lanciano sassi, bottiglie di vetro. Volano fumogeni. Cassonetti rovesciati e due auto in fiamme
16:40 I black bloc procedono compatti. Il volto è coperto da caschi
16:30 I danni alle vetrine di banche e negozi. La situazione resta comunque sotto controllo.
16:10Ci sono leggeri scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Vengono usati gli idranti come operazione di alleggerimento. Dal corteo sono volati petardi
15:30No Expo, secondo l’assessore di Milano Marco Granelli si stimano 20mila partecipanti
La tensione è alta, comincia Expo e, a ruota, arrivano le manifestazioni di protesta. Le autorità hanno schierato oltre 2000 agenti per controllare i tre cortei che attraversano la città. È il “may Day”, parola che gioca sul mese di maggio e sulla richiesta di soccorso e che aveva come fondamento la denuncia della “generazione precaria”.
A Milano si sono radunate centinaia di persone, molte provenienti da Svizzera, Francia e Germania e da altri Paesi europei. Si parte dal piazza 24 maggio, si risalirà lungo la circonvallazione e si concluderà a Pagano, passando da Cadorna.
Presenti in piazza i gruppi degli antagonisti e anarchici, oltre a partiti, sindacati, sigle No Expo, No Canal, No Tav. Tutti radunati.
Il corteo procede con striscioni, canti e cori. Cominciano i primi tafferugli, si accendono fumogeni e si attaccano le vetrine delle banche. Non mancano cartelli fantasiosi (Italia da bere) e polemici, idee bizzarre e brillanti. Tra i principali obiettivi c’è McDonald’s, tra gli sponsor di Expo, ma non mancano invettive contro gli Ogm e le multinazionali. La polizia controlla il procedere della marcia
Assalto alle banche
“L’Expo è la vetrina degli Ogm. Questa è la verità. Questa è la carta di Milano. SI bada solo ai profitti delle multinazionali. Perché chi controlla il cibo controlla il mondo”
Milano (e Italia) da bere
Alla testa del corteo si registra una certa allegria
Oltre 2000 agenti controllano la manifestazione
Molino delle Armi bloccata
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