Alla scoperta della Pompìa Siniscolesa

Alla scoperta della Pompìa Siniscolesa

Dietro il giallo della sua buccia si nasconde un giallo ancora più fitto: quello delle sue origini. Agrume antico e misterioso, la Pompìa Siniscolesa cresce – in Italia – solo in Sardegna. In pochi lo conoscono, ma Foodscovery non poteva lasciarsi sfuggire un prodotto così particolare.

Tra le specialità del Panificio Pau, sul nostro marketplace troverete la Pompìa Siniscolesasia sotto forma di frutto candito che di splendida marmellata. Il gusto intenso, amarognolo e aromatico, unito alla forma irregolare, la rendono un prodotto davvero singolare.

Grande fino a 70 cm di circonferenza, e pesante fino a 700 grammi, questo insolito agrume assume forme davvero fantasiose. Conosciuto dagli scienziati con il nome di Citrus Monstruosa

Con la sua buccia gialla, spessa e bitorzoluta, alla vista si presenta come un limone preistorico. Grande fino a 70 cm di circonferenza, e pesante fino a 700 grammi, questo insolito agrume assume forme davvero fantasiose. Conosciuto dagli scienziati con il nome di Citrus Monstruosa e chiamato localmente “sa pompìa” dai sardi, questo “brutto anatroccolo” della famiglia degli agrumi è un chiaro esempio di come l’apparenza spesso possa ingannare.

Uno strano dono della natura dal carattere difficile, le cui ritrosie nascondono un fascino intrigante e unico. Basta un po’ d’amore e il suo gusto scontroso – che lo rende impossibile da mangiare al naturale – può trasformarsi in una particolarissima marmellata e in raffinati dolci della tradizione. La pompìa candita, nello specifico, è il dolce delle grandi occasioni, spesso servito su una foglia d’arancia e utilizzato ancora oggi per festeggiare gli sposi il giorno delle nozze.

Ora che conosciamo meglio questo agrume, resta ancora irrisolto il giallo che avvolge le sue origini. L’ipotesi più accreditata è quella che si tratti di un ibrido sviluppatosi naturalmente dall’incrocio tra cedro e limone, forse in epoca medioevale. Quel che è certo è che la rinascita e riscoperta di questo frutto si è avuta alla fine degli anni Novanta, quando a Siniscola si è deciso di impiantare una coltivazione estensiva di pompìa per un progetto di Agricoltura Sociale.

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