Le unioni civili costano poco: lo dice pure il ministero dell’Economia

Le unioni civili costano poco: lo dice pure il ministero dell’Economia

Ora lo dice pure il ministero dell’Economia: il ddl Cirinnà sul riconoscimento legale delle unioni civili, che estende anche alle coppie omosessuali la pensione di reversibilità, costerà pochi milioni di euro. Per la precisione, si legge nella relazione tecnica attesa da qualche giorno e firmata solo il 23 luglio, il costo sarà di 3,7 milioni nel 2016, 6,7 milioni l’anno successivo, fino a 22,7 milioni di euro a decorrere dal 2025. Ennesima figuraccia per il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che invece aveva ipotizzato un costo di 40 miliardi per le casse dello Stato. E non ci è andato vicino nemmeno Maurizio Sacconi, che aveva parlato di 300 milioni. Il problema dell’Ncd di Alfano (e Sacconi), in effetti, più che di coperture sembra essere politico. Che poi è lo stesso motivo per il quale il ddl vaga da parecchio tempo in Parlamento di rimando in rimando. Avrebbe dovuto essere approvato entro luglio, ora la scadenza è stata spostata entro la fine dell’anno. 

D’altronde lo aveva detto anche l’Inps che i costi sarebbero stati sostenibili. Ora, come riporta Articolo 29, la relatrice Monica Cirinnà ha presentato un emendamento sulla copertura finanziaria. La foglia di fico dei costi per i contribuenti italiani non esiste più. E con buona pace di Alfano, ma anche di alcuni esponenti del Pd, le unioni civili (si spera) si faranno. 

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