Benedetta Arese Lucini, general manager di Uber, non sarà più a capo della multinazionale in Italia. Il rapporto si è concluso di «comune accordo», almeno così recita il brevissimo comunicato stampa diffuso da Uber. «Le siamo grati», concludono, «per la passione e il contributo che ha dato all’azienda e le auguriamo il meglio per le sue future avventure professionali». Ad Arese Lucini succederà Carlo Tursi, fino a oggi general manager della applicazione nella città di Roma.
Poche le parole di risposta di Benedetta Arese Lucini diffuse da Uber: «Ringrazio Uber per l’opportunità e l’esperienza di questi due anni e mezzo. Auguro al team ogni successo». L’ex general manager è stata il simbolo dello sbarco della multinazionale in Italia, diventando ogetto di aggressioni di ogni tipo. Dal lancio di uova ai cartelli offensivi apparsi nella città di Milano e persino di fronte alla sua abitazione.
Giovanni Maggiolo, segretario milanese del sindacato Unica Filt Cgil Taxi, scrive sulla sua pagina Facebook: «È tramontata l’era della Lucini. Ne arriva un altro, non si fermano. Non ci fermiamo nemmeno noi».